Fudbalski klub Vardar 1947

F.K. Vardar 1947
Calcio
Црвено-Црни (Rosso-neri)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Rosso, nero
SimboliUna "В"
Dati societari
Città Skopje
NazioneMacedonia del Nord (bandiera) Macedonia del Nord
ConfederazioneUEFA
Federazione FFM
CampionatoPrva liga
Fondazione1947
PresidenteMacedonia del Nord (bandiera) Zoran Šiškovski
AllenatoreMacedonia del Nord (bandiera) Gorazd Mihajlov
StadioArena nazionale Toše Proeski
(36 460 posti)
Sito webfkvardar.mk
Palmarès
Titoli nazionali11 Campionati macedoni
1 Coppa di Jugoslavia
5 Coppe della Macedonia del Nord
2 Supercoppe della Macedonia del Nord
Si invita a seguire il modello di voce

Il Fudbalski klub Vardar 1947 (in macedone Фудбалски клуб Вардар 1947?), meglio noto come Vardar, è una società calcistica macedone con sede nella capitale Skopje, città attraversata dal fiume Vardar. Milita nella Prva liga, la massima divisione del campionato macedone di calcio.

Fondata nel 1947, è la società più titolata della Macedonia del Nord, avendo vinto complessivamente 11 campionati e 5 Coppe della Macedonia del Nord. Ha anche vinto la Coppa della Jugoslavia nel 1960-1961, unico trofeo calcistico jugoslavo conquistato da una formazione della RS di Macedonia.

Per 28 stagioni è stata l'unica squadra sempre presente nella Prva liga, la massima divisione del campionato macedone di calcio, dalla fondazione del torneo (nel 1992). La striscia si è interrotta nel 2021, quando il Vardar ha conosciuto la prima retrocessione nella Vtora liga, la seconda divisione nazionale. Il club occupa il 10º posto nella classifica perpetua del campionato jugoslavo di Prva Savezna Liga[1], nonché il 41° in quella della Druga Savezna Liga[2].

Le origini e l'epoca jugoslava

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Il Fudbalski klub Vardar venne fondato il 22 luglio 1947 sulle ceneri di due preesistenti club della capitale, Pobeda e Gragjanski[3], fu il primo club macedone a conquistare un trofeo jugoslavo, quando nella stagione 1960-1961 vinse la coppa nazionale, grazie ad un 2-1 in finale al Varteks Varaždin[3]. Poté così rappresentare il Paese alla Coppa delle Coppe 1961-1962, esordio assoluto in Europa per i rosso-neri, che furono eliminati al primo turno dal Dunfermline: dopo aver perso per 5-0 la partita d'andata in Scozia, il Vardar vinse 2-0 quella di ritorno a Skopje ottenendo la sua prima vittoria in ambito internazionale. Bisognò aspettare il 1985-1986 per rivedere il club in una competizione dell'UEFA. In quell'edizione della Coppa UEFA il Vardar superò per la prima volta un turno, ai danni della Dinamo Bucarest in virtù della regola del gol segnato fuori casa. Nel secondo turno i macedoni furono poi eliminati dal Dundee United.

Nella stagione 1986-1987 divenne il primo e unico club macedone a classificarsi primo in un campionato jugoslavo, grazie all'apporto di giocatori simboli come Darko Pančev, Ilija Najdoski, Dragan Kanatlarovski, Čedomir Janevski e Vujadin Stanojković, interrompendo così l'egemonia delle squadre serbe e croate come la Stella Rossa, il Partizan, l'Hajduk Spalato e la Dinamo Zagabria. Il successo del Vardar fu tuttavia dovuto alle pesanti e diffuse penalizzazioni inflitte ai grandi club, coinvolti l'anno prima in un giro di corruzione e frode sportiva. Il Partizan fece quindi ricorso e, vistosi riassegnare i punti dai tribunali statali, fu a quel punto dichiarato campione legittimo, togliendo il titolo al Vardar. Tuttavia la sentenza giunse a stagione inoltrata, e quindi il Vardar fece in tempo a rappresentare la Jugoslavia nella Coppa dei Campioni 1987-1988.

Nel campionato macedone

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Dopo la dissoluzione della Jugoslavia fu tra i club fondatori della Prva Liga, vincendo tre campionati consecutivi tra il 1993 e il 1995 e abbinando la vittoria di quattro coppe nazionali prima della fine del decennio. L'inizio degli anni duemila ha visto emergere nuove forze quali il Sileks Kratovo, lo Sloga Jugomagnat, il Rabotnički e il Pobeda Prilep, tuttavia il Vardar ha conquistato il titolo nazionale di nuovo nel 2001-2002 e 2002-2003[3].

Al termine della stagione 2010-2011 il club, classificatosi all'11º posto in Prva Liga, ha subito la prima retrocessione della sua storia da quando esiste il campionato macedone. Tuttavia, la federazione ne ha deciso successivamente il ripescaggio per completare l'organico della stagione successiva, in seguito alla fusione con il neopromosso Miravci, cui ha fatto seguito il cambio di denominazione in Fudbalski klub Vardar 1947 e la fusione degli organici[4]. Al termine della stagione 2011-2012 il Vardar vince il 6º titolo nazionale della sua storia, qualificandosi alla UEFA Champions League 2012-2013[5]. Nella stessa stagione Filip Ivanovski si laurea capocannoniere del campionato con 24 reti[6], inclusa una tripletta messa a segno contro il Napredok Kičevo nel novembre 2011, nuovo record per la tripletta più veloce nella storia della Prva Liga. Inoltre i rosso-neri realizzano una striscia di 19 risultati utili consecutivi[7].

Nella stagione 2012-2013 il Vardar si conferma campione nazionale, precedendo di 5 punti il Metalurg Skopje e qualificandosi all'edizione 2013-2014 della UEFA Champions League. Il 28 luglio 2013 vince per la prima volta la Supercoppa di Macedonia, battendo il Teteks Tetovo, detentore del trofeo, per 1-0.

Nel 2016-2017 arriva un altro successo in campionato, cui faranno seguito due secondi posti consecutivi. Dal 2017, però, con l'abbandono dell'uomo d'affari di origini russe Sergej Samsonenko, proprietario del club, abbandono coinciso con un cambio di guida politica a livello nazionale, la squadra conosce un graduale declino, acuito dalla decisione dell'amministrazione comunale di Skopje di non aiutare il sodalizio, oberato da una grave situazione debitoria.[8][9] Ciononostante il Vardar vince il titolo nell'annata 2019-2020, stagione condizionata dalla pandemia di COVID-19 e interrotta con 13 giornate ancora da disputare. Nella stagione 2020-2021, tuttavia, il Vardar, piazzandosi penultimo in campionato, non riesce a evitare la retrocessione in seconda divisione, la prima nella storia del club.[8]

Cronistoria del Fudbalski klub Vardar 1947
  • 1947: Fondazione del club, il 22 luglio. Acquisendo il titolo sportivo del Pobeda Skopje è ammesso alla Prva Savezna Liga.
  • 1947-1948: 8° in Prva Savezna Liga. Retrocesso in Druga Savezna Liga.
    Eliminato negli ottavi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1948-1949: 7° in Druga Savezna Liga.
    Eliminato nel terzo turno di Kup Maršala Tita.
  • 1950: 9° in Druga Savezna Liga.
    Eliminato negli ottavi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1951: 1° in Druga Savezna Liga. Promosso in Prva Savezna Liga.
    Eliminato nel secondo turno di Kup Maršala Tita.
  • 1952: 4° nel secondo gruppo preliminare, 7° nel gruppo finale di Prva Savezna Liga.
  • 1952-1953: 9° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato nei sedicesimi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1953-1954: 9° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato negli ottavi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1954-1955: 13° in Prva Savezna Liga. Retrocesso in Druga Savezna Liga.
  • 1955-1956: 1° nella zona 5 di Druga Savezna Liga. Promosso in Prva Savezna Liga.
    Eliminato negli ottavi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1956-1957: 11° in Prva Savezna Liga.

  • 1957-1958: 7° in Prva Savezna Liga.
  • 1958-1959: 12° in Prva Savezna Liga. Retrocesso in Druga Savezna Liga.
    Eliminato nel primo turno di Kup Maršala Tita.
  • 1959-1960: 1° nel gruppo est di Druga Savezna Liga. Promosso in Prva Savezna Liga.
    Eliminato nel primo turno di Kup Maršala Tita.
  • 1960-1961: 10° in Prva Savezna Liga.
    Vince la Kup Maršala Tita (1º titolo)
  • 1961-1962: 11° in Prva Savezna Liga. Retrocesso in Druga Savezna Liga.
    Eliminato nel primo turno di Kup Maršala Tita.
    Eliminato nel primo turno di Coppa delle Coppe.
  • 1962-1963: 1° nel gruppo est Druga Savezna Liga. Promosso in Prva Savezna Liga.
    Eliminato nei quarti di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1963-1964: 14° in Prva Savezna Liga. La retrocessione viene annullata per decisione della federazione, in seguito al terremoto di Skopje.
  • 1964-1965: 11° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato in semifinale di Kup Maršala Tita.
  • 1965-1966: 10° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato nei quarti di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1966-1967: 8° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato in semifinale di Kup Maršala Tita.


  • 1977-1978: ?° nel gruppo est di Druga Savezna Liga.
    Eliminato nei sedicesimi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1978-1979: 1° in Druga Savezna Liga. Promosso in Prva Savezna Liga.
    Eliminato nei quarti di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1979-1980: 7° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato nei sedicesimi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1980-1981: 11° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato nei sedicesimi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1981-1982: 14° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato nei sedicesimi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1982-1983: 8° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato negli ottavi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1983-1984: 15° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato nei sedicesimi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1984-1985: 5° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato negli ottavi di finale di Kup Maršala Tita.
  • 1985-1986: 8° in Prva Savezna Liga.
    Eliminato negli ottavi di finale di Kup Maršala Tita.
    Eliminato nel secondo turno di Coppa UEFA.
  • 1986-1987: 5° in Prva Savezna Liga[10].
    Eliminato nei sedicesimi di finale di Kup Maršala Tita.



Colori e simboli

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I colori sociali del Vardar sono il rosso e il nero. Adottati sin dalla fondazione, danno origine al soprannome con cui è noto il club: Црвено-Црни significa infatti letteralmente "(i) rosso-neri".

Simboli ufficiali

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Nello stemma del club campeggia una "В" cirillica, che è il simbolo più usato del club.

Lo stesso argomento in dettaglio: Arena nazionale Toše Proeski.

L'Arena nazionale Toše Proeski, che ospita le partite interne del Vardar, ha una capienza di 36 460 spettatori[11].

Inaugurato con il nome di Gradski stadion Skopje (Stadio municipale di Skopje) nel 1978, lo stadio è stato ribattezzato nel 2009 in onore del re Filippo II, padre di Alessandro Magno, al termine di ampi lavori di restauro che ne hanno aumentato la capienza, in precedenza intorno ai 18 000 spettatori. Nel 2019 ha cambiato nome in memoria del cantante Toše Proeski, scomparso prematuramente nel 2007.

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del F.K. Vardar.
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del F.K. Vardar.

Capocannonieri

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I seguenti calciatori hanno vinto la classifica marcatori del campionato nazionale con la maglia del Vardar:

Competizioni nazionali

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1951, 1955-1956, 1959-1960, 1962-1963, 1970-1971, 1978-1979
1960-1961
1992-1993, 1993-1994, 1994-1995, 2001-2002, 2002-2003, 2011-2012, 2012-2013, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017, 2019-2020
1991-1992[12], 1992-1993, 1994-1995, 1997-1998, 1998-1999, 2006-2007
2013, 2015

Competizioni giovanili

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1948-1949, 1974-1975
1983-1984

Altri piazzamenti

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Secondo posto: 1976-1977 (girone est), 1990-1991
Terzo posto: 1977-1978 (girone est)
Semifinalista: 1964-1965, 1966-1967, 1971-1972, 1974, 1987-1988
Secondo posto: 2000-2001, 2004-2005, 2017-2018, 2018-2019
Terzo posto: 1995-1996, 2003-2004, 2005-2006
Finalista: 1995-1996
Semifinalista: 1993-1994, 2001-2002, 2011-2012, 2012-2013
Semifinalista: 1967-1968
Finalista: 1972, 1974

Statistiche e record

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Tutti i dati sono aggiornati alla stagione 2023-2024[13].

Partecipazioni ai campionati

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Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Jugoslavia (bandiera) Prva Savezna Liga 35 1947-1948 1991-1992 65
Macedonia del Nord (bandiera) Prva Liga 30 1992-1993 2024-2025
Jugoslavia (bandiera) Druga Savezna Liga 11 1948-1949 1990-1991 13
Macedonia del Nord (bandiera) Prva Liga 2 2021-2022 2022-2023

Statistiche di squadra

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Statistiche individuali

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Statistiche nelle competizioni internazionali

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Tabella aggiornata alla fine della stagione 2017-2018.

Competizione Partecipazioni G V N P RF RS
UEFA Champions League 7 22 5 8 9 32 34
Coppa delle Coppe 2 4 1 0 3 2 8
Coppa UEFA/UEFA Europa League 12 38 7 9 22 24 70
Coppa Intertoto 1 6 3 0 3 12 10

Rosa 2023-2024

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Aggiornata al 23 ottobre 2023.

N. Ruolo Calciatore
2 Macedonia del Nord (bandiera) D Kristijan Toševski
3 Macedonia del Nord (bandiera) D Darko Glišić
5 Macedonia del Nord (bandiera) C Filip Najdovski
6 Brasile (bandiera) D Leovigildo Júnior
7 Macedonia del Nord (bandiera) A Xhemal Ibishi
8 Macedonia del Nord (bandiera) C Darko Micevski
9 Macedonia del Nord (bandiera) A Bojan Kolevski
10 Macedonia del Nord (bandiera) C Daniel Avramovski
11 Macedonia del Nord (bandiera) C Matej Cvetanoski
20 Macedonia del Nord (bandiera) C Bojan Dimoski
21 Ucraina (bandiera) D Evgen Novak (vice capitano)
N. Ruolo Calciatore
22 Macedonia del Nord (bandiera) C David Velkovski
24 Macedonia del Nord (bandiera) C Jovan Popzlatanov
25 Macedonia del Nord (bandiera) P Filip Ilikj
32 Macedonia del Nord (bandiera) D Mario Mladenovski
34 Macedonia del Nord (bandiera) C Ali Adem
48 Macedonia del Nord (bandiera) C Fitor Rexhepi
50 Macedonia del Nord (bandiera) C Leonid Ignatov
77 Macedonia del Nord (bandiera) D Vladica Brdarovski
90 Macedonia del Nord (bandiera) P Filip Gačevski (capitano)

Staff tecnico

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Staff tecnico

Il gruppo più famoso di tifosi organizzati del Vardar è quello dei Komiti Zapad. Creato il 4 giugno 1987 in occasione di una partita contro la Stella Rossa, questo gruppo ultras è stato uno dei più appassionati e violenti della storia jugoslava prima e macedone poi. Deve il suo nome al ricordo delle guerre di liberazione nazionale dal giogo turco, animate nel corso dei secoli XIX e XX da guerriglieri noti appunto come Komiti, Zapad è invece il nome del settore dello stadio dove si posizionano abitualmente. La rivalità maggiore esiste con il Pelister Bitola, tanto che la sfida tra queste due squadre viene anche chiamata "Derby di Macedonia" (Македонско дерби), ma anche le sfide contro Škendija e Sloga Jugomagnat portano con sé numerose tensioni. Attualmente i tifosi hanno buone relazioni con i Vojvodi, gruppo ultrà del Teteks Tetovo e con gli Ultras Gelsenkirchen dello Schalke 04[14].

  1. ^ (EN) Igor Kramarsic, Yugoslavia - All-Time Table 1946/47-1991/92, su rsssf.com, 6 giugno 2008. URL consultato il 22 luglio 2012.
  2. ^ (EN) Tabele-prvi-i-drugi-liga-Jugoslavije, su bihsoccer.com. URL consultato il 22 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2012).
  3. ^ a b c (MK) Кратка историја на Ф.К. „Вардар“, su fkvardar.mk. URL consultato il 20 luglio 2012.
  4. ^ (MK) Official, FK Vardar Stays in First Division, su macedoniaonline.eu, 23 giugno 2011. URL consultato il 21 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).
  5. ^ (MK) „Црвено-црна“ прослава на шампионската титула, su on.net.mk, 23 maggio 2011. URL consultato il 21 luglio 2012.
  6. ^ (EN) Macedonian First League - Top scorers, su uefa.com, 19 luglio 2012. URL consultato il 21 luglio 2012.
  7. ^ (EN) Season review: FYROM, su uefa.com, 25 maggio 2012. URL consultato il 21 luglio 2012.
  8. ^ a b (EN) Vardar was relegated to the second league after winning the Macedonian championship last season, newsline.news, 10 maggio 2021.
  9. ^ (EN) North Macedonia’s Greatest Football Club Faces ‘Darkest Days’, balkaninsight.com, 19 luglio 2021.
  10. ^ La squadra terminò al 1º posto il campionato dopo le penalizzazioni di 6 punti inflitte a Partizan, Velež Mostar, Stella Rossa e Rijeka. Le penalizzazioni vennero poi revocate ma il Vardar disputò ugualmente la Coppa dei Campioni 1987-1988.
  11. ^ (MK) Национална арена „Филип Втори“, su fkvardar.mk. URL consultato il 20 luglio 2012.
  12. ^ Competizione della RS di Macedonia, non conteggiata nell'albo d'oro perché questo tiene in considerazione solo le coppe vinte dopo l'indipendenza, raggiunta nel 1992.
  13. ^ (MK) 64 години ФК Вардар, su on.net.mk, 22 luglio 2011. URL consultato il 21 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2012).
  14. ^ (EN) Interview with Komiti Zapad (Vardar Skopje, Macedonia), su ultras-tifo.net, 28 marzo 2010. URL consultato il 22 luglio 2012.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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