Il Bagaglino

Compagnia del Bagaglino in Magnàmose tutto nel 2016.

Il Bagaglino è una compagnia di varietà fondata a Roma nel settembre del 1965[1] da Pier Francesco Pingitore e Mario Castellacci. Dopo una pausa cominciata nel 2011, è tornata in scena nel dicembre 2014.

Nel settembre del 1965 Mario Castellacci, giornalista del Giornale Radio Rai, e Pier Francesco Pingitore, caporedattore del settimanale «Lo Specchio», diedero vita alla compagnia teatrale. Parteciparono alla fondazione i giornalisti Luciano Cirri (redattore capo del «Borghese»), Gianfranco Finaldi e Piero Palumbo, Enrico de Boccard, giornalisti dello «Specchio»; inoltre presero parte anche Raffaello Della Bona del «Secolo d'Italia» e il musicista Dimitri Gribanovski. Il primo presidente fu Cirri.[1]

Claudia Caminito e Pino Caruso

Nata in un teatro-cantina di vicolo della Campanella 2 (vicino a piazza Navona), la compagnia si chiamò inizialmente "Il Bragaglino", in onore di Anton Giulio Bragaglia, ma un'ingiunzione degli eredi di Bragaglia impose il cambio di nome. Il primo spettacolo messo in scena, il 23 novembre 1965, fu I tabù. Tra i primi attori a essere inclusi nella compagnia vi furono Oreste Lionello, Pino Caruso, Gabriella Gazzolo, Leo Valeriano e Claudia Caminito.

Nel 1967 il nucleo originale del Bagaglino si divise e Luciano Cirri aprì in piazza Rondanini un nuovo gruppo cabarettistico che faceva satira politica di destra,[2] chiamandolo Il giardino dei supplizi, come la rubrica che curava sul Borghese. La nuova compagnia era composta da Lionello, Claudia Caminito (poi sostituita da Anna Mazzamauro), Pat Starke, Leo Valeriano e Gianfranco Funari; Franco Cremonini, i testi erano elaborati da Cirri e da Gianna Preda, che era stata caporedattore del Borghese prima di Cirri. La compagnia si sciolse nella prima metà degli anni settanta. L'altro nucleo debuttò nello stesso 1967 come compagnia "Bagaglino" al Teatro Nuovo di Milano con lo spettacolo Pane al Pino e Pino al Pino di Castellacci e Pingitore, con Pino Caruso tra i protagonisti.

Anni settanta

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Nel 1972 la compagnia del Bagaglino si trasferì al Salone Margherita, in via dei Due Macelli. Nel 1973 venne trasmesso per la prima volta in televisione uno spettacolo del Bagaglino, Dove sta Zazà, per la regia di Antonello Falqui, con la partecipazione di Gabriella Ferri.

Con il crescente successo della compagnia arrivarono anche i film: il primo fu Nerone (1976), seguito da Remo e Romolo - Storia di due figli di una lupa, L'imbranato, Sfrattato cerca casa equo canone, tutti diretti da Pingitore.

A cavallo tra gli anni settanta e ottanta il Bagaglino provò a diversificare, portando i loro spettacoli nel mondo del turismo, con tournée in luoghi di vacanza esclusivi come la Costa Smeralda, Madonna di Campiglio e su barche e navi da crociera in tutto il Mediterraneo, l'iniziativa prese il nome di Baganza (Bagaglino in Vacanza) e fu curata da Raffaello Della Bona, uno dei fondatori originali. Molti artisti sono passati dai palchi di Baganza, tra cui Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Giorgio Faletti, Paride Mensa, Martufello, Bombolo e la cantante Giorgia, oltre a fornire molti dei ballerini e attori di ruoli minori per gli spettacoli della stagione invernale al Salone Margherita.

Anni ottanta e novanta

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Giulio Andreotti al Bagaglino (spettacolo "Biberon"), 1988. Oreste Lionello, alla sua sinistra, interpretava lo stesso Andreotti.
Pier Luigi Zerbinati (Craxi) e Mario Zamma (De Mita) al Bagaglino agli inizi degli anni '90.
Carlo Frisi (nei panni di Gianfranco Fini) nel 1996 (spettacolo "Rose rosse").

Negli anni ottanta la compagnia cominciò regolarmente ad allestire spettacoli satirici, basati principalmente su imitazioni e prese in giro di personaggi, nelle reti Rai e Mediaset, ottenendo grandi successi di pubblico e, al tempo stesso, regolari accuse di volgarità e acquiescenza verso il potere politico.[3]

Da allora, il Bagaglino ha raccontato e interpretato le storie dell'attualità, della politica, dello spettacolo. Tutti gli avvenimenti degni di nota, in Italia come all'estero, sono passati sotto la satira e gli accurati travestimenti del Bagaglino, da Craxi e Tangentopoli all'ascesa di Berlusconi; dal processo Andreotti ai litigi fra Clinton e Saddam Hussein. Tra le imitazioni più note il Giulio Andreotti di Oreste Lionello e le Raffaella Carrà e Maria De Filippi di Leo Gullotta.

Si stima che nella storica puntata di Biberon del 1988 in cui l'Andreotti vero fu invitato a parlare sul palco abbia avuto un'audience di 14 milioni di telespettatori.[4]

Nel gennaio e febbraio del 2008 è andato in onda Gabbia di matti, in cui Pingitore ha immaginato un mondo tutto affidato ai matti, puntando, ovviamente, sulla strettissima attualità italiana (in primis Walter Veltroni, Bassolino e Iervolino per il caso Campania, lo scandalo Mastella e la crisi del governo, il prossimo Festival di Sanremo) e internazionale (Sarkozy e Carla Bruni, le primarie americane).

Negli ultimi anni, inoltre, la compagnia del Bagaglino ha cominciato ad allestire dei film TV per Canale 5: Villa Ada, La palestra, Domani è un'altra truffa e Di che peccato sei?; questi ultimi due hanno inoltre rappresentato una novità nel panorama televisivo italiano, in quanto i telespettatori hanno avuto l'opportunità di scegliere il finale dei film tramite televoto.

Nei sabati di 11, 18 e 25 aprile 2009 è andato in onda lo show Bellissima - Cabaret Anticrisi, ultimo atto televisivo della storia del gruppo. All'inizio erano previste quattro puntate, la quarta da svolgersi sabato 2 maggio, ma il programma è stato chiuso anticipatamente a causa dei bassi ascolti e del basso share, aggiratosi nella puntata del 25 aprile appena sull'11,41% (ovvero circa 2 358 000 spettatori). Ai bassi ascolti si è unita la mancanza di due comici storici del Bagaglino, come Oreste Lionello (scomparso a Roma il 19 febbraio del 2009) e Leo Gullotta (impegnato in altri lavori).

Anni duemiladieci

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Nel settembre del 2011 il Bagaglino termina anche la sua vita teatrale, per decisione dei gestori del Salone Margherita di Roma e della storica produttrice Rosa Pol. La fine della compagnia, anticipata dagli ultimi insuccessi televisivi, è apparsa fisiologica e giustificata anche dalla crisi di spettatori degli ultimi tempi.

A seguito della nuova direzione artistica del Salone Margherita, la compagnia ricomincia la sua attività teatrale nel dicembre 2014, con lo spettacolo La grande risata.[5]

In occasionale del trentesimo anniversario del primo spettacolo televisivo della compagnia, il 26 febbraio 2017 per volere di Pier Silvio Berlusconi il Bagaglino ritorna in televisione con lo spettacolo Magnàmose Tutto!, con Martufello, Mario Zamma, Carlo Frisi, Demo Mura, Morgana Giovannetti, Pamela Prati, Valeria Marini ed Enzo Piscopo.[6]

Varietà televisivi

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Speciali televisivi

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  • I Tabù (novembre 1965)
  • Fantastorie (gennaio 1966)
  • Il Paciderma (aprile 1966)
  • La grande borgheria (ottobre 1966)
  • Il Padretecnico (febbraio 1967)
  • Bagaglione (aprile 1967)
  • La Débauche (aprile 1967)
  • Cuori, fiori, picche e ladri (febbraio 1968)
  • Barcaret '68 (maggio 1968)
  • Martin L'Utero (ottobre 1968)
  • Son Frère ( gennaio 1969)
  • Tango e giù giù (febbraio 1969)
  • Rumullo (marzo 1969)
  • Anno 2000 e rotti (aprile 1969)
  • Tiette la cica (maggio 1969)
  • La pera è matura (ottobre 1969)
  • Sessanta mi dà tanta (febbraio 1970)
  • Pippo cammina diritto (maggio 1970)
  • Women's Power (ottobre 1970)
  • Lei mafia, vecchio mio (gennaio 1971)
  • Jena ridens (ottobre 1971)
  • N'dòvais? (marzo 1972)
  • Homunculus (ottobre 1972)
  • Hobby (febbraio 1973)
  • Auricolaria (maggio 1973)
  • Raptus (ottobre 1973)
  • C'eravamo tanto amati (gennaio 1974)
  • Si si, no no (aprile 1974)
  • Per me si va (ottobre 1974)
  • Repù (febbraio 1975)
  • Paese delle Meraviglie (maggio 1975)
  • Fiori bianchi e telefoni rossi (ottobre 1975)
  • History (marzo 1976)
  • Horror (ottobre 1976)
  • La signora dorme a sinistra (novembre 1976)
  • Naїf (dicembre 1976)
  • Addio, mia bella signora (aprile 1977)
  • La paglietta (maggio 1977)
  • La ruota quadrata (ottobre 1977)
  • Chi son, che faccio? (febbraio 1978)
  • Pomodori e pernacchie (ottobre 1978)
  • Blu notte (gennaio 1979)
  • Il paese del sole (marzo 1979)
  • Spettacolo d'evasione (aprile 1979)
  • Oh Gay! (ottobre 1979)
  • Metropoli... tana (marzo 1980)
  • A me mi ha rovinato Woody Allen (aprile 1980)
  • No ibernar Bernarda (ottobre 1980)
  • My Fair Minnie (dicembre 1980)
  • Luci del Cabaret (gennaio 1981)
  • Hello Dollar (1981)
  • È stato un piacere (aprile 1981)
  • Una giornata alle follie (gennaio 1982)
  • I capoccioni (ottobre 1982)
  • Io l'Infame (marzo 1983)
  • Life Is a Cabaret (giugno 1983)
  • Parlami d'amore Tivù (novembre 1983)
  • Il Giorno Prima (The Day Before) (marzo 1984)
  • All'Italiana (giugno 1984)
  • Craxi a due piazze (ottobre 1984)
  • Qurinal Tango (febbraio 1985)
  • Pentimental (ottobre 1985)
  • Sederini Famosi (febbraio 1986)
  • Buonanotte Bettino (ottobre 1986)
  • Fantasticheria (febbraio 1987)
  • Questo Pippo, Pippo mondo (marzo 1987)
  • AlleGoria di famiglia (ottobre 1987)
  • Biberao (febbraio 1988)
  • Che Craxi (marzo 1988)
  • Miti e De Miti (ottobre 1988)
  • Viva Viva San Culotto (febbraio 1989)
  • Tre tre giù Giulio (ottobre 1989)
  • Kekkasino (gennaio 1990)
  • Troppa trippa (ottobre 1990)
  • Crème Cabaret (aprile 1991)
  • Patapùnfete (ottobre 1991)
  • Passata la festa (aprile 1992)
  • Tangent Instinct (ottobre 1992)
  • Saluti e Taci (ottobre 1993)
  • Scondomino Italia (ottobre 1994)
  • Mavaffanlòpoli (ottobre 1995)
  • Viva l'Italia (ottobre 1996)
  • Bertoldo, Bertoldino e Bertinotti (novembre 1997)
  • Il Ribaldone (gennaio 1999)
  • BuFFFoni (gennaio 2000)
  • Piacioni, Burini & Cocottes (dicembre 2000)
  • Tutte pazze per Silvio (novembre 2001)
  • Romolo e Remolo (ottobre 2002)
  • Il giro del mondo in 80 risate (ottobre 2003)
  • Prime donne alle Primarie (novembre/febbraio 2005/2006)
  • Facce Ride Show (febbraio/marzo 2006)
  • Messaggini all'arsenico (marzo/aprile 2006)
  • Facce Ride Show (novembre 2007)[7]
  • Il varietà del Bagaglino (novembre/marzo 2007/2008)[7]
  • Gabbia di Matti (novembre/febbraio 2007/2008)
  • Sex and the Italy (novembre/aprile 2008/2009)
  • Polvere di stalle (novembre/febbraio 2009/2010)
  • A rotta di collo (novembre/febbraio 2010/2011)
  • La grande risata (dicembre/gennaio 2014/2015)
  • La grande risata 2 - 50 fumature di Renzi (novembre/gennaio 2015/2016)
  • Buon compleanno (febbraio 2016)
  • Magnàmose tutto! (novembre 2016/febbraio 2017)[8]
  • Roma! (gennaio 2017)[9]
  • Per un Pugno di $Gay (marzo/aprile 2017)[10]
  • Gran Follia! (novembre 2017/febbraio 2018)[11]
  • Femmina! (novembre 2018/febbraio 2019)[11]
  • La Presidente - Valeria Marini eletta al Quirinale (novembre 2019/febbraio 2020)

Componenti del Bagaglino (parziale)

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Attori e cantanti

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Il seguente elenco di primadonne si riferisce quasi esclusivamente agli spettacoli televisivi della compagnia:

  1. ^ a b Storia del Secolo. Quando nacque il Bagaglino, su segnavi.blogspot.com. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  2. ^ Quando nacque il Bagaglino, su aclorien.it. URL consultato il 19 dicembre 2018.
  3. ^ Francesco Merlo, Chiude il Bagaglino il borotalco della destra, in la Repubblica, 27 settembre 2011. URL consultato il 4 ottobre 2011.
  4. ^ Chiude il Salone Margherita, casa del Bagaglino, Pingitore: “Proveremo ad affittarlo”, su Tv Fanpage, 8 ottobre 2020. URL consultato il 29 aprile 2023.
  5. ^ Chiude dopo 46 anni il Bagaglino di Pingitore, in Corriere della Sera, 27 settembre 2011, p. 10. URL consultato il 4 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2014).
  6. ^ Canale 5 festeggia i 30 anni del Bagaglino con "Magnamose tutto" spettacolo di Pier Francesco Pingitore, su Mediaset.it, 17 febbraio 2017. URL consultato il 17 febbraio 2017.
  7. ^ a b cralcomuneroma.it, http://www.cralcomuneroma.it/cultura/pdf/Salone_Margherita.pdf.
  8. ^ Salone Margherita Bagaglino, su salonemargherita.com. URL consultato il 26 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2016).
  9. ^ salonemargherita.com, http://www.salonemargherita.com/spettacoli/roma/.
  10. ^ salonemargherita.com, http://www.salonemargherita.com/spettacoli/per-un-pugno-di-sgay/.
  11. ^ a b salonemargherita.com, http://www.salonemargherita.com/spettacoli/gran-follia/.
  12. ^ Solo la prima edizione.
  13. ^ solo fino a metà programma, poi sostituita da Lorenza Mario
  14. ^ Solo fino alla seconda puntata, poi sostituita da Natalia Bush.
  15. ^ a b come ballerina.
  16. ^ da metà programma, in sostituzione di Valeria Marini
  17. ^ Dalla terza puntata, in sostituzione di Valeria Marini.

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