Koolhoven F.K.40
Koolhoven F.K.40 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da trasporto |
Equipaggio | 2 piloti |
Progettista | Frederick Koolhoven |
Costruttore | Koolhoven |
Data ordine | 1928 |
Data primo volo | settembre 1929 |
Data entrata in servizio | 1930 |
Esemplari | 1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 11,50 m |
Apertura alare | 14,50 m |
Altezza | 3,70 m |
Superficie alare | 30,0 m² |
Carico alare | 63 kg/mq |
Peso a vuoto | 1 520 kg |
Peso max al decollo | 1 900 kg |
Propulsione | |
Motore | un Gnome-et-Rhône Titan |
Potenza | 230 CV (180 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 185 km/h |
VNE | 85 km/h |
Velocità di crociera | 162 km/h |
Velocità di salita | 1,7 m/sec |
Tangenza | 3 800 m |
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Il Koolhoven F.K.40 fu un aeroplano monomotore da trasporto civile ad ala alta sviluppato dall'azienda aeronautica olandese Koolhoven negli anni venti del XX secolo, e rimasto allo stadio di prototipo.[2]
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Su richiesta della compagnia aerea KLM,[2] che voleva un aereo da trasporto passeggeri a 4-6 posti da utilizzare come aero taxi, per voli turistici e trasporto passeggeri, nel 1928[2] il progettista Frederick Koolhoven,[2] proprietario della omonima ditta di costruzioni aeronautiche progettò il modello F.K.40.[3] Il prototipo (c/n 101) volò per la prima volta nel settembre 1929[3] con la matricola PH-AES, e il soprannome non ufficiale di "Piet Haas".[4]
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Aereo da trasporto civile, bimotore, monoplano. L'ala alta a sbalzo aveva struttura completamente lignea, con rivestimento in compensato.[1] Essa era tenuta attaccata alla fusoliera da quattro bulloni per facilitarne lo smontaggio. La fusoliera era costruita in tubi d'acciaio saldati.[1] La cabina di carico, che poteva essere prontamente riconfigurata per trasporto passeggeri, posta o merci, prevedeva 6 posti,[N 1] oltre a due membri dell'equipaggio, pilota e navigatore.[1] Il carrello d'atterraggio era triciclo posteriore fisso, con le gambe principali dotate di una sola ruota, e collegate nella parte superiore al longherone alare, rinforzate da cavi d'acciaio, mentre in quella inferiore alla fusoliera tramite due montanti a V fissati ai longheroni. Alle estremità della fusoliera era posizionato il pattino d'atterraggio.[1]
La propulsione era assicurata da un motore stellare Gnome-et-Rhône Titan[1] a 5 cilindri, raffreddati ad aria, eroganti la potenza di 230 CV (180 kW), ed azionante un'elica bipala lignea.[1]
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Rimase in servizio fino al 7 febbraio 1936, e poi fu venduto il 5 settembre[3] successivo al pilota sportivo[3] E. Jacobs. Il velivolo perse l'immatricolazione olandese il 18 febbraio 1937, quando Jacobs annunciò che l'aereo sarebbe stato trasferito in Francia e lì immatricolato nuovamente. In realtà l'aereo fu acquistato da uno degli intermediari che il governo repubblicano spagnolo aveva mandato in giro per l'Europa alla ricerca di qualsiasi tipo di materiale aeronautico si potesse acquistare.[3]
L'aereo scomparve per un breve periodo, riapparendo poi in Spagna il 28 febbraio 1938,[5] assegnato al Cuarto Sector della Tercera Región Aerea[5] della FARE, che comprendeva i campi d'aviazione di Vendrell, Reus, Pla de Cabra, Villalonga e Pineda.[5] Pilotato dal capitano Francisco Saudí Cervera, tra i mesi di maggio, giugno e luglio il velivolo effettuò voli quotidiani tra Valls e Reus, e saltuari con Vendrell.[5] Il 10 agosto[5] Saudí Cervera arrivò a Reus, e lì gli fu assegnato un nuovo aereo, un monomotore Potez[5] con matricola S-4.[5] Non è noto il destino finale dell'F.K.40.[5]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L'unico esemplare costruito volò sempre con quattro seggiolini passeggeri.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Taylor 1989, p. 561.
- ^ a b c d e Уголок неба.
- ^ a b c d e Icaro n.74, octubre 2002, p. 14.
- ^ Den Ouden.
- ^ a b c d e f g h Icaro n.74, octubre 2002, p. 15.
- ^ Rafael Ángel Permuy López, La identificación y denominación de los aviones militares españoles (1911 - 1936) (PDF), su ejercitodelaire.mde.es. URL consultato il 19 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ryan K. Noppen, Blue Skies, Orange Wings. The Global Reach of Dutch Aviation in War and Peace, 1914-1945, Grand Rapids, Michigan, W.M. B. Eermands Publishang Co., 2016, ISBN 0-80284-870-2.
- (EN) Michael J. H. Taylor, Jane's Encyclopedia of Aviation, London, Studio Editions, 1989.
Periodici
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) La desconocida historia de un desconocido, in Icaro. Boletín informativo de la Asociasión de Aviadores de la República, n. 72, Madrid, Asociasión de Aviadores de la República, octubre 2002, p. 14-15.
- (EN) The Koolhoven K.K.40, in Flight, n. 1103, Kingsway, 14 February 1930, p. 203.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Alex Den Ouden, The aircraft designer Frederik (Frits) Koolhoven, in Den Ouden, http://www.alexdenouden.nl. URL consultato il 12 settembre 2008.
- (RU) Koolhoven FK-40, in Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 20 aprile 2018.