Gli occhi del testimone (film 1995)

Gli occhi del testimone
Una scena del film.
Titolo originaleMute Witness
Paese di produzioneRussia, Regno Unito, Germania
Anno1995
Durata95 min
Rapporto2,35:1
Generethriller, orrore
RegiaAnthony Waller
FotografiaEgon Werdin
MontaggioPeter R. Adam
MusicheWilbert Hirsch
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Gli occhi del testimone (Mute Witness) è un film del 1995 diretto da Anthony Waller.

È stato presentato nella Settimana internazionale della critica al Festival di Cannes 1995.[1]

Una piccola troupe americana sta girando a Mosca un film del genere horror a costi contenuti. Billy (una giovane muta che lavora nel trucco) rimane una sera casualmente chiusa negli studi, grandissimi e tetri sotterranei dei tempi di Stalin, e crede di assistere - non sapendo che si tratta di riprese cinematografiche - a cruenti omicidi, vedendo scorrere del sangue e due figuri che circolano trascinando sacchi misteriosi. Terrorizzata, Billy, che si sente in pericolo, fa di tutto per occultarsi fra ferraglie e cianfrusaglie e non correre rischi. La notte per lei è orrenda: sua sorella Karen, che fa parte anche lei del set, ed il regista Andy sono lontani.

Nel frattempo due poliziotti intervengono mentre Karen e il suo amico finiscono coinvolti tra affanni ed equivoci. Il KGB ed altri malavitosi perquisiscono armi alla mano l'alloggio della muta (sono dei balordi travestiti da agenti che operano per un boss mafioso, chiamato "il Carnefice", interessato ad un certo dischetto di importanti informazioni, convinto che Billy ne sia venuta in possesso). Per conto di questi ed alla caccia del dischetto è poi entrato in azione un misterioso agente - Larsen - che in realtà è un poliziotto infiltrato nella organizzazione mafiosa e che protegge Billy con la sua rivoltella, facendo finta di spararle addosso, per evitare che la donna venga uccisa dai malavitosi.

Riconoscimenti

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  1. ^ (FR) 34e Selection de la Semaine de la Critique 1995, su semainedelacritique.com. URL consultato il 1º luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2013).

Collegamenti esterni

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