Dallas Cowboys

Dallas Cowboys
Football americano
Campioni in carica della NFC East Division
America's Team, Doomsday Defense, The Boys
Segni distintivi
Uniformi di gara
Colori socialiBlu, argento, bianco
              
MascotteRowdy
Dati societari
Città Dallas (TX)
PaeseStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
LegaStati Uniti (bandiera) National Football League
ConferenceNFC
DivisionNFC East
Fondazione1960
DenominazioneDallas Cowboys (1960-presente)
PresidenteStati Uniti (bandiera) Jerry Jones
ProprietarioStati Uniti (bandiera) Jerry Jones
General managerStati Uniti (bandiera) Jerry Jones
Capo-allenatoreStati Uniti (bandiera) Mike McCarthy
StadioAT&T Stadium
(80000 posti)
Sito webwww.dallascowboys.com/
Palmarès
National Football ConferenceNational Football ConferenceNational Football ConferenceNational Football ConferenceNational Football ConferenceNational Football ConferenceNational Football ConferenceNational Football Conference
Super Bowl5
Titoli NFC8
Titoli divisionali24
Apparizioni ai play-off34
Stagione in corso

I Dallas Cowboys sono una squadra di football americano della National Football League, con sede a Frisco, nell'area metropolitana di Dallas, in Texas. Competono nella East Division della National Football Conference. Il logo è una stella a cinque punte con i colori blu e bianco.

I Dallas Cowboys sono una delle franchigie più importanti e conosciute della lega: talvolta, infatti, vengono chiamati America's Team in quanto contano molti tifosi anche al di fuori dell'area in cui ha sede la squadra (il termine deriva dal titolo del film-documentario sulla loro stagione del 1979).

L'importanza del club risulta, invece, evidente dai record che detiene: i Cowboys vantano cinque vittorie al Super Bowl e sono la seconda squadra per numero di partecipazioni insieme ai Pittsburgh Steelers e ai Denver Broncos (8) dietro solo ai New England Patriots (11). Sono, inoltre, la franchigia americana con il maggior giro di affari, oltre che la prima squadra sportiva a livello globale. I Dallas Cowboys vantano, inoltre, altri primati come il maggior numero di stagioni consecutive (20, dal 1966 al 1985) chiuse con un record positivo (più vittorie che sconfitte nelle 16 partite di stagione regolare) e quello del maggior numero di partite di fronte a uno stadio tutto esaurito (160). Inoltre è stata proprio la direzione dei Cowboys a ideare e poi lanciare la moda nel 1972 di una squadra di ballerine professioniste, con complessi numeri coreografati per l'intrattenimento del pubblico, al posto delle solite "cheerleader". Così le Dallas Cowboys Cheerleaders, a volte chiamate anche le Dallas Cowgirls, sono diventate un elemento di spettacolo che hanno portato maggior visibilità e popolarità al club, un modello del business "sport/show" che è stato copiato e implementato da quasi ogni squadra professionista di ogni sport americano a oggi.[1]

Al 2024, secondo la rivista Forbes, il valore dei Cowboys è di circa 10,1 miliardi di dollari, rendendoli la squadra con il più alto valore economico della NFL.[2]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dei Dallas Cowboys.

Nel 1960 i Dallas Cowboys entrano nella National Football League (NFL) come expansion team, ovvero come nuova squadra che entra a fare parte della lega. La squadra giocò per i primi 11 anni (fino al 1971) al Cotton Bowl e qui, nella stagione successiva all'ingresso nella NFL, arriva la prima vittoria della storia della franchigia texana (27 a 24 contro i Pittsburgh Steelers). Con il passare degli anni, la squadra si rafforzò e nel 1966 vinse la East Division qualificandosi per la prima volta ai playoff, la prima di venti partecipazioni consecutive sotto la direzione dell'allenatore Tom Landry.

Il quarterback Roger Staubach.

Nel 1970 la franchigia texana arrivò a disputare per la prima volta il Super Bowl (Super Bowl V, disputato all'Orange Bowl di Miami) perdendo per 16 a 13 contro gli allora Baltimore Colts. Nel 1971 la squadra si trasferì dal Cotton Bowl al nuovo Texas Stadium (65.675 posti a sedere) che venne utilizzato fino al 2008. Dopo una serie di cinque stagioni, caratterizzate da un continuo progresso in termini di risultati, giunse nel 1971 la prima vittoria al Super Bowl (il Super Bowl VI), disputato nel Tulane Stadium di New Orleans (Louisiana)) contro i Miami Dolphins con un punteggio di 24 a 3[3]. Nel 1975 la squadra di Dallas raggiunge per la terza volta nella sua storia il Super Bowl (Super Bowl X, disputato a Miami), ma per la seconda volta ne uscì sconfitta (21 a 17 contro i Pittsburgh Steelers)[4]. Nel 1977 la squadra vinse il suo secondo titolo, conquistando il Super Bowl XII al Louisiana Superdome di New Orleans contro i Denver Broncos nella vittoria per 27 a 10[5].

Nella stagione successiva i Cowboys raggiunsero per la quinta volta il Super Bowl (il Super Bowl XIII), ma ancora una volta, nonostante un finale di partita emozionante, vengono sconfitti dagli Steelers con il punteggio di 35 a 31[6]. Negli anni successivi la franchigia partecipa sempre ai playoff, raggiunge per due volte la finale della NFC ma la perde entrambe le volte: nel 1980 contro i Philadelphia Eagles e nel 1981 contro i San Francisco 49ers. Nel 1986, dopo 20 stagioni positive consecutive (più vittorie che sconfitte), Dallas terminò con 7 vittorie e 9 sconfitte, chiudendo una striscia da record.

Nel 1992 i Cowboys raggiunsero la finale della NFC dopo dieci anni e sconfissero i San Francisco 49ers per 30–20 ottenendo così l'accesso al Super Bowl XXVII, disputato al Rose Bowl Stadium di Pasadena (California) dove vinsero contro i favoriti Buffalo Bills (52 a 17)[7]. In questa stagione la squadra texana mise a referto un altro record inviando 11 giocatori al Pro Bowl: Troy Aikman, Emmitt Smith, Michael Irvin, Thomas Everett, Daryl Johnston, Russell Maryland, Nate Newton, Ken Norton Jr., Jay Novacek, Mark Stepnoski e Erik Williams.

Nel 1993 la franchigia disputò la seconda finale di Conference consecutiva, disputata ancora una volta contro i 49ers, vincendo per 38 a 28 e ottenendo l'accesso al Super Bowl XXVIII di Atlanta vinto, per il secondo anno consecutivo, contro i Buffalo Bills con il punteggio di 30 a 13[8]. Nella stagione 1995, dopo avere chiuso la stagione regolare con 12 vittorie e 4 sconfitte, i Cowboys vinsero il loro ottavo titolo della NFC, sconfiggendo i Green Bay Packers per 38 a 27 e andando, così, a disputare il Super Bowl XXX, disputato al Sun Devil Stadium di Tempe (Arizona) che li vede uscire vittoriosi contro i gli Steelers (27 a 17); fu la prima volta in tre incontri al Super Bowl (X, XII e XXX) che la franchigia texana sconfisse quella della Pennsylvania e la prima volta che una squadra vinse il Super Bowl per tre volte in quattro anni.

Negli anni 2000 i Dallas Cowboys, guidati dal quarterback Tony Romo, raggiunsero i playoff in quattro occasioni (2003, 2006, 2007, 2009), ma vennero sconfitti rispettivamente da Carolina Panthers (29 a 10), Seattle Seahawks (21 a 20) e New York Giants (21-17). Nel 2009 venne inaugurato il nuovo stadio della squadra: il Cowboys Stadium, da 80.000 posti a sedere. La prima partita nel nuovo stadio vide la partecipazione dell'ex-presidente George W. Bush e fece registrare il record di 105.121 spettatori. Nonostante la grande attesa i Cowboys furono sconfitti per 33 a 31 dai New York Giants. La stagione 2009 però si chiuse con bilancio positivo, con il successo all'ultima giornata sui Philadelphia Eagles, che permise a Dallas di finire la stagione con un bilancio di 11 vittorie e 5 sconfitte, vincendo anche il titolo della NFC East per la seconda volta in tre anni. Nei playoff successivi i Cowboys superarono il primo turno (sempre contro gli Eagles), ma furono sconfitti nei Divisional Playoff dai Minnesota Vikings.

Per quattro stagioni consecutive (2010-2013) Dallas non raggiunse più i playoff. Tornò a vincere la propria division nel 2014, venendo eliminata nel secondo turno di playoff dai Packers. Dopo una stagione da 4-12 nel 2015 il club, guidato dai rookie Dak Prescott ed Ezekiel Elliott, si riprese nel 2016 terminando la stagione regolare con il miglior record della NFC (13-3) ma venendo ancora eliminata da Green Bay nel divisional round.

Risultati stagione per stagione

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Stagioni dei Dallas Cowboys.
L'AT&T Stadium

Giocatori importanti

[modifica | modifica wikitesto]

Membri della Pro Football Hall of Fame

[modifica | modifica wikitesto]

Fino alla stagione 2023 diciotto tra giocatori e membri dello staff dei Cowboys sono stati inseriti nella Pro Football Hall of Fame[9].

"Mr Cowboy" Bob Lilly
Hall of Famer dei Dallas Cowboys
Giocatore Ruolo Induzione
74 Bob Lilly DT 1980
12 Roger Staubach QB 1985
- Tom Landry Allen. 1990
- Tex Schramm g. man. 1991
54 Randy White DT 1994
33 Tony Dorsett RB 1994
20 Mel Renfro CB 1996
8 Troy Aikman QB 2006
70 Rayfield Wright T 2006
88 Michael Irvin WR 2007
22 Bob Hayes WR 2009
22 Emmitt Smith RB 2010
21 Deion Sanders CB 2011
73 Larry Allen G 2013
95 Charles Haley DE 2015
- Jerry Jones Prop. 2017
43 Cliff Harris FS 2020
94 DeMarcus Ware DE 2023

Numeri ritirati

[modifica | modifica wikitesto]

I Dallas Cowboys adottano una politica per la quale non ritirano i numeri di maglia dei grandi campioni del passato. Tuttavia alcuni sono "non ufficialmente inattivi", così che è raro che i numeri dei giocatori presenti nel "Ring of Honor" vengano utilizzati dai giocatori in attività. Per esempio i numeri di maglia di Aikman (8), Staubach (12), Hayes e Smith (22), Irvin (88), e Lilly (74) non furono assegnati durante la stagione 2008. Per la stagione 2010 il numero 88 fu assegnato al rookie Dez Bryant che lo mantenne fino al 2017. Tale numero tornò disponibile per il rookie CeeDee Lamb nel 2020.

Premi individuali

[modifica | modifica wikitesto]
MVP della NFL
Anno Giocatore Ruolo
1993 Emmitt Smith RB
MVP del Super Bowl
SB Giocatore Ruolo
V Chuck Howley LB
VI Roger Staubach QB
XII Randy White DT
Harvey Martin DE
XXVII Troy Aikman QB
XXVIII Emmitt Smith RB
XXX Larry Brown CB
Giocatore offensivo dell'anno
Anno Giocatore Ruolo
2014 DeMarco Murray RB
Difensore dell'anno
Anno Giocatore Ruolo
1977 Harvey Martin DE
Miglior rookie offensivo
Anno Giocatore Ruolo
1969 Calvin Hill RB
1977 Tony Dorsett RB
1990 Emmitt Smith RB
2016 Dak Prescott QB
Miglior rookie difensivo
Anno Giocatore Ruolo
2021 Micah Parsons LB
Comeback Player of the Year
Anno Giocatore Ruolo
2007 Greg Ellis DE
MVP del Pro Bowl
Anno Giocatore Ruolo
1969 George Andrie DE
1970 Mel Renfro CB
1992 Michael Irvin WR
Allenatore dell'anno
Anno Allenatore
1990 Jimmy Johnson
2016 Jason Garrett

Record di franchigia

[modifica | modifica wikitesto]

Carriera

Record in carriera
Categoria Giocatore Numero
Yard passate Tony Romo 34.183
TD passati Tony Romo 248
Yard ricevute Jason Witten 11.947
TD su ric. Dez Bryant 72
Yard corse Emmitt Smith 17.162
TD su corsa Emmitt Smith 153

Stagionali

Record stagionali
Categoria Giocatore Numero Anno
Yard passate Tony Romo 4.903 2012
TD passati Dak Prescott 37 2021
Yard ricevute CeeDee Lamb 1.671 2023
TD su ric. Dez Bryant 16 2014
Yard corse DeMarco Murray 1.845 2014
TD su corsa Emmitt Smith 25 1995
Roster dei Dallas Cowboys
Linebacker
Defensive Back
Special Team
Lista delle riserve
Squadra di allenamento



Roster aggiornato al 3 settembre 2024

53 attivi, 7 inattivi, 16 nella squadra di allenamento

Legenda
  • I rookie sono in corsivo.
  • Il primo ruolo è il principale mentre gli eventuali successivi indicano i ruoli secondari.
  • (IR) sta per Injured Reserve ed indica la lista ristretta per un solo giocatore infortunato che può tornare ad allenarsi dopo la settimana 6 e a rientrare in prima squadra dopo che questa ha giocato 8 partite.
  • (NF-Inj.) / (NF-Ill.) stanno rispettivamente per Non-Football Injured e Non-Football Illness ed indicano le liste dove viene inserito un giocatore che ha un infortunio o una malattia non dipendente dal football americano.
  • (PUP) sta per Physically Unable to Perform ed indica la lista dove viene inserito un giocatore mentre è in attesa di recuperare la condizione fisica. Nella stagione regolare dopo la sesta partita giocata dalla propria squadra, il giocatore ha tempo tre settimane per riprendere ad allenarsi, più tre settimane aggiuntive dal suo rientro agli allenamenti per rientrare in prima squadra.
Legenda
PA Partite allenate
V Vittorie
S Sconfitte
P Pareggio
V% Percentuale di vittorie
Ha trascorso l'intera sua carriera da allenatore con i Cowboys
Eletto nella Pro Football Hall of Fame

Note: Statistiche aggiornate a fine stagione 2022.

Num. Nome Stagione/i PA V S P V% PA V S Successi Note
Stagione regolare Playoff
Dallas Cowboys
1 Landry, Tom Tom Landry 19601988 418 250 162 6 .605 36 20 16 Vince 2 Super Bowl (VI, XII)
2 Johnson, Jimmy Jimmy Johnson 19891993 80 44 36 0 .550 8 7 1 Vince 2 Super Bowl (XXVII, XXVIII)
NFL Coach of the year (1990)
3 Switzer, Barry Barry Switzer 19941997 64 40 24 0 .625 7 5 2 Vince Super Bowl XXX
4 Gailey, Chan Chan Gailey 19981999 32 18 14 0 .563 2 0 2
5 Campo, Dave Dave Campo 20002002 48 15 33 0 .313
6 Parcells, Bill Bill Parcells 20032006 64 34 30 0 .531 2 0 2
7 Phillips, Wade Wade Phillips 20072010 56 34 22 0 .607 3 1 2
8 Garrett, Jason Jason Garrett 20102019 152 85 67 0 .559 5 2 3 NFL Coach of the year (2016)
9 McCarthy, Mike Mike McCarthy 2020–presente 50 30 20 0 .600 3 1 2

Staff attuale

[modifica | modifica wikitesto]
Staff dei Dallas Cowboys
Organi dirigenziali
  • Proprietario/Presidente/General manager – Jerry Jones
  • Direttore senior delle operazioni del football/amministrazione del football – Todd Williams
  • Direttore del salary cap & contratti dei giocatori – Adam Prasifka
  • Vice presidente del personale dei giocatori – Will McClay
  • Direttore degli osservatori dei college – Lionel Vital
  • Direttore degli osservatori dei professionisti – Alex Loomis
  • Assistente direttore osservatori dei college – Chris Hall
Capo allenatore
Altri allenatori
Allenatori dell'attacco
Allenatori della difesa
Allenatori dello special team

Il fatto che la NFC East Division sia una delle meno variate dal momento della sua istituzione e il fatto che i Cowboys siano una delle squadre più tifate, ricche e famose dell'intera lega ha portato alla nascita di alcune rivalità storiche che vedono protagonista la franchigia texana. In particolare sono considerate squadre rivali dai tifosi di Dallas i Philadelphia Eagles, i Giants, i Pittsburgh Steelers, i 49ers e soprattutto i Redskins.

Washington Redskins

[modifica | modifica wikitesto]

Definita dalla rivista Sports Illustrated come la più accesa rivalità nella NFL e una delle più accese nel mondo dello sport[10], la rivalità tra i Cowboys e i Redskins decollò fin da subito. Alcune fonti dicono sia nata prima ancora della nascita dei Cowboys, in seguito a dissapori tra George Preston Marshall, proprietario dei capitolini, e Clint Murchison Jr., imprenditore e fondatore della squadra texana. Il motivo sarebbe da ricercarsi nei piani di Marshall di mettere le mani sul bacino di tifosi provenienti dagli stati del sud, dove, fino alla fondazione dei Cowboys, non esistevano squadre di football professionistiche (per ingraziarsi ancora di più il pubblico abituato alla segregazione, non mise sotto contratto nessun giocatore afro-americano fino al 1962)[11]. Redskins e Cowboys erano tra le franchigie più competitive a cavallo tra gli anni '70 e '80 e le prestazioni sul campo contribuirono al nascere di una fortissima antipatia tra le due franchigie. Negli anni 2000 e 2010 entrambe le compagini hanno avuto una flessione nei risultati, ma questo non ha alterato l'intensità e la durezza nelle partite disputate.

Philadelphia Eagles

[modifica | modifica wikitesto]

Le gare tra Cowboys e Philadelphia Eagles sono particolarmente intense dalla fine degli anni '70, quando, dopo un lungo periodo negativo, Philadelphia tornò alla ribalta come contendente per il campionato. Da allora vi sono stati molti episodi che hanno aumentato la tensione tra queste franchigie. Nel 1989 Buddy Ryan, capo allenatore e tifoso degli Eagles, fu accusato da Jimmy Johnson, head coach di Dallas, di avere promesso ai suoi giocatori una "taglia" da 200 dollari per chi fosse riuscito a fare infortunare intenzionalmente Luis Zendejas e Troy Aikman, rispettivamente kicker e quarterback dei Cowboys[12]. Nel 1999 Michael Irvin rimase immobile a terra durante una partita giocata a Filadelfia e si temette una possibile paralisi, mentre i tifosi di casa stavano esultando vedendo la scena.

New York Giants

[modifica | modifica wikitesto]

Giants e Cowboys giocano nella stessa division ininterrottamente dal 1960. I newyorchesi erano una contendente negli anni '50 e '60 (quando i texani si erano appena formati), Dallas lo divenne negli anni '70, quando i Giants si trovavano in difficoltà. Il fatto di essere due squadre storicamente vincenti nella stessa division ha portato a una rivalità molto sentita da entrambi i lati. Questa rivalità è singolare nel panorama sportivo americano, visto che nessuna altra squadra professionistica texana gioca nella stessa division o intrattiene una rivalità con una squadra dello stato di New York.

Pittsburgh Steelers

[modifica | modifica wikitesto]

La rivalità Steelers-Cowboys nasce con il contemporaneo periodo d'oro di entrambe le squadre negli anni '70. Le due franchigie si imposero a livello nazionale, conquistando titoli e tifosi fuori dalla loro zona geografica, creandosi un bacino di supporter a livello nazionale. Allora le due squadre avevano filosofie di gioco diverse: Dallas in attacco puntava maggiormente sul gioco sui passaggi, guidata dal quarterback Roger Staubach e aveva una difesa divenuta nota con il nome Doomsday Defence, mentre Pittsburgh aveva la nomea di essere squadra "operaia", con un solido gioco sulle corse e la celebre Steel Curtain in difesa. Questo ha generato una rivalità, nonostante Steelers e Cowboys non giocassero (e non giochino tuttora) nella stessa conference. Le due squadre si sono affrontate per tre volte in un Super Bowl (X, XIII, XXX), con la squadra della Pennsylvania vincente le prime due volte e i texani campioni nell'ultima. Questi tre incontri rendono Steelers-Cowboys la partita più volte disputatasi al Super Bowl.

San Francisco 49ers

[modifica | modifica wikitesto]

La rivalità tra 49ers e Cowboys è una delle più iconiche della lega e risale fino agli anni '70, quando entrambe le squadre erano tra le più forti e competitive di tutta la NFL. La sfida per l'NFC Championship del 1981 tra queste due squadre è considerata una delle più famose nella storia del football americano, quando Joe Montana e Dwight Clark realizzarono "the Catch" permettendo a San Francisco di vincere la partita all'ultimo minuto. Le due squadre si incontrarono ancora per tre volte consecutive nell'NFC Championship Game tra il 1992 e il 1994: tutte e tre le volte la squadra vincente di quell'incontro (Dallas le prime due volte, San Francisco nel '94) avrebbe poi vinto il Super Bowl. Nella rivalità sportiva è anche presente la rivalità territoriale tra lo stato della California e quello del Texas.

I Cowboys nella cultura di massa

[modifica | modifica wikitesto]
  • Nella stagione 8 episodio 2, Homer Simpson dichiara che il suo sogno è quello di possedere i Dallas Cowboys.
  • Nel telefilm Walker Texas Ranger il collega di Walker, James Trivette, è un ex giocatore dei Dallas Cowboys.
  • Nel mondo dell'ambientazione del gioco da tavolo Blood Bowl, parodia fantasy del football americano, la più famosa squadra di Elfi Oscuri mai esistita ha il nome Darkside Cowboys.
  • I gemelli siamesi Ronnie e Donnie Galyon erano entrambi tifosi dei Dallas Cowboys.
  • Il cantante Post Malone è un grande tifoso dei Dallas Cowboys.
  1. ^ (EN) DCC History, in Dallas Cowboys, 15 gennaio 2015. URL consultato il 3 marzo 2018.
  2. ^ (EN) Justin Teitelbaum, The NFL’s Most Valuable Teams 2024, su forbes.com, Forbes, 29 agosto 2024. URL consultato il 5 settembre 2024.
  3. ^ (EN) Super Bowl VI Game Recap, NFL.com. URL consultato il 10 agosto 2013.
  4. ^ (EN) Super Bowl X Game Recap, NFL.com. URL consultato il 10 agosto 2013.
  5. ^ (EN) Super Bowl XII Game Recap, NFL.com. URL consultato il 10 agosto 2013.
  6. ^ (EN) Super Bowl XIII Game Recap, NFL.com. URL consultato il 10 agosto 2013.
  7. ^ (EN) Super Bowl XXVII Game Recap, NFL.com. URL consultato il 26 maggio 2013.
  8. ^ (EN) Super Bowl XXVIII Game Recap, NFL.com. URL consultato il 26 maggio 2013.
  9. ^ (EN) Hall of Famers By Franchise, Pro Football Hall of Fame. URL consultato il 6 maggio 2016.
  10. ^ NFL's Best Rivalries, su SI.com. URL consultato il 31 marzo 2017.
  11. ^ (EN) Jonathan Yardley e Jonathan Yardley, ‘Showdown: JFK and the Integration of the Washington Redskins’, by Thomas Smith, in The Washington Post, 17 agosto 2011. URL consultato il 31 marzo 2017.
  12. ^ (EN) Defensive genius Buddy Ryan is gone, but Bounty Bowl against Dallas lives on, in star-telegram. URL consultato il 31 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2017).

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN130152375 · LCCN (ENn50039118 · J9U (ENHE987007335183505171
  Portale Sport: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di sport