Lepidolopsis

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Lepidolopsis
Immagine di Lepidolopsis mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
cladeAsian-southern African grade
SottotribùHandeliinae
Genere Lepidolopsis
Poljakov, 1959
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
Genere Lepidolopsis
Specie
(Vedi testo)

Lepidolopsis Poljakov, 1959 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (Asian-southern African grade) e sottotribù Handeliinae.[1][2][3]

Il nome del genere deriva dal greco è significa "possedere piccole squame scure".[4]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Petr Petrovich Poljakov (1902-1974) nella pubblicazione " Botanicheskie Materialy Gerbariya Botanicheskogo Instituta Imeni V. L. Komarova Akademii Nauk S S S R. Leningrad. Leningrad [St. Petersburg]" ( Bot. Mater. Gerb. Bot. Inst. Komarova Akad. Nauk S.S.S.R. 19: 374) del 1959.[5]

Portamento. Le specie di questo genere sono perenni, con habitus erbaceo (legnoso alla base). L'indumento è formato da peli basifissi. Questa pianta ha diversi periodi di fioritura.[6][7][8][3][9][10]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa.

Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato. La lamina è del tipo 2-3-pennatosetta.

Infiorescenza. Le sinflorescenze comprendono numerosi capolini raggruppati in lunghi panicoli. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale brevemente peduncolato di tipo discoide. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro, con forme emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio (qui assenti) e fiori del disco. Le brattee, ampie e a consistenza erbacea (pallidamente scariose sui margini), sono disposte in modo più o meno embricato su più serie (da 3 a 4). Il ricettacolo varia da emisferico a conico ed è privo di pagliette a protezione della base dei fiori.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono assenti;
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi fertili.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [11]
  • Corolla: la corolla è tubolare terminante con 5 lobi. I colori sono gialli.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi (con collari larghi/snelli); gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre non polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo (a volte il pappo può mancare). La forma degli acheni è strettamente obovoide con sezione trasversale circolare. I fianchi sono percorsi da 5 coste longitudinali. Il pappo è formato da una coroncina apicale con diverse setole simili a scaglie laciniate. Il pericarpo è privo delle cellule mucillaginifere (le sacche resinose sono sempre assenti).

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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Le specie di questo genere sono distribuite in Asia centro-occidentale.[2]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][9]

Il gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Lepidolopsis (insieme alla sottotribù Handeliinae) è incluso nel clade Asian-southern African grade.[3].

Storicamente nella struttura interna della sottotribù si individuano due gruppi principali: (1) "Handelia Group" e (2) Cancrinia Group; il genere della specie di questa voce fa parte del "Handelia Group".[9] In questo gruppo si individuano alcuni caratteri costanti come gli steli piuttosto spessi e basalmente villosi, un midollo morbido e foglie fortemente sezionate con lobi filiformi.[10]

I caratteri distintivi del genere sono:[9]

  • l'indumento si compone di peli basifissi;
  • i capolini sono discoidi;
  • tutti i fiori sono ermafroditi;
  • il polline è echinato;
  • gli acheni possiedono 5 coste laterali e una coroncina apicale di scaglie.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[9]

Elenco delle specie

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Questo genere ha 2 specie:[2]

Nota: la specie Lepidolopsis tadshikorum (Kudr.) Poljakov, in base agli utimi studi[3], risulta appartenere al genere Polychrysum con la denominazione di Polychrysum tadshikorum (Kudr.) Kovalevsk. .[9]

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Polychrysum (Tzvelev) Kovalevsk.
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 21 agosto 2024.
  3. ^ a b c d Oberprieler et al. 2022
  4. ^ David Gledhill 2008, p. 234
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 21 agosto 2024.
  6. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  8. ^ a b Judd 2007, pag.517
  9. ^ a b c d e f Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 361.
  10. ^ a b c Funk & Susanna, pag. 644.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ Judd 2007, pag. 520.
  13. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  14. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Voci correlate

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