Chiesa di San Michele Arcangelo (Bardi, Grezzo)
Chiesa di San Michele Arcangelo | |
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Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Grezzo (Bardi) |
Indirizzo | Grezzo ‒ Località Grezzo ‒ Bardi (PR) |
Coordinate | 44°38′03.76″N 9°41′50.32″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | san Michele Arcangelo |
Diocesi | Piacenza-Bobbio |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | X secolo |
Completamento | 1925 |
La chiesa di San Michele Arcangelo è un luogo di culto cattolico dalle forme barocche, situato a Grezzo, frazione di Bardi, in provincia di Parma e diocesi di Piacenza-Bobbio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il luogo di culto originario fu edificato in epoca alto-medievale; la più antica testimonianza dell'esistenza della cappella dedicata a san Michele Arcangelo risale al 905.[1]
Probabilmente nel XVII secolo la chiesa fu ricostruita in stile barocco.[1]
Nella seconda metà del XVIII secolo il tempio fu modificato e nel 1774 fu internamente decorato con stucchi ad opera dei fratelli Boschetti; tra il 1779 e il 1790 fu inoltre costruita la torre campanaria.[1]
Negli ultimi anni del XIX secolo l'altare maggiore fu solennemente consacrato dal vescovo di Piacenza Giovanni Battista Scalabrini.[1]
Nel 1925 l'intero edificio fu sopraelevato di 2,10 m.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da tre cappelle per lato, con ingresso a ovest e presbiterio a est.[1]
La simmetrica facciata a salienti, interamente intonacata come il resto dell'edificio, è suddivisa orizzontalmente in due parti da un alto cornicione in rilievo. Inferiormente si elevano su un basamento sei lesene coronate da capitelli dorici; al centro, raggiungibile attraverso una corta scalinata, è collocato l'ampio portale d'ingresso ad arco mistilineo,[1] con portone in legno riccamente intagliato da Romolo Campanini, delimitato da una cornice scolpita in arenaria;[2] alle estremità, in corrispondenza degli spigoli convessi si ergono altre due lesene doriche. Superiormente si ergono in continuità con quelle centrali sottostanti quattro lesene corinzie, a sostegno del cornicione di coronamento sormontato nel mezzo da un frontone circolare; al centro si apre un rosone con cornice modanata, mentre in sommità si trovano tre nicchie ad arco a tutto sesto contenenti le statue di San Carlo Borromeo, San Michele Arcangelo e Sant'Andrea; ai lati due volute si raccordano con gli spigoli convessi delle estremità, ove sono poste su piedistalli due pigne.[1]
Dai fianchi aggettano i bassi volumi delle cappelle; in sommità si aprono nel mezzo delle tre campate altrettante finestre rettangolari; al termine del lato sinistro si eleva su tre ordini, scanditi da fasce marcapiano e decorati con specchiature rettangolari intonacate, il campanile in pietra; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso ampie monofore ad arco a tutto sesto con balaustre, delimitate da lesene angolari; in sommità, oltre il cornicione perimetrale in aggetto, si eleva tra quattro piccoli pinnacoli piramidali la lanterna a base circolare, ornata con otto lesene e illuminata da quattro sottili aperture a tutto sesto; a coronamento si erge tra otto piccoli pinnacoli una guglia conica in rame.[1]
All'interno la navata è coperta da una volta a botte lunettata decorata con affreschi raffiguranti, all'interno di motivi geometrici, vari simboli religiosi e busti di santi; i fianchi sono scanditi da lesene coronate da capitelli corinzi in gesso dorato a sostegno del cornicione perimetrale in aggetto; la cappelle, voltate a botte, si affacciano sull'aula attraverso ampie arcate a tutto sesto e sono rispettivamente dedicate al confessionale, a san Francesco e san Giuseppe sulla destra e alla Madonna di Lourdes, a sant'Antonio e alla Madonna del Rosario sulla sinistra.[1]
Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale a tutto sesto, retto da paraste corinzie; l'ambiente, coperto da una volta a botte lunettata dipinta, accoglie l'altare maggiore marmoreo a mensa, ornato con un paliotto a bassorilievo rappresentante L'Ultima Cena, realizzato da Paolo Perotti tra il 1970 e il 1980; sulla sinistra è collocato l'ambone, scolpito frontalmente con la raffigurazione di Cristo e i simboli degli Apostoli ad opera dello stesso autore.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Michele Arcangelo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Michele Arcangelo, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.