Chiomonte

Chiomonte
comune
(IT) Comune di Chiomonte
Chiomonte – Stemma
Chiomonte – Bandiera
Chiomonte – Veduta
Chiomonte – Veduta
Panorama del paese
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoRoberto Garbati (lista civica Per Chiomonte) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°07′10.35″N 6°59′07.1″E
Altitudine750[1] m s.l.m.
Superficie26,76 km²
Abitanti839[2] (31-7-2024)
Densità31,35 ab./km²
FrazioniFrais, Ramats
Comuni confinantiExilles, Giaglione, Gravere, Usseaux
Altre informazioni
Cod. postale10050
Prefisso0122
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001080
Cod. catastaleC639
TargaTO
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 479 GG[4]
Nome abitantichiomontini o chiomontesi
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Chiomonte
Chiomonte
Chiomonte – Mappa
Chiomonte – Mappa
Localizzazione del comune di Chiomonte nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Chiomonte (Cimon in piemontese, Cháumount in occitano e Chaumont in francese) è un comune italiano di 839 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte. Si trova in Val di Susa.

Geografia fisica

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Chiomonte

Chiomonte sorge a 750 m s.l.m. sulla riva destra della Dora Riparia, a circa 60 chilometri ad ovest da Torino, in alta Val di Susa. Il comune è sovrastato dal massiccio dell'Ambin che raggiunge la sua massima elevazione nella Rocca d'Ambin (3.377 m).

Nel territorio comunale rientrano anche le due frazioni di Ramats, a 1000 metri s.l.m. sul versante sinistro della Dora, e Frais, a 1500 metri, centro sciistico e di villeggiatura estiva.

Origini del nome

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Il nome deriva dall'antica denominazione Caput Montium (o anche Calcis Mons, quest'ultima per via di certe cave di calce che vi si trovavano nel territorio)[5] o Caumontium.[6]

Fontana del Peuy, datata 1544

In origine, il centro abitato sorgeva sulla riva opposta del fiume, come testimoniano i resti di villaggi preistorici rinvenuti in regione Maddalena, dove oggi si trova il museo archeologico, con importanti testimonianze dell'epoca preistorica e celtica. Già nel periodo romano però il nucleo del paese si trovava sull'altro versante, più in alto rispetto al letto del fiume; passato in seguito sotto la giurisdizione francese, il comune di Chiomonte divenne la frontiera tra il territorio sabaudo e piemontese e quello francese del Delfinato. Nel 1629, il re di Francia Luigi XIII e il cardinale Richelieu soggiornarono a Chiomonte durante la guerra di successione a Mantova. Passato con tutta l'Alta Val Susa, sotto i Savoia con il trattato di Utrecht (1713), che pose fine alla guerra di successione spagnola, il paese ha poi conosciuto una fase di espansione e di industrializzazione agli inizi del Novecento, grazie alla ferrovia, alla centrale idroelettrica (la prima nella valle) ed a partire dagli anni cinquanta, all'affermazione della stazione sciistica del Frais, servita da una seggiovia (di nuova costruzione, aperta dal 6 gennaio 2011 e inaugurata il 5 febbraio 2011) che la collega alla stazione ferroviaria.

Dopo la completa automatizzazione della centrale elettrica, l'economia si regge soprattutto sull'industria di conservazione di cibi surgelati, sulla ferrovia, sul turismo, soprattutto invernale (la frazione Frais è stata sede di allenamento durante i XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006), e sulla produzione enogastronomica, in particolare formaggi (tome) e vini (da vitigni sia trapiantati, sia autoctoni, come l'Avanà).

Il comune ha un proprio gonfalone e un proprio stemma che sono quelli storicamente in uso. Lo stemma raffigura il sole che coi suoi raggi fa maturare un grappolo di uva nera e un grappolo di uva bianca, con tralci e pampini, con il motto "Jamais sans toi"[7], che significa "mai senza di te" in francese. Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria, con pregevoli sculture lignee e affreschi
  • Chiesetta di Santa Caterina, risalente al XII secolo
  • Chiesa di Sant'Andrea (fraz. Ramats), restaurata di recente
  • Museo Archeologico La Maddalena[8]
  • Pinacoteca "G. A. Levis", ricca di opere del pittore chiomontino
  • Sette fontane in pietra che costellano il paese, alcune risalenti al XVI secolo
  • Chiesa di San Bartolomeo, in frazione Frais, visitabile durante la festa del santo patrono

Via Francigena

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Mappa dettagliata del suolo di Chiomonte

Il concentrico è inserito nel percorso storico della Via Francigena, nel tratto proveniente dal Colle del Monginevro e da Oulx ed Exilles e successivamente dirigentesi verso il posto tappa di Susa.[9]

Evoluzione demografica

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Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente è dimezzata.

Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 42 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Lingue e dialetti

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A Chiomonte è tuttora parlata la varietà locale occitana, chiamata chiomontino (chamoussin). Il chiomontino appartiene, come le altre parlate occitane dell'alta valle della Dora Riparia, al gruppo del Brianzonese, che a sua volta appartiene alle varietà occitane vivaro-alpine.

  • La festa del patrono di Chiomonte è san Sebastiano il 20 di gennaio. Viene chiamata Pouento poiché vi si compie una danza popolare in cui i giovani del paese, vestiti con gli abiti tradizionali, portano in giro per il centro un apparato decorato detto "la Pouento" (la Punta), in segno di buon auspicio per l'anno appena iniziato, mentre le ragazze ballano intorno.
  • Per gli appassionati di escursioni in montagna sono consigliabili gite alle fortezze del Gran Serin e dell'Assietta, dove si svolse un'importante battaglia nel '700 contro i Francesi (3 ore dal Frais) oppure al Gran Pertus (grande buco), opera idraulica di notevole importanza realizzata a metà '500 dal chiomontino Colombano Romean ed ai Quattro Denti (las Cattre Dents nell'occitano locale), formazioni calcaree (di roccia dolomitica) sulla cresta della montagna (3 ore da Ramats), proseguendo eventualmente per Cappella Bianca (1 ora) o per il Rifugio Luigi Vaccarone (2.743 m), ristrutturato e riaperto nel 2012 (2 ore).

A Chiomonte nel 1986 è nata la pubblicazione La Rafanhauda, rivista pubblicata con cadenza irregolare che tratta di storia e lingua occitano-alpina locale. Di tale rivista sono stati pubblicati sei volumi tra 1986 e 1991 e nove volumi a partire dal 2011.

Vino del ghiaccio

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Vigneti del vino del ghiaccio a Chiomonte

Nel territorio del comune dai primi anni Duemila sono state riprese le coltivazioni della vite e la produzione di vino di ghiaccio attraverso antiche tecniche che prevedono la vendemmia in epoca già invernale (metà dicembre), a temperature molte volte sotto lo zero per fermare il processo di fermentazione naturale degli acini congelati e quasi disidratati, con conseguente concentrazione degli aromi e degli zuccheri presenti[11][12]. Il vino che si produce è il San Sebastiano, ottenuto dalla vinificazione di uva Avanà in purezza[13].

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
30 giugno 1987 1º giugno 1990 Giuseppe Joannas lista civica Sindaco [14]
1º giugno 1990 16 marzo 1995 Giuseppe Joannas lista civica Sindaco [14]
11 maggio 1995 14 giugno 1999 Roberto Perol - Sindaco [14]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Roberto Perol lista civica Sindaco [14]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Renzo Augusto Pinard lista civica Sindaco [14]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Renzo Augusto Pinard lista civica Sindaco [14]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Silvano Ollivier lista civica Tradizione e futuro Sindaco [14]
27 maggio 2019 8 giugno 2024 Roberto Garbati lista civica Per Chiomonte Sindaco [14]
8 giugno 2024 in carica Roberto Garbati lista civica Per Chiomonte Sindaco [14]

Altre informazioni amministrative

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Il comune faceva parte della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone.

  1. ^ min 600 - max 2.849
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Gian Vittorio Avondo e Marco Comello, Frontiere contese tra Italia e Francia, Torino, Edizioni del Capricorno, 2012, p. 86, ISBN 978-88-7707-160-6.
  6. ^ Michele Ruggiero, Storia della valle di Susa, Pinerolo (TO), Alzani Editore, 1998, p. 19, ISBN 88-8170-040-9.
  7. ^ Statuto comunale di Chiomonte (PDF), art. 4, c. 4.
  8. ^ http://www.museo-lamaddalena.it/
  9. ^ Copia archiviata, su camminafrancigena.it. URL consultato il 10 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. ^ Vittorio Moretti, Torna il vino del ghiaccio a Chiomonte, in La Valsusa. Settimanale della Val di Susa e Val Sangone, 16 febbraio 2011. URL consultato il 14 maggio 2015 (archiviato il 30 gennaio 2016).
  12. ^ R.G., La vendemmia ghiacciata a Chiomonte, in LaVINIum. Rivista di vino e cultura online, 18 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2006).
  13. ^ Il Vino del ghiaccio. La tradizione del vino a Chiomonte, su Comune di Chiomonte. URL consultato il 13 gennaio 2020 (archiviato il 2 giugno 2019).
  14. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
  • Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di arte religiosa alpina, Valle di Susa, Borgone Susa, 2009.
  • Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di Cultura e Natura alpina, Valle di Susa, Borgone Susa, 2010.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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