Il 4 febbraio 1853 si costituì la Schweizerische Centralbahn (SCB), per la costruzione di linee ferroviarie tra Basilea ed Olten con diramazioni da quest'ultima località verso ovest, est e sud[1].
La prima tratta, tra la stazione provvisoria di Basilea (Aeschen-Vorstadt) e Liestal aprì il 19 dicembre 1854; il 1º giugno 1855 aprì il prolungamento da Liestal a Sissach, e il 16 marzo 1857 la tratta Sissach-Läufelfingen. La linea fu completata il 1º maggio 1858 con l'apertura del tronco Läufelfingen-Olten, comprensivo della galleria dell'Hauenstein; il 4 giugno 1860 il capolinea fu spostato nella nuova stazione centrale di Basilea[1]. La costruzione della linea, seconda in Europa (dopo quella del Semmering) a superare un passo alpino (quello dell'Unterer Hauenstein), si rivelò impegnativa: le rampe d'accesso al tunnel raggiungevano pendenze del 27 per mille, e durante i lavori, nel 1857, scoppiò un incendio nel quale persero la vita 63 persone[2].
Il 25 novembre 1909 il consiglio di amministrazione delle FFS decise la costruzione di una ferrovia da Sissach ad Olten passando per Gelterkinden e Tecknau, lunga 18 chilometri, con una galleria di base lunga oltre 8 chilometri e rampe d'accesso con una pendenza massima del 10,5 per mille[3]. I lavori iniziarono nel 1912[4], e l'8 gennaio 1916 entrò in servizio la linea di base dell'Hauenstein, con un anno di anticipo rispetto a quanto previsto[5]. La linea storica, nota come Läufelfingerli, venne limitata ad un ambito locale (è percorsa dai convogli della rete celere di Basilea) e, a causa del suo rapporto costi/ricavi pari al 20%, è stata più volte a rischio di soppressione[6].
Il 18 maggio 1924 venne elettrificata la linea di base dell'Hauenstein[7]; la linea storica (Sissach-Läufelfingen-Olten) lo fu il 4 ottobre 1953[8].
Alla creazione delle FFS la ferrovia era già a doppio binario, così come fu costruita a doppio binario anche la linea di base[9]; nel 1938 venne smantellato il secondo binario sulla vecchia linea dell'Hauenstein[10].
Il 4 dicembre 2000 entrò in servizio l'Adlertunnel, galleria lunga 5,3 chilometri che accorcia il tragitto tra Muttenz e Liestal. Parte del piano Ferrovia 2000, la galleria fu costruita in otto anni[11].
La linea Basilea-Adlertunnel-Sissach-galleria di base dell'Hauenstein-Olten, a scartamento normale, è lunga 38,08 km, è elettrificata a corrente alternata monofase con la tensione di 15.000 V alla frequenza di 16,7 Hz; la pendenza massima è dell'11 per mille. È interamente a doppio binario.
La tratta Muttenz-Liestal (via Pratteln), a scartamento normale, è lunga 9,53 km, è elettrificata a corrente alternata monofase con la tensione di 15.000 V alla frequenza di 16,7 Hz; la pendenza massima è del 9 per mille. È interamente a doppio binario.
La linea Sissach-Läufelfingen-Olten, a scartamento normale, è lunga 18,18 km, è elettrificata a corrente alternata monofase con la tensione di 15.000 V alla frequenza di 16,7 Hz; la pendenza massima è del 26 per mille; è interamente a binario unico [12].
Le due tratte si ricongiungono prima della stazione di Liestal; tra la stazione e il ponte sul fiume Frenke la ferrovia corre parallela alla Waldenburgerbahn (WB), con la quale sino al 1923 (anno nel quale il percorso della WB venne posto in sede propria) condivideva un binario[15]. A Sissach la ferrovia si biforca nuovamente: da un lato la Läufelfingerli (dal comune che attraversa) e dall'altro la linea di base; le due tratte si ricongiungono prima di giungere nella stazione di Olten.
Nel 1926 venne realizzato un raccordo che permette un collegamento diretto tra la linea dell'Hauenstein e la ferrovia Zurigo-Olten evitando l'inversione di marcia ad Olten[16].
^(FR) Département des travaux, in Chemins de fer fédéraux suisses - Comptes de l'année 1912, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 178.
^(FR) Département des travaux, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1916, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 23.
^(FR) Service de la voie, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1938, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 25.
^abStreckendaten (PDF), su quadri-orario.ch. URL consultato il 21 aprile 2021.
^(FR) Gares et trains, in Chemins de fer fédéraux suisses - Rapport de gestion et comptes 1953, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 18.
^abc(FR) Département commercial, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1916, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 11.
^(DE) A. Fuchs, Die Waldenburgerbahn, in Jurablätter, n. 3/1972, Derendingen, Habegger AG, p. 45.
^(FR) Service de la voie, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1926, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 19.