Martufello
Martufello, pseudonimo di Fabrizio Maturani (Sezze, 21 dicembre 1951[1][2]), è un comico, cabarettista, umorista e attore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Sezze nel 1951[1], fin da bambino ha uno spiccato senso umoristico e caricaturistico. In paese gli storpiavano il nome in "Fabbrizzio", con la tipica cadenza ciociara, finché un giorno la madre lo "ribattezzò" Maurizio. Da lì inizia la carriera di comico e cabarettista nelle feste paesane della natia cittadina e nei locali della provincia di Latina. Durante un suo spettacolo a Latina viene notato da un manager che, a sua volta, lo segnala a Pier Francesco Pingitore.[1] Questi, verso la fine degli anni settanta, lo chiama come aiutante barzellettiere nella sua compagnia teatrale "Il Bagaglino".[3][4]
Martufello lega successivamente la propria carriera al Bagaglino[5][6][7][8], divenendo col tempo uno dei membri più rappresentativi degli spettacoli teatrali, televisivi e cinematografici messi in scena dal gruppo, fino al 2011[9] (anno di scioglimento della compagnia). Nel corso degli anni ottanta, recita anche piccole parti in alcuni film di Steno (Il tango della gelosia, Bonnie e Clyde all'italiana e Sballato, gasato, completamente fuso), nel censurato W la foca di Nando Cicero e nella seconda e ultima pellicola diretta da Renzo Arbore "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?".
Nel 1995 scrive un libro di barzellette intitolato Di più, nin zo', nel quale ripropone i suoi sketch basati sulla figura del "burino" (come lui stesso si definisce); nello stesso anno è il protagonista del film Chiavi in mano di Mariano Laurenti, sfortunato remake di Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda, nel ruolo di Baccello da Sarnano. Da settembre 2014 fa parte del cast di Avanti un altro! su Canale 5, nel ruolo di barzellettiere.[10] Il 25 luglio 2015 rimane vittima di un incidente stradale a Vetralla, riportando la frattura del setto nasale e varie altre contusioni alla testa e alle gambe.[11]
Collabora oramai da anni con l'emittente radiofonica Radio Radio.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- Biberon (Rai 1, 1987-1990)
- Cocco (Rai 2, 1988-1989)
- Stasera mi butto (Rai 2, 1990)
- Crème Caramel (Rai 1, 1991)[12]
- Saluti e baci (Rai 1, 1993)[12]
- Bucce di banana (Rai 1, 1994)
- Beato tra le donne (Rai 1, 1994-1995; Canale 5, 1996-1997)
- Champagne (Canale 5, 1995)
- Rose rosse (Canale 5, 1996)
- Viva l'Italia! e Viva le italiane! (Canale 5, 1997)[13]
- Gran Caffè (Canale 5, 1998)
- La canzone del secolo (Canale 5, 1999)
- BuFFFoni (Canale 5, 2000)[14]
- Saloon (Canale 5, 2001)
- Marameo (Canale 5, 2002)[15]
- Mi consenta (Canale 5, 2003)[16]
- Barbecue (Canale 5, 2004)
- Tele fai da te (Canale 5, 2005)
- Torte in faccia (Canale 5, 2006)[17]
- E io... pago! (Canale 5, 2007)[18]
- Zona Martufello (Teleuniverso, 2007)
- Gabbia di matti (Canale 5, 2008)
- Bellissima-Cabaret Anticrisi (Canale 5, 2009)
- Avanti un altro! (Canale 5, 2014-2015)
- Magnàmose tutto! (Canale 5, 2017)
- Soliti ignoti (Rai 1, 2020)
- Avanti un altro! Pure di sera (Canale 5, 2022)
Teatro
[modifica | modifica wikitesto]- 50 sfumature di Renzi, testo e regia di Pier Francesco Pingitore (2015)
- L'imbianchino, regia di Donald Churchill (2019)
- La Presidente - Valeria Marini eletta al Quirinale, testo e regia di Pier Francesco Pingitore (2019-2020)
- Dio ce ne scampi... e mazzancolle, testo e regia di Pier Francesco Pingitore (2023)
- Il burino gentiluomo, testo e regia di Pier Francesco Pingitore (2024)
- I due cialtroni, testo e regia di Pier Francesco Pingitore (2024)
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- Ciao marziano, regia di Pier Francesco Pingitore (1980)
- Il casinista, regia di Pier Francesco Pingitore (1980)
- Il tango della gelosia, regia di Steno (1981)
- Biancaneve & Co., regia di Mario Bianchi (1982)
- W la foca, regia di Nando Cicero (1982)
- Attenti a quei P2, regia di Pier Francesco Pingitore (1982)
- Sballato, gasato, completamente fuso, regia di Steno (1982)
- Bonnie e Clyde all'italiana, regia di Steno (1983)
- Il tifoso, l'arbitro e il calciatore, regia di Pier Francesco Pingitore (1983)
- "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", regia di Renzo Arbore (1983)
- Sfrattato cerca casa equo canone, regia di Pier Francesco Pingitore (1983)
- Gole ruggenti, regia di Pier Francesco Pingitore (1992)
- Chiavi in mano, regia di Mariano Laurenti (1996)
- La partita, cortometraggio (2007)
- Qui a Manduria tutto bene, regia di Enzo Pisconti (2008)
- Nemici, regia di Milo Vallone (2020)
- Il Divin Codino, regia di Letizia Lamartire (2021)
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- Ladri si nasce, regia di Pier Francesco Pingitore – film TV (1997)
- Ladri si diventa, regia di Pier Francesco Pingitore – film TV (1998)
- Villa Ada, regia di Pier Francesco Pingitore – film TV (2000)
- La casa delle beffe, regia di Pier Francesco Pingitore – film TV (2000)[19]
- Di che peccato sei?, regia di Pier Francesco Pingitore – film TV (2007)
- 4 misteri e un funerale , regia di Federico Marsicano - serie TV (2022)
Libri
[modifica | modifica wikitesto]- Martufello, Di più, nin zo', Roma, Gremese, 1995, SBN RMS2479854.
- Martufello e Claudio Napoleone, Il riso fa buon sangue... figuriamoci il risotto, Roma, CISU, 2007, SBN BVE0460566.
- Martufello e Claudio Napoleone, Ritete con me... cioè... io, Roma, MGC, 2010, ISBN 978-88-488-1177-4.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Biografia, su martufello.it. URL consultato il 27 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2009).
- ^ Fabrizio (MARTUFELLO) Maturani (MARTUFELLO), su e-TALENTA. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ Costanzo Spineo, Intervista con Martufello, comico del Bagaglino in questi giorni protagonista a Porto Cervo «Il mio? Successo da ridere», in La Nuova Sardegna, 17 settembre 1999. URL consultato il 26 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
- ^ Daniela Doremi, Martufello, su Giorgio Dell'Arti (a cura di), Catalogo dei viventi 2015, Corriere della Sera, 14 maggio 2014. URL consultato il 26 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ La Biagini sul divano peccaminoso, in La Stampa, Torino, GEDI Gruppo Editoriale, 13 ottobre 1980, p. 19. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ Quelli del Bagaglino ridono così, in La Stampa, Torino, GEDI Gruppo Editoriale, 30 novembre 1993, p. 23. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ Violenza di prima sera per Raiuno Gongolanti invece a «Champagne», in La Stampa, Torino, GEDI Gruppo Editoriale, 22 febbraio 1995, p. 21. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ (pseudo)Telerissa di Natale, in TVBlog.it, 17 dicembre 2006. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ Cecilia Cirinei, Cala il sipario sul Bagaglino e in scena sbarca Pippo Franco, in la Repubblica, 27 settembre 2011. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ Bonolis in prima serata con "Avanti un altro! Pure di sera": si parte nel segno del Gf Vip, in Il Giorno, 15 gennaio 2022. URL consultato il 14 ottobre 2022.
- ^ Martufello, incidente in scooter: il comico ricoverato in gravissime condizioni, in Il Messaggero, 25 luglio 2015. URL consultato il 26 settembre 2022.
- ^ a b Leo Gullotta, su Interviste romane. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ Leandro Palestini, Il Bagaglino sfida Magalli, in la Repubblica, 8 febbraio 1997. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ CANALE 5: TORNA IL BAGAGLINO E 'METTE IN MEZZO' D'ALEMA, in Adnkronos, 20 gennaio 2000. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ Robero Denaro, La banda del Bagaglino, in Film.it, 14 marzo 2003. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ Roberto Fedi, Non consento, su drammaturgia.fupress.net. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ Michela Tamburrino, «Mezza torta in faccia per ciascuno, una intera per chi ha organizzato», su La Stampa, 15 marzo 2006. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ Stefano Lorenzetto, Il califfo del Bagaglino: «Prodi re della Telecom-media all’italiana», in il Giornale, Milano, Società Europea di Edizioni S.p.A., 17 dicembre 2006, p. 17.
- ^ Martufello a Monteprandone, in ilQuotidiano.it x, 2 settembre 2005. URL consultato il 27 settembre 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Martufello
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su martufello.it (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2009).
- Sito ufficiale, su martufello.com (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2003).
- Martufello Martufello (canale), su YouTube.
- Martufello, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Martufello, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Martufello, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Martufello, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- (EN) Martufello, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Martufello, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.