Convallaria majalis

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Mughetto
Convallaria majalis
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaAsparagaceae
SottofamigliaNolinoideae
GenereConvallaria
SpecieC. majalis
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
OrdineLiliales
FamigliaLiliaceae
GenereConvallaria
SpecieC. majalis
Nomenclatura binomiale
Convallaria majalis
L., 1753
Sinonimi

Lilium convallium

Nomi comuni

mughetto, mugherino, convallaria

Areale

     Areale di Convallaria majalis

Il mughetto (Convallaria majalis L.) è una pianta erbacea perenne, rizomatosa, appartenente alla famiglia delle Asparagaceae, diffusa dall'Europa al Caucaso.

Il nome Convallaria deriva dalla denominazione latina Lilium convallium o giglio delle convalli; viene chiamato volgarmente mugherino, convallaria e fioraliso e presenta alcune varietà a fiore rosa.

Fiori
Frutti

Scapi eretti alti fino a 20 cm.

Sottili con lungo rizoma stolonifero, mediante.

Due sole foglie basali ovali-lanceolate, larghe 2–4 cm, lungamente picciolate, appuntite e dapprima racchiuse in una guaina, la superficie dalla lamina è glabra liscia di colore verde-chiaro, e mostra numerose nervature parallele.

Bianchi, con perigonio subgloboso-campanulato, formato da 6 tepali saldati, con brevi punte libere, profumatissimi, riuniti in numero di 5-12 in piccoli racemi unilaterali penduli, fioritura primaverile.

Esistono diverse cultivar selezionate per la grandezza del fiore (C. majalis 'Berlin Giant' and C. majalis 'Géant de Fortin') il colore delle foglie (C. majalis 'Albostriata' 'Green Tapestry', 'Haldon Grange', 'Hardwick Hall', 'Hofheim', 'Marcel', 'Variegata' and 'Vic Pawlowski's Gold') per la maggiore fioritura (C. majalis 'Flore Pleno') o il colore rosa (C. majalis 'Rosea').[senza fonte]

Bacche globose, pendule, rosse a maturità, poco più grosse di un pisello. Tossiche e non commestibili.

Ogni frutto porta tre semi brunastri a sezione triangolare.

Distribuzione e habitat

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Spontaneo nei boschi delle prealpi, manca nell'Italia meridionale e insulare.

Frequente nei luoghi boscoso-cespugliosi e sassosi, specialmente su suoli calcarei, dalla pianura alla montagna.

Esige posizione ombreggiata, terreno soffice, ricco e sabbioso, annaffiature abbondanti nel periodo vegetativo, con riposo estivo.

Si moltiplica, in autunno o in primavera, per divisione dei rizomi, lasciando una gemma e alcune radici per ogni porzione.

Le varietà per la forzatura invernale prevedono l'utilizzo di rizomi con occhi (gemme) di 3 anni, con apice arrotondato, tenuti in ambiente fresco, collocandoli in mazzetti, in cassette ripiene di sfagno, ricoprendoli di sabbia, torba o segatura, senza luce con temperature di 25-30 °C, bagnando quotidianamente, quando le piantine raggiungono i 10 cm di altezza, si aumenta la luminosità abbassando contemporaneamente la temperatura a 20-22 °C, per la produzione del fiore reciso si procede al taglio a raso della cacciata.

  • Coltivata come pianta ornamentale nei luoghi ombrosi di parchi e giardini per decorare aiuole, sottobosco, per la produzione industriale del fiore reciso o forzato in serra per la commercializzazione invernale di piante fiorite in vaso.
  • L'aroma di mughetto è usato in profumeria, ma spesso gli è preferito quello di sintesi.
  • Utilizzata per le proprietà medicinali di alcuni glicosidi come la convallatossina, convallamarina, convallarina e acido convallarico.

Proprietà medicinali

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Tavola botanica di Convallaria majalis

L'intera pianta è tossica e contiene sostanze irritanti quali le saponine, responsabili di disturbi digestivi, e numerosi glicosidi cardioattivi, il principale dei quali è la convallatossina, responsabile di disturbi cardiovascolari per via dei suoi effetti simil-digitalici.[1]
In seguito ad ingestione accidentale possono comparire segni e sintomi simili a quelli dell'intossicazione digitalica: disturbi digestivi, bradicardia, ipertensione arteriosa e aritmie cardiache. La severità dell'intossicazione dipende dalla quantità ingerita e può comportare sintomi severi ed essere talora fatale. La maggior parte delle ingestioni accidentali di piccole quantità causa tuttavia solo sintomi lievi.
Il meccanismo della tossicità è simile a quello della digitale, che agisce primariamente inibendo l'azione dell'ATPasi di membrana della pompa sodio-potassio dei cardiomiociti, determinando un aumento del sodio intracellulare.
Per tali proprietà, il mughetto è stato in passato utilizzato per la cura dello scompenso cardiaco, ma a causa del basso indice terapeutico, cioè del ristretto margine esistente tra le concentrazioni terapeutiche e le concentrazioni tossiche, l'uso è stato abbandonato.

  1. ^ (EN) Joachim Alexandre, Anthony Foucault e Guillaume Coutance, Digitalis Intoxication Induced by an Acute Accidental Poisoning by Lily of the Valley, in Circulation, vol. 125, n. 8, 28 febbraio 2012, pp. 1053–1055, DOI:10.1161/CIRCULATIONAHA.111.044628. URL consultato il 19 novembre 2021.

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