Il Genoa per far fronte al nuovo campionato a girone unico, ingaggia molti giocatori, tra cui Eduard Bauer e il giovanissimo tedesco Hans Schmidt, che sarà il più giovane esordiente della società rossoblu.[1] Ritorna a giocare in rossobluMax Mayer.
Nonostante i rinforzi, il club genovese non riesce a inserirsi nella lotta per la vittoria finale, e dovrà accontentarsi di un quarto posto in coabitazione con il Torino.
A maggio si aggiudica per la prima volta la Coppa Lombardia, giunta alla seconda edizione, vincendo 12 a 1 contro il Casteggio.[2][3]
La maglia per le partite casalinghe presentava i colori attuali (anche se la dicitura ufficiale era rosso granato e blu) ma a differenza di oggi il blu era posizionato a destra.
La seconda maglia era la classica maglia bianca con le due strisce orizzontali rosso-blu sormontate dallo stemma cittadino.
^Tabellini 1909-10, su akaiaoi.com (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2009).
^La partita viene vinta a tavolino dai grifoni per il ritiro della Juventus sul a 2-2 al 67', a causa di un rigore contestato assegnato al Genoa.
^Incontro disputato il 6 febbraio 1910 (3-0 per il Genoa) e annullato poiché l'arbitro Radice di Milano non scrisse nel referto arbitrale le motivazioni dell'espulsione comminata allo juventino Frey. 29 Maggio 1910: il Genoa vince a tavolino per rinuncia della Juventus a disputare la partita.