Fontana di Santo Spirito

Fontana di Santo Spirito
AutoreGiuseppe Del Rosso
Data1812 con elementi del XVII secolo
Materialepietra serena e marmo
Ubicazionepiazza Santo Spirito, Firenze

La fontana di Santo Spirito è un monumento situato in piazza Santo Spirito a Firenze. In pietra serena, marmo bianco e breccia medicea, venne progettata da Giuseppe Del Rosso nel 1812 assemblando alcuni elementi già esistenti nel convento di Santo Spirito, tradizionalmente riferiti a Ferdinando Tacca.

L'abbeveratoio (prima dei restauri del 2016)

La fontana è dunque il risultato di un intervento di Giuseppe Del Rosso del 1812 volto - su decisione dell'amministrazione napoleonica - a dare nuovo assetto alla piazza, di cui segna il centro e l'area circostante successivamente sistemata a aiuole e fornita di panchine. Si tratta tuttavia del frutto di un intervento di ricollocazione e di riconfigurazione, dato che la fontana (tradizionalmente ricondotta a Tacca), terminata nel 1660, già si trovava nel primo chiostro del convento di Santo Spirito, con lo scopo precipuo dell'allevamento dei pesci[1].

La fontana è stata restaurata dal Comune di Firenze ai primi del 2016 (progetto e direzione dei lavori Marzia Cantini) con il contributo delle Edizioni Condè Nast (imprese esecutrici Meridiana Restauri e Berchielli Gino). Oltre al consolidamento e alla pulitura degli elementi lapidei l'intervento è stato completato dal necessario rifacimento dell'impianto di adduzione e scarico delle acque[1].

Si presenta leggermente soprelevata da un basamento a tre gradini e costituita da un bacino di forma ottagonale in pietra serena, al cui centro è un fusto in marmo con sopra due pile sovrapposte, l'inferiore, grande, in breccia medicea, la superiore, di diametro inferiore, nuovamente in marmo bianco[1].

Dal lato che guarda alla chiesa - a ribadire il carattere di pubblica utilità dell'intervento - è una piccola vasca esterna a livello terreno ad uso di abbeveratoio, con un bassorilievo di testa di Medusa che rifornisce d'acqua l'invaso (quest'ultima peraltro posta a risarcire la demolizione dell'abbeveratoio che precedentemente si trovava sul fondo della piazza, accostato al muro del cenacolo del convento agostiniano)[1].

Nella primitiva sistemazione erano stati posti intorno alla fontana otto colonnette ad uso di paracarri[1].

  1. ^ a b c d e Paolini, scheda web.
  • Nuova Guida Di Firenze, Firenze, Editore Ricci, 1845, p. 234;
  • Giuseppe Formigli, Guida per la città di Firenze e suoi contorni, nuova edizione corretta ed accresciuta, Firenze, Carini e Formigli, 1849, p. 199;
  • Augusto Garneri, Firenze e dintorni: in giro con un artista. Guida ricordo pratica storica critica, Torino et alt., Paravia & C., s.d. ma 1924, p. 305, n. XLI;
  • Touring Club Italiano, Firenze e dintorni, Milano, Touring Editore, 1974, p. 312;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, III, 1978, p. 341;
  • Carlo Cresti, Le fontane di Firenze, Firenze, Bonechi, 1982, pp. 92-93;
  • Remo Mecocci, La piazza di Santo Spirito (8 secoli di vita), Firenze, Consiglio di Quartiere 3, 1983, pp. 19-20;
  • Massimo de Vico Fallani, Piazza S. Spirito, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 228-231;
  • Touring Club Italiano, Firenze e provincia, Milano, Touring Editore, 2005, p. 453.
  • Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, II, Giardini e passeggi pubblici, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2015, pp. 489-493;
  • Il restauro della fontana di Santo Spirito, Firenze, Comune di Firenze, 2016

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