Made in Heaven

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Made in Heaven (disambigua).
Made in Heaven
album in studio
ArtistaQueen
Pubblicazione6 novembre 1995
Durata70:30
Dischi1
Tracce13
GenerePop rock
Album-oriented rock
Art rock
Hard rock
EtichettaHollywood Records (USA)
Parlophone (UK)
Island/Universal (riedizione 2011)
ProduttoreQueen
Registrazione1980; 1983-1985; 1988-1989; 1991.
I restanti membri della band ultimarono l'album tra il 1993 e il 1995.
FormatiLP, 2 LP, CD, MC, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroStati Uniti (bandiera) Stati Uniti[1]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoArgentina (bandiera) Argentina (2)[2]
(vendite: 120 000+)

Australia (bandiera) Australia[3]
(vendite: 70 000+)
Austria (bandiera) Austria (2)[4]
(vendite: 100 000+)
Belgio (bandiera) Belgio[5]
(vendite: 50 000+)
Canada (bandiera) Canada[6]
(vendite: 100 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca[7]
(vendite: 50 000+)
Finlandia (bandiera) Finlandia[8]
(vendite: 50 000+)
Francia (bandiera) Francia (2)[9]
(vendite: 600 000+)
Germania (bandiera) Germania (3)[10]
(vendite: 1 500 000+)
Hong Kong (bandiera) Hong Kong[11]
(vendite: 20 000+)
Italia (bandiera) Italia (6)[12]
(vendite: 600 000+)
Giappone (bandiera) Giappone[13]
(vendite: 300 000+)
Norvegia (bandiera) Norvegia[14]
(vendite: 50 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda (3)[15]
(vendite: 45 000+)
Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca (2)[16]
(vendite: 20 000+)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi (2)[17]
(vendite: 200 000+)
Polonia (bandiera) Polonia[18]
(vendite: 100 000+)
Portogallo (bandiera) Portogallo (2)[19]
(vendite: 80 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (4)[20]
(vendite: 1 200 000+)
Spagna (bandiera) Spagna (4)[21]
(vendite: 400 000+)
Sudafrica (bandiera) Sudafrica[22]
(vendite: 50 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera (5)[23]
(vendite: 250 000+)

Queen - cronologia
Album precedente
(1992)
Album successivo
(1997)
Queen (album in studio) - cronologia
Album precedente
(1991)
Album successivo
(2008)
Singoli
  1. Heaven for Everyone
    Pubblicato: 23 ottobre 1995
  2. A Winter's Tale
    Pubblicato: 18 dicembre 1995
  3. Too Much Love Will Kill You
    Pubblicato: 26 febbraio 1996
  4. Let Me Live
    Pubblicato: 17 giugno 1996
  5. You Don't Fool Me
    Pubblicato: 18 novembre 1996

Made in Heaven è il quindicesimo e ultimo album del gruppo musicale britannico Queen, pubblicato il 6 novembre 1995.

Nei mesi precedenti alla sua morte, Freddie Mercury si preoccupò di incidere alcune tracce vocali fintantoché le sue condizioni di salute glielo avessero permesso, lasciando successivamente agli altri membri della band il compito di creare le basi musicali o cori per questi brani.

A due anni dalla morte di Mercury, tra la fine del 1993 e gli inizi del 1994, la band tornò in studio, dove preparò le basi musicali sia per i brani registrati tra il 1991 e il 1992, sia per altre parti vocali (registrate a partire dal 1980) che Mercury aveva affidato al gruppo per arrangiarle al fine di includerle nell'album.

Nel 2011 l'album è stato rimasterizzato in digitale dalla Island/Universal ed è stato distribuito, oltre che nel formato standard, in un'edizione deluxe contenente un EP bonus.

Debuttò al primo posto nella Official Albums Chart del Regno Unito e ci rimase per 25 settimane; 4 volte disco di platino, sarà l'album di inediti dei Queen più venduto in assoluto nel Regno Unito. Negli Stati Uniti esordì al 58º posto della Billboard 200, ottenendo in seguito il disco d'oro.

You Don't Fool Me, A Winter's Tale e Mother Love risalgono alle sessioni di registrazione successive all'uscita dell'album Innuendo (tenutesi tra gennaio e giugno 1991[24]) e sono gli ultimi pezzi registrati con Mercury. My Life Has Been Saved e Too Much Love Will Kill You furono registrate durante le sessioni di registrazione dell'album The Miracle. Heaven for Everyone risale alle sessioni del 1987 dei The Cross. Made in Heaven e I Was Born to Love You furono incise nel 1984 per l'album solista di Freddie Mr. Bad Guy. Let Me Live è un abbozzo di canzone che Freddie aveva inciso con Rod Stewart nel 1983. It's a Beautiful Day è un demo risalente al 1980.

It's a Beautiful Day

[modifica | modifica wikitesto]

La prima traccia è un demo scritto sul pianoforte da Freddie Mercury, risalente alle sessioni di registrazione del 1980 dell'album The Game. L'orchestrazione che la accompagna è principalmente opera di John Deacon.

Made in Heaven

[modifica | modifica wikitesto]

Segue la title track, che Freddie Mercury incise nel 1985 per il suo album solista Mr. Bad Guy, ripresa qui in versione differente e rock dai tre membri dei Queen.

Lo stesso argomento in dettaglio: Let Me Live.

È un abbozzo di canzone che Freddie aveva inciso con Rod Stewart nel 1983 e che inizialmente sarebbe dovuta rientrare nell'album The Works. Le parti vocali di Rod Stewart sono state in seguito sostituite dalla voce di Roger Taylor, che è anche l'autore del resto del testo. Il brano è una delle poche canzoni del gruppo in cui cantano una parte solista Freddie, Roger e Brian. In generale è una ballata rock caratterizzata da un coro gospel.

La canzone, scritta da Brian May e Freddie Mercury, contiene l'ultima parte vocale mai registrata da quest'ultimo fra il 13 e il 16 maggio 1991 e, visto che Freddie se ne andò prima della fine delle sessioni di registrazione, l'ultima parte della canzone è cantata da Brian May.

My Life Has Been Saved

[modifica | modifica wikitesto]

Questa canzone di John Deacon era già apparsa con un arrangiamento diverso (il riff era fatto con la chitarra anziché con il piano) sul lato B del singolo Scandal (1989), e venne scartata dalla tracklist finale dell'album The Miracle.

I Was Born to Love You

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: I Was Born to Love You.

Anch'essa inclusa originariamente nell'album Mr. Bad Guy del 1985 di Freddie, ha qui un arrangiamento decisamente "rock" al posto dell'originale "disco".

Heaven for Everyone

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Heaven for Everyone.

La canzone risale alle sessioni di registrazione di A Kind of Magic del 1986. All'epoca viene però scartata, e il produttore David Richards la definì "la più grande hit che i Queen non hanno avuto". Successivamente Freddie aveva preteso di cantarla per l'album Shove It (1988) dei The Cross di Roger Taylor: la versione cantata da Freddie finirà su singolo mentre quella di Roger andrà nell'album. In questo caso i tre Queen superstiti hanno creato una nuova base musicale sulla quale hanno innestato la vecchia traccia vocale di Mercury.

Too Much Love Will Kill You

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Too Much Love Will Kill You (Queen).

Questa ballata fu incisa durante le sedute dell'album The Miracle, di cui circolava tra i fan una versione demo cantato da Mercury. Nel 1992 la canzone era poi stata incisa da Brian May e pubblicata come singolo sul suo album solista Back to the Light e fu presentata come inedito al pubblico al Freddie Mercury Tribute Concert dell'aprile 1992 allo stadio di Wembley.

You Don't Fool Me

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: You Don't Fool Me.

Il produttore David Richards è artefice di gran parte della struttura del brano. Deriva da alcuni disparati take vocali ai quali egli diede una forma, per poi condividere e far completare il lavoro a Brian, Roger e John. Rappresenta il ritorno dei Queen a un singolo dance anche se è presente un lungo assolo di chitarra di May, lungo quasi un minuto.

A Winter’s Tale

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: A Winter's Tale (Queen).

L'ultima traccia inedita originale dell'album è l'ultima composizione di Freddie, che prese l'ispirazione osservando le rive del Lago di Ginevra a Montreux. Nella atmosfera autunnale delle musiche si fonde un testo che sembra tendere la mano verso la speranza e la serenità.

It's a Beautiful Day (reprise)

[modifica | modifica wikitesto]

L'ultima canzone è rielaborazione hard rock del brano di apertura, stavolta con un incalzante ritmo.

Yeah e "Untitled"

[modifica | modifica wikitesto]

L'ultima traccia, non segnata sull'album, lunga 22 minuti e 32 secondi, inizia dopo i 4 secondi della traccia fantasma Yeah ed è completamente strumentale con alcune tracce vocali indefinite (probabilmente registrate da Freddie stesso nei suoi ultimi giorni di vita). All'interno di essa sono numerosi i cambi di tempo, di volume e di strumentazione, e termina con la voce di Freddie che, nell'assoluto silenzio, dice: «Fab!» ("Fabulous"). E nella canzone si sente molto spesso il pianoforte. Il brano fu il risultato di un esperimento da parte del produttore David Richards con un campionatore Ensoniq ASR-10. Egli prese gli accordi iniziali di It's a Beautiful Day e li mandò in loop, aggiungendovi poi la voce di Mercury con una strana eco. May e Taylor aggiunsero inoltre alcune loro idee alla traccia. In precedenza il pezzo era disponibile solamente nella versione in CD dell'album e nelle audiocassette promozionali. Le versioni standard del disco in cassetta terminavano con It's a Beautiful Day (Reprise), andando in dissolvenza dopo la traccia 12 (Yeah). La versione in LP (vinile) includeva solo pochi secondi iniziali del brano sperimentale. La traccia 13, da molti indicata con il titolo Untitled ("senza titolo"), creò sorpresa e un certo scompiglio tra gli appassionati dei Queen, data la sua durata ed atmosfera, senza precedenti nella discografia dei Queen (la precedente canzone più lunga della band, The Prophet's Song da A Night at the Opera, durava solo 8:20). L'ultima traccia vera e propria indicata nella lista dei brani dell'album (in tutti i formati) è la 11: It's a Beautiful Day (Reprise). Dopo, si sente Freddie Mercury urlare «Yeah», e con i suoi quattro secondi di durata questa sarebbe la traccia 12. Infine, la musica prosegue nella traccia 13, per 22:32. Nel corso degli anni, May ha parlato della misteriosa traccia rivelando qualche dettaglio su di essa, come la creazione da parte di David Richards citata sopra e il successivo coinvolgimento di lui e Taylor.

Nel 2015, come parte della ristampa della discografia dei Queen in vinile, Made In Heaven è stato ripubblicato come doppio LP con inclusa la traccia 13 nella sua interezza sulla quarta facciata dell'album. Al pezzo è stato dato il titolo ufficiale 13 ed è indicato sul retro della copertina.

La statua di Freddie Mercury davanti al lago di Ginevra a Montreux ritratta sulla copertina dell'album.

La parte anteriore della copertina dell'album ritrae di spalle e controluce una statua di Freddie Mercury a Montreux, dove i Queen possedevano uno studio di registrazione (i Mountain Studios), nel suo gesto di scena con il pugno destro alzato, sullo sfondo dell'alba sul lago di Ginevra. Nella parte posteriore della copertina, l'immagine anteriore prosegue, mostrando i tre restanti membri della band girati di spalle con la splendida cornice del lago. L'immagine stampata sull'etichetta del CD è la stessa di copertina, ma scattata al tramonto.

Testi e musiche dei Queen, eccetto dove indicato.

  1. It's a Beautiful Day – 2:32
  2. Made in Heaven – 5:25 (Freddie Mercury)
  3. Let Me Live – 4:45
  4. Mother Love – 4:46 (Brian May, Freddie Mercury)
  5. My Life Has Been Saved – 3:15
  6. I Was Born to Love You – 4:49 (Freddie Mercury)
  7. Heaven for Everyone – 5:36 (Roger Taylor)
  8. Too Much Love Will Kill You – 4:18 (Brian May, Elizabeth Lamers, Frank Musker)
  9. You Don't Fool Me – 5:23
  10. A Winter's Tale – 3:49
  11. It's a Beautiful Day (reprise) – 25:37 – contiene le tracce fantasma Yeah (0:04) e Untitled (22:32)
CD bonus nella riedizione del 2011
  1. Heaven for Everyone (Single Version) – 4:32
  2. It's a Beautiful Day (B-Side Version) – 5:25
  3. My Life Has Been Saved (1989 B-Side Version) – 4:45
  4. I Was Born to Love You (Vocal & Piano Version, accreditata a Freddie Mercury) – 4:46
  5. Rock in Rio Blues (Live B-Side) – 3:15
  6. A Winter's Tale (Cosy Fireside Mix) – 4:49
Video bonus nell'edizione deluxe iTunes del 2011
  1. Too Much Love Will Kill You) (Promo Video) – 5:56
  2. Heaven for Everyone (Promo Video) – 4:30
  3. Outside-In (A Winter's Tale) (Promo Video) – 3:58
Gruppo
Altri musicisti
Classifica (1995) Posizione
massima
Australia[25] 3
Austria[26] 1
Belgio (Fiandre)[27] 2
Belgio (Vallonia)[28] 2
Canada[29] 18
Danimarca[30] 1
Europa[31] 1
Finlandia[32] 1
Francia[30] 2
Germania[33] 1
Irlanda[30] 2
Islanda[34] 4
Italia[35][36] 1
Norvegia[37] 2
Nuova Zelanda[38] 1
Paesi Bassi[39] 1
Portogallo[30] 1
Regno Unito[40] 1
Spagna[30] 1
Stati Uniti[41] 58
Svezia[42] 1
Svizzera[43] 1
Ungheria[30] 3
  1. ^ (EN) Queen - Made in Heaven – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 13 maggio 2015.
  2. ^ (ES) Discos de oro y platino, su capif.org.ar, Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 16 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  3. ^ (EN) Gavin Ryan, Australia's Music Charts 1988-2010, Mt. Martha, VIC, Australia, Moonlight Publishing, 2011.
  4. ^ (DE) Austrian album certifications, su ifpi.at, IFPI Austria. URL consultato il 10 dicembre 2015. Digitare "Queen" in "Interpret", dunque premere "Suchen".
  5. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 1995, su Ultratop. URL consultato il 23 novembre 2022.
  6. ^ (EN) Gold Platinum Database - Made in Heaven, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 7 agosto 2014.
  7. ^ Primavera 1996, su srwebs.it, Queen Heaven. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2016).
  8. ^ Queen, su ifpi.fi, Musiikkituottajat. URL consultato il 21 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2012).
  9. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 31 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2010). Inserire "Queen" e premere il tasto "OK".
  10. ^ (DE) Queen – Made In Heaven – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  11. ^ Primavera 1996, su srwebs.it, Queen Heaven. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2016).
  12. ^ Primavera 1996, su srwebs.it, Queen Heaven. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2016).
  13. ^ Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970–2005, Roppongi, Tokyo, Oricon Entertainment, 2006, ISBN 4-87131-077-9.
  14. ^ (NO) IFPI Norsk Platebransje, su ifpi.no, IFPI. URL consultato il 10 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
  15. ^ Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts: 1966–2006, Wellington, Dean Scapolo and Maurienne House, 2007, ISBN 978-1-877443-00-8.
  16. ^ Primavera 1996, su srwebs.it, Queen Heaven. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2016).
  17. ^ (NL) Goud & Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 13 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
  18. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 14 dicembre 2022.
  19. ^ Primavera 1996, su srwebs.it, Queen Heaven. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2016).
  20. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. Digitare "Queen" in "Keywords", dunque premere "Search".
  21. ^ Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano: Certificados 1996–1999, prima edizione, ISBN 84-8048-639-2.
  22. ^ Primavera 1996, su srwebs.it, Queen Heaven. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2016).
  23. ^ Hung Medien, The Official Swiss Charts and Music Community: Awards (Queen; 'Made in Heaven'), su swisscharts.com. URL consultato il 20 dicembre 2014.
  24. ^ (EN) Queenpedia-Sessionography, su queenpedia.com. URL consultato il 26 novembre 2010.
  25. ^ (EN) Queen - Made In Heaven (album), su australian-charts.com. URL consultato il 9 luglio 2011.
  26. ^ (DE) Queen - Made In Heaven (album), su austriancharts.at. URL consultato il 9 luglio 2011.
  27. ^ (NL) Queen - Made In Heaven (album), su ultratop.be, www.ultratop.be. URL consultato il 9 luglio 2011.
  28. ^ (FR) Queen - Made In Heaven (album), su ultratop.be, www.ultratop.be. URL consultato il 9 luglio 2011.
  29. ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 62, No. 22, January 15 1996, su collectionscanada.gc.ca, www.collectionscanada.gc.ca. URL consultato il 9 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2012).
  30. ^ a b c d e f (EN) Top National Sellers (PDF), su worldradiohistory.com, Music & Media (Pag.14). URL consultato il 26 dicembre 2021.
  31. ^ (EN) European top 100 (PDF), su worldradiohistory.com, Music & Media (Pag.16). URL consultato il 26 dicembre 2021.
  32. ^ (EN) Queen - Made In Heaven (album), su finnishcharts.com. URL consultato il 9 luglio 2011.
  33. ^ (DE) Queen: Made In Heaven (Longplay), su musicline.de. URL consultato il 9 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2015).
  34. ^ (EN) Island Plotur og diskar, su timarit.is, Dagblodid visir. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  35. ^ Beatles: entrata lampo in hit parade, su adnkronos.com, Adnkronos, 27 novembre 1995. URL consultato il 9 luglio 2011.
  36. ^ ALBUM - I NUMERI UNO (1995-2006), su it-charts.150m.com. URL consultato il 9 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  37. ^ (EN) Queen - Made In Heaven (album), su norwegiancharts.com. URL consultato il 9 luglio 2011.
  38. ^ (EN) Queen - Made In Heaven (album), su charts.org.nz. URL consultato il 9 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2012).
  39. ^ (NL) Queen - Made In Heaven (album), su dutchcharts.nl. URL consultato il 9 luglio 2011.
  40. ^ (EN) Chart Stats - Queen - Made in heaven, su chartstats.com, www.chartstats.com. URL consultato il 9 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2012).
  41. ^ (EN) Made in Heaven - Queen, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 9 luglio 2011.
  42. ^ (EN) Queen - Made In Heaven (album), su swedishcharts.com. URL consultato il 9 luglio 2011.
  43. ^ (DE) Queen - Made In Heaven (album), su hitparade.ch. URL consultato il 9 luglio 2011.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]