Garbagna Novarese
Garbagna Novarese comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Novara |
Amministrazione | |
Sindaco | Fabiano Trevisan (lista civica) dal 20-9-2020 |
Data di istituzione | 18-3-1861 |
Territorio | |
Coordinate | 45°24′N 8°40′E |
Altitudine | 132 m s.l.m. |
Superficie | 10,09 km² |
Abitanti | 1 414[2] (31-7-2024) |
Densità | 140,14 ab./km² |
Comuni confinanti | Nibbiola, Novara, Sozzago, Terdobbiate, Trecate |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 28070 |
Prefisso | 0321 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 003069 |
Cod. catastale | D911 |
Targa | NO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 428 GG[4] |
Nome abitanti | garbagnesi (popolare: fasulòn[1]) |
Patrono | san Michele |
Giorno festivo | 8 maggio |
Cartografia | |
Posizione di Garbagna Novarese nel territorio della provincia di Novara | |
Sito istituzionale | |
Garbagna Novarese (Garbagna ('d Noara) in piemontese, Garbagna in lombardo) è un comune italiano di 1 414 abitanti della provincia di Novara in Piemonte.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il terreno è costituito da depositi alluvionali ghiaiosi e ghiaioso-sabbiosi, in associazione a materiale limoso e argilloso[5]. Il territorio ha una morfologia mista.
La sezione settentrionale-occidentale fa parte di un terrazzo alluvionale fluvioglaciale ghiaioso, il Terrazzo Novara-Vespolate. È tendenzialmente pianeggiante, principalmente a seguito degli interventi umani che hanno spianato il terreno a fini agricoli, e degrada dolcemente verso sud. Le uniche interruzioni corrispondono agli alvei degli antichi scaricatori glaciali, oggi identificabili con i percorsi dei torrenti Arbogna e Rì. I lembi del terrazzo risultano contigui nel comune di Garbagna, mentre sono ancora collegati nel territorio comunale di Novara, che ne costituisce il limite settentrionale. Alcuni lembi isolati si rilevano in corrispondenza del centro abitato, ma il dislivello rispetto alla pianura circostante è stato pressoché annullato dagli interventi di urbanizzazione.
La restante parte del territorio è pianeggiante.[6]
Risorse idriche
[modifica | modifica wikitesto]Corsi d'acqua principali
[modifica | modifica wikitesto]Nella parte occidentale del comune scorrono il torrente Arbogna, il Cavo della Mensa Vescovile di Novara e il torrente Rì, oltre diversi corsi d'acqua minori.[7]
Il torrente Arbogna ha origine in Novara e raccoglie le acque piovane e di scarico delle aree urbane della parte meridionale del comunale di Novara, convogliando in aggiunta le acque agricole di colatura e il flusso dei fontanili. Ha un marcato carattere torrentizio, con portate estremamente variabili: le piene possono essere improvvise, in quanto legate alle precipitazioni. Il torrente raggiunge il territorio comunale da nord-ovest, scorrendo tra i lembi del Terrazzo Novara-Vespolate. Il corso è tendenzialmente rettilineo. Nel tratto a monte della Strada della Brusatina l'andamento è nord-ovest/sud-est, mentre a valle vira in direzione nord-sud. È contenuto solo marginalmente da argini in terra, ad esclusione dell'ultimo tratto in corrispondenza del depuratore, dove l'arginatura è più consistente.[7]
Nella zona di "vallata" dell'Arbogna scorre anche il Cavo della Mensa Vescovile, derivato dal torrente Arbogna ancora nel territorio comunale di Novara, poco a monte del confine con Garbagna. Il torrente Arbogna, poco a valle di Cascina Mariina, sottopassa il Cavo della Mensa tramite un sifone, dopodiché i due corsi d'acqua scorrono paralleli e accostati fino a Cascina Brusatina. Il Cavo della Mensa Vescovile raggiunge infine Garbagna, sottopassa la SS 211 ed è tombinato in alcuni tratti in corrispondenza delle aree urbane. Dalle evidenze morfologiche, è probabile si tratti di un antico percorso dell'Arbogna stesso, successivamente abbandonato.[7]
L'altro corso d'acqua del territorio occidentale è il torrente Rì, che ha origine nella parte meridionale del comune di Novara. È utilizzato principalmente per l'irrigazione e come convettore delle acque piovane. Anche il Rì rappresenterebbe un'antica linea di drenaggio, che con l'alternarsi di attività erosiva ed alluvionale ha plasmato l'aspetto del territorio.[7]
Al limite orientale del comune scorre il Rio Senella, ramo del torrente Terdoppio lomellino che ha origine poco a monte nel territorio di Sozzago. Il Terdoppio originariamente si sviluppava dalle alture moreniche di Divignano - Bogogno sino allo sbocco nell'Agogna. Una traversa costruita presso Cerano verso l'anno 1000, per alimentare le attività agricole ed artigianali presenti nella cittadina, portò nel tempo alla deviazione del corso. La zona dell'alveo originario presenta ad oggi numerose risorgive, quasi a sottolinearne l'antico tracciato. Tali risorgive convogliano in due rami principali, il Rio Senella ed il Rio Refreddo, che poco a valle (nei pressi di Cassolnovo, frazione Villanova) ricostituiscono il torrente Terdoppio, che prende il nome di Terdoppio lomellino.[7]
Nella parte orientale del comune transita infine un'importante arteria dell'irrigazione: il canale Quintino Sella. Realizzato nel 1870, ha origine dal Canale Cavour a nord di Novara e convoglia le acque verso sud ed est, fornendole ai comuni di Garbagna, Terdobbiate e Tornaco. All'altezza di Cilavegna si biforca poi in due subdiramatori. Con una portata stimata di circa 12 mc/s, in zona rappresenta l'arteria principale per l'irrigazione, distribuendo l'acqua ai canali e collettori di ordine inferiore.[7]
Corsi d'acqua secondari
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio è percorso da una fitta rete di cavetti e fossi, generalmente artificiali, che consentono la pratica di irrigazione agricola per sommersione. Soprattutto la parte orientale del comune ne è caratterizzata, distinguendosi marcatamente, da un punto di vista idrografico, dalla parte occidentale. Il sopra menzionato Canale Quintino Sella e i numerosi fontanili alimentano la gran parte di questa rete di canali e fossi artificiali.[7]
Tra i canali artificiali di una certa rilevanza occorre menzionare il Cavo dell'Ospedale, del quale è presente un vecchio alveo abbandonato da tempo. Scorre nel tratto a valle della ferrovia, parallelamente alla strada per Terdobbiate, poi parallelamente alla SS 211 sino al sovrappasso con il torrente Arbogna, a valle del quale l'alveo è stato eliminato.[7]
Un altro canale irriguo è il Cavo del Comune di Vespolate, nel settore orientale dell'abitato. Sottopassa la strada per Terdobbiate poco a ovest della stazione ferroviaria e scorre in direzione di Nibbiola, proseguendo successivamente a lato della SS 211 e piegando verso est lungo il confine meridionale del comune.[7]
Tra i canali sfruttati per l'irrigazione si ricordano ancora la Roggia Molinara ed il Cavo di Moncucco.[7]
Fontanili
[modifica | modifica wikitesto]La parte orientale del comune presenta numerosi fontanili (o risorgive), una peculiarità della pianura novarese. Nel territorio di Garbagna il fenomeno è originato da tagli artificiali del suolo, profondi a tal punto da raggiungere la falda freatica sottostante (prossima comunque al piano livello del suolo) e al suo successivo convogliamento in canali opportunamente predisposti. L'osservazione dei fontanili ha consentito di stimare la profondità della falda a 2-2,5 metri.[7]
Procedendo da ovest verso est i fontanili sono[7]:
- fontanino del Borghetto: si origina poco a nord dell'abitato, è caratterizzata da una testata unica e dalla tipica forma "a goccia"; è tombinata per quasi tutto il corso, lungo via Colombo, da via IV Novembre alla strada per Terdobbiate, ad esclusione del primo tratto; la tombinatura si è resa necessaria per rendere la zona edificabile;
- fontana dell'Ospedale;
- fontana Roggiola: si origina poco a ovest del Canale Quintino Sella ed è a due testate;
- fontana Gambalotta;
- fontana San Martino.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]È nominata per la prima volta in diversi documenti risalenti tra l'anno 840 e l'anno 1150, come Carpania. Per i fenomeni linguistici della lenizione[8] e dell'anafonesi di primo tipo[9], dal 1150 iniziano ad essere utilizzate anche le denominazioni Garbania e Garbagna, mentre dal 1367 solamente quest'ultima rimane[10][11]. Il 31 maggio 1863 cambia ufficialmente denominazione da Garbagna a Garbagna Novarese[12], per distinguerla dalla corregionale Garbagna d'Alessandria. Curiosamente, in alcuni documenti ufficiali è ripetutamente chiamata Garbagno[13][14].
Riguardo all'origine del nome, si ritiene che Carpania significhi bosco di càrpani (o càrpini), piante della famiglia delle betulle che prediligono i terreni asciutti: nella moltitudine di boschi della zona alla fine del primo millennio, quel bosco doveva avere una posizione estremamente interessante, al punto di meritare una denominazione specifica[10].
Pur non riferendosi direttamente al paese di Garbagna, un'origine alternativa è proposta da alcuni studi linguistici, che hanno evidenziato come la radice indoeuropea *(s)kerb(h)- ("intrecciare") abbia generato molte parole delle lingue europee attuali. In particolare, passando per la base preromana *garb-, si è ottenuta la parola francoprovenzale garbagna ("cesta")[15][16].
Altre interpretazioni lo vogliono derivante dal basso latino garbus ("cespuglio"), col significato quindi di "luogo selvaggio e boschivo"[17].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La storia di Garbagna segue di pari passo la storia della vicina Novara.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Garbagna Novarese sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 giugno 1949.[18]
«D'argento, al leone rampante di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
«Drappo d'azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopradescritto con l'iscrizione centrata in argento: "Comune di Garbagna Novarese". L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune sul gambo inciso il nome. Cravatta e tricolori dai colori nazionali frangiati d'argento.»
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Michele Arcangelo: chiesa parrocchiale del paese, il cui oratorio originale fu eretto dai Longobardi[20], sostituito alla fine del XVI secolo con l'edificio attuale[20][21], a sua volta restaurato nel XVII secolo[22][23]; nei primi anni del XIX secolo furono aggiunte le navate laterali[24];
- Monumento agli Alpini e ai caduti: voluto dal Gruppo Alpini di Garbagna ed inaugurato il 10 novembre 2001[25];
- Oratorio di Santa Maria (Madonna di Campagna): piccolo edificio risalente alla fine dell'XI secolo, con interventi del XII secolo; all'interno sono conservati tredici affreschi risalenti al XV secolo, diversi dei quali opera della bottega dei Cagnola[26];
- Palazzo Caroelli: residenza di campagna dei conti Caroelli, feudatari del paese, risalente al XVII o al XVIII secolo; ad oggi versa in avanzato stato di degrado[27];
- Valle del Ri: piccola valle all'interno del terrazzo fluvio-glaciale Novara-Vespolate, ad ovest dell'abitato, ove scorre il torrente Ri[6].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti documentati prima dell'unità d'Italia:
Anno | Abitanti | Note |
---|---|---|
1600 | 350 | [28] |
Abitanti censiti[34]
Il comune di Garbagna Novarese ha visto negli ultimi anni la più consistente espansione demografica relativa di tutto il Piemonte, ritornando ai livelli di un secolo fa; la popolazione è infatti passata da 964 abitanti del 2001 ai 1326 del 2009. In particolare tra il 2007 ed il 2008 si evidenzia una crescita di 176 abitanti, corrispondente a +15,6%.[35] Questo ha comportato anche un notevole sviluppo edilizio con la costruzione di numerose abitazioni, sorte principalmente nella zona est dell'abitato.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Al secondo piano del municipio è presente la biblioteca civica[36], e al piano rialzato, accedendo dall'entrata a nord, si trova la scuola primaria pubblica[37].
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Le cascine
[modifica | modifica wikitesto]Come tutta la Bassa Novarese, anche il territorio di Garbagna è disseminato di cascine[38], centri nevralgici di tutta l'attività rurale[39].
Le cascine non inglobate nel centro abitato sono state considerate nel tempo vere e proprie frazioni del comune[40][41][42][43][44] e sono ad oggi riportate come agglomerati dallo statuto comunale: Marijna, Belvedere, Brusattina, Moncucco, Buzzoletto Nuovo, Buzzoletto Vecchio, Cascinetta[45]. L'unica cascina inglobata nel centro abitato è il Borghetto[46].
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il comune e il paese sono attraversati longitudinalmente dalla strada provinciale 211 della Lomellina (SP 211), che conduce a Novara verso nord e a Mortara in direzione sud[47]. Le restanti strade sono la provinciale 76 per Terdobbiate e la provinciale 98 che collega Garbagna a Olengo e Terdobbiate[48].
Ad est dell'abitato è posta la stazione ferroviaria, connessa alla linea Novara-Alessandria[49].
Sulla via principale del paese, di fronte al municipio, è disponibile la fermata dell'autolinea Novara-Cilavegna[47].
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]I periodi delle amministrazioni precedenti il 1932 non sono riportati in modo sistematico dalle fonti consultate, segue la lista degli anni per cui il dato è disponibile.
Anni | Primo cittadino | Carica | Note |
---|---|---|---|
1780 | Giovanni Paolino | Sindaco | [50] |
1797 | Pietro Cerina | Sindaco | [51] |
1799 | Antonio Maria Bandi | Presidente del corpo municipale | [50] |
1826 | Giovanni Cambieri | Sindaco | [52] |
1831, 1832 | Pietro Cerina | Sindaco | [53][54] |
1834, 1835, 1838 | Gaetano Robecco | Sindaco | [50][55][56] |
1837, 1840 | Cesare Morbio | Sindaco | [50][57] |
1841, 1842, 1844, 1845 | Enea Silvio Moretti | Sindaco | [58][59][60][61] |
1846, 1847 | Gioachino Montalenti | Sindaco | [62][63] |
1849 | Giovanni Battista Robecchi | Sindaco | [64] |
1851, 1853, 1854, 1857, 1858 | Carlo Cappa | Sindaco | [50][65][66][67][68] |
1862, 1863 | Giovanni Battista Robecchi | Sindaco | [69][70] |
1865, 1866, 1869, 1870 | Bartolomeo Manzini | Sindaco | [71][72][73][74] |
1879, 1886, 1889 | Costantino Bevilacqua | Sindaco | [75][76][77] |
1896, 1899, 1907, 1910, 1916, 1919 | Carlo Geri | Sindaco | [78][79][80][81][82][83] |
1930 | Carlo Geri | Podestà | [84] |
Dal 1932 in avanti, invece, la successione delle amministrazioni è molto più precisa.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
- | 1 settembre 1932 | Carlo Geri | Partito Nazionale Fascista | Podestà | [85][86] |
2 settembre 1932 | 1937 | Carlo Angelo Allevi | Partito Nazionale Fascista | Podestà | [87] |
1937 | 1943 (almeno) | Francesco Magni | Partito Nazionale Fascista | Podestà | [88][89] |
1945 | 1948 | Felice Pavesi | Sindaco | [90] | |
1948 | 1964 | Emilio Tencaioli | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [91][92] |
1964 | 1970 | Gaudenzio Giarda | Sindaco | [93] | |
1970 | 1981 | Mario Costadone | Democrazia Cristiana | Sindaco | [94][95] |
1981 | 1987 | Giacomo Manzini | Democrazia Cristiana | Sindaco | [96][97][98] |
26 marzo 1987 | 22 giugno 1990 | Giuseppino Boeri | Democrazia Cristiana | Sindaco | [99] |
22 giugno 1990 | 19 aprile 1993 | Giuseppino Boeri | Democrazia Cristiana | Sindaco | [99] |
17 maggio 1993 | 24 aprile 1995 | Giampiero Fornara | Democrazia Cristiana | Sindaco | [99] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Giampiero Fornara | Partito Popolare Italiano | Sindaco | [99] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giampiero Fornara | Partito Popolare Italiano | Sindaco | [99] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Davide Milanesi | lista civica | Sindaco | [99] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Davide Milanesi | lista civica | Sindaco | [99] |
26 maggio 2014 | 22 maggio 2019 | Matteo Manzini | lista civica: Obiettivo Garbagna | Sindaco | [99] |
22 maggio 2019 | 20 settembre 2020 | Antonella Azzarello | Commissario prefettizio | [100][101] | |
20 settembre 2020 | in carica | Fabiano Trevisan | lista civica: Progetto Garbagna | Sindaco | [99] |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Rio Saliceto, dal 2024[102][103]
- Trino Vercellese, dal 2024[102][103]
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Impianti sportivi
[modifica | modifica wikitesto]Il Centro sportivo Mario Costadone è stato costruito agli inizi degli anni '80, intitolato alla memoria del sindaco Mario Costadone, che in prima persona avviò l'opera[104].
Il centro è dotato di:
- campi da tennis illuminati, con relativi spogliatoi e servizi;
- area verde con panchine e giochi per bambini (tra cui una teleferica, dal 2015[105]);
- campo da calcio a 11 illuminato, con relativi spogliatoi;
- campetto esterno di pubblico utilizzo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Colli, Vespolate - Folklore della Bassa novarese, pp. 75-76.
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Alberto Ventura, Jacopo Ventura e Sara Mussetta, Valutazione Ambientale Strategica (VAS) - Piano paesistico del terrazzo "Novara Vespolate" - Rapporto ambientale (PDF), su Provincia di Novara - Ufficio urbanistica e piano territoriale, 20 aprile 2009. URL consultato il 14 agosto 2021.
- ^ a b Ferrari, Geologia e geomorfologia, p. 5.
- ^ a b c d e f g h i j k l Ferrari, Idrologia, pp. 9-13.
- ^ Romano Antonio, Capitolo VI - Fenomeni fonetici e processi evolutivi più comuni (PDF), in Inventarî sonori delle lingue: elementi descrittivi di sistemi e processi di variazione segmentali e sovrasegmentali, Alessandria, Dell'Orso, 2008, p. 101, ISBN 978-88-6274-062-3. URL consultato il 21 luglio 2021. Ospitato su Laboratorio di Fonetica Sperimentale 'Arturo Genre' dell'Università di Torino.
- ^ Anafonesi nell'Enciclopedia Treccani, su Enciclopedia Treccani. URL consultato il 14 agosto 2021.
- ^ a b Cassani e Colli, Capitolo II - Il suo nome, pp. 15-17.
- ^ Hagen Keller, Origine sociale e formazione del clero cattedrale dei secoli XI e XII nella Germania e nell'Italia settentrionale (PDF), Le istituzioni ecclesiastiche della "Societas Christiana" dei secoli XI-XII. Diocesi, pievi e parrocchie. Atti della sesta Settimana internazionale di studio., Milano, Vita e pensiero, 1-7 settembre 1974, pp. 164,169. URL consultato il 27 luglio 2021.
- ^ REGIO DECRETO 8 aprile 1863, n. 1234, su Normattiva. URL consultato l'11 agosto 2021.
- ^ Ministero dell'Interno, Bullettino sanitario del Regno d'Italia - Aprile 1884 - Malattie epidemiche o dominanti, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, Supplemento al numero 156, Roma, 1º luglio 1884, p. 2. URL consultato il 1º ottobre 2021.
- ^ Ministero dell'Interno, Bullettino sanitario del Regno d'Italia - Giugno 1884 - Malattie epidemiche o dominanti, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, Supplemento al numero 237, Roma, 26 settembre 1884, p. 2. URL consultato il 1º ottobre 2021.
- ^ (ES) Julián Santano Moreno, Descendientes de ie *(s)kerb(h)- "torcer" y *kar- "duro" en las lenguas romances y el vasco (PDF), in Nouvelle Revue d'Onomastique, n. 41-42, Société Française d'Onomastique, 2003, pp. 5-6. URL consultato il 14 agosto 2021.
- ^ (FR) garbagna: Patois de Brusson - Traduction et exemples, su Patois VdA - Le site du Francoprovençal en Vallée d'Aoste. URL consultato il 14 agosto 2021.
- ^ Giuliano Gasca Queirazza, Dizionario di toponomastica: storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, ISBN 9788802072289.
- ^ Garbagna Novarese, decreto 1949-06-18 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
- ^ a b Comune di Garbagna Novarese, Titolo II - Caratteristiche costitutive - Art. 6 Stemma - Gonfalone - Fascia tricolore - Distintivo del sindaco (DOC), in Statuto comunale, approvato con deliberazione Consiglio Comunale n. 25 del 27/04/2004. URL consultato il 12 settembre 2021.
- ^ a b Colli, Garbagna Novarese, p. 19.
- ^ Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo, su comune.garbagna.no.it. URL consultato il 10 dicembre 2020.
- ^ Le chiese di Garbagna, su novartestoria.wordpress.com. URL consultato il 10 dicembre 2020.
- ^ Cassani e Colli, La chiesa parrocchiale attraverso i secoli, pp. 93-94.
- ^ Cassani e Colli, La chiesa parrocchiale attraverso i secoli, p. 96.
- ^ Chi siamo, su Gruppo Alpini di Garbagna Novarese. URL consultato il 21 settembre 2021.
- ^ Franca Franzosi, L'oratorio di Santa Maria de Agris a Garbagna Novarese, in Gian Piero Colombo (a cura di), Segni e tracce di architettura romanica nel Novarese. Rilievi e immagini, collana I segni, Novara, Interlinea, 2001, p. 177, ISBN 8882123197. URL consultato il 3 agosto 2021.
- ^ Cassani e Colli, Capitolo XIII - I conti Caroelli, p. 82.
- ^ a b c d e f g h i j k l Cassani e Colli, La popolazione in cifre, p. 138.
- ^ Cassani e Colli, Capitolo XI - Amico Canobio, p. 74.
- ^ Bollettino delle leggi del Regno d'Italia, Parte prima - Dal 1º Gennaio al 30 Giugno 1805, Milano, Regia Stamperia Veladini, 1805, p. 161. URL consultato il 18 agosto 2021. Ospitato su Google Libri.
- ^ Cassani e Colli, Curiosità d'archivio comunale, p. 142.
- ^ I Parroci di Garbagna Novarese, su Parrocchie Bassa Novarese. URL consultato il 3 ottobre 2021.
- ^ Guglielmo Stefani (a cura di), Dizionario corografico degli stati sardi di terraferma, in Dizionario corografico-universale dell'Italia, Volume secondo - Parte prima, Milano, Stabilimento di Civelli Giuseppe e C., 1854, p. 337. URL consultato il 12 agosto 2021. Ospitato su Google Libri.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Classificazione della marginalità dei piccoli comuni del Piemonte 2009 (PDF), p. 8. URL consultato il 30 luglio 2021.
- ^ Biblioteca Comunale, su Comune di Garbagna Novarese. URL consultato il 2 ottobre 2021.
- ^ Scuole, su Comune di Garbagna Novarese. URL consultato il 2 ottobre 2021.
- ^ Anna Maria Ferrari, P.R.G.C. - Variante Strutturale - Elaborati geologici - Tavola 3: Carta della dinamica fluviale e del reticolato idrografico (PDF), su Comune di Garbagna Novarese, aprile 2005. URL consultato il 19 agosto 2021.
- ^ Provincia di Novara, Programma di Educazione Ambientale INFEA 2008-2010 - Progetto "I Parchi e le Città: cosa c'è nel mezzo?" - Mappa del Territorio - Mappa di Comunità (PDF), su Provincia di Novara, 29 giugno 2009, pp. 26. URL consultato il 7 novembre 2021.
- ^ Amato Amati (a cura di), Dizionario corografico dell'Italia, col concorso dei sindaci, delle rappresentanze provinciali e di insigni geografi e storici, Volume 5 - ME-PE, Milano, Francesco Vallardi, tipografo-editore, 1868, p. 239. URL consultato il 27 agosto 2021. Ospitato su Google Libri.
- ^ Amato Amati (a cura di), Dizionario corografico dell'Italia, col concorso dei sindaci, delle rappresentanze provinciali e di insigni geografi e storici, Volume 1 - A-B, Milano, Francesco Vallardi, tipografo-editore, 1868, p. 1062. URL consultato il 27 agosto 2021. Ospitato su Google Libri.
- ^ Amato Amati (a cura di), Dizionario corografico dell'Italia, col concorso dei sindaci, delle rappresentanze provinciali e di insigni geografi e storici, Volume 1 - A-B, Milano, Francesco Vallardi, tipografo-editore, 1868, p. 1120. URL consultato il 27 agosto 2021. Ospitato su Google Libri.
- ^ Amato Amati (a cura di), Dizionario corografico dell'Italia, col concorso dei sindaci, delle rappresentanze provinciali e di insigni geografi e storici, Volume 4 - GA-MA, Milano, Francesco Vallardi, tipografo-editore, 1878, p. 923. URL consultato il 27 agosto 2021. Ospitato su Google Libri.
- ^ Amato Amati (a cura di), Dizionario corografico dell'Italia, col concorso dei sindaci, delle rappresentanze provinciali e di insigni geografi e storici, Volume 2 - C-CI, Milano, Francesco Vallardi, tipografo-editore, 1868, p. 175. URL consultato il 27 agosto 2021. Ospitato su Google Libri.
- ^ Titolo II - Caratteristiche costitutive - Art. 7 Territorio (DOC), in Statuto comunale, approvato con deliberazione Consiglio Comunale n. 25 del 27/04/2004. URL consultato il 12 settembre 2021. Ospitato su Comune di Garbagna Novarese.
- ^ Cassani e Colli, Uomini benemeriti - La famiglia Cassani, p. 134.
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- ^ Sospesi in aria per 50 metri: è la teleferica dei bambini, su La Stampa, 23 novembre 2015. URL consultato il 2 ottobre 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lino Cassani e Ernesto Colli, Memorie storiche di Garbagna Novarese, Novara, Tipografia Pietro Riva & C., 1948. URL consultato il 17 luglio 2021. Ospitato su Foto Emilio Alzati.
- Ernesto Colli, Garbagna, Nibbiola, Vespolate, Borgolavezzaro - Spunti di storia per le scuole medie - Le mie memorie, Novara, Tipografia San Gaudenzio, 1978. URL consultato il 10 settembre 2022. Ospitato su Foto Emilio Alzati.
- Enrico Arrigoni, Gabrio Mambrini e Silvano Ramati, Oltre mezzo secolo di sport e di passione calcistica a Garbagna, illustrazioni di Rosella Marchetti, patrocinio del Comune di Garbagna Novarese, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1989.
- Anna Maria Ferrari, Variante Strutturale 2003 - Relazione geologico-tecnica (PDF), su Comune di Garbagna Novarese, 29 ottobre 2007. URL consultato il 12 agosto 2021.
- Abele Lino Antonione, L'ambiente della "Bassa Novarese", illustrazioni di Silvano Meroni, prefazione di Serena Fiocchi, Novara, Italgrafica, 2010.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Garbagna Novarese
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Garbagna Novarese
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.garbagna.no.it.
- Il percorso della S.P. 76 dal paese fino al bivio per Olengo e Terdobbiate: TVM Travel Video Movies, Passaggio a livello Garbagna Novarese (NO) Via Marconi # railroad crossing, su YouTube, 24 settembre 2019. URL consultato il 9 ottobre 2022.