Maigret e la famiglia felice

Maigret e la famiglia felice
Titolo originaleMaigret et les Braves Gens
Altri titoliMaigret e le persone perbene
AutoreGeorges Simenon
1ª ed. originale1962
1ª ed. italiana1966
GenereRomanzo
Sottogenerepoliziesco
Lingua originalefrancese
SerieRomanzi con Maigret protagonista
Preceduto daMaigret e il ladro pigro
Seguito daMaigret e il cliente del sabato

Maigret e la famiglia felice (titolo originale francese Maigret et les Braves Gens), pubblicato in versione italiana anche col titolo Maigret e le persone perbene, è un romanzo poliziesco di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret, il cinquantottesimo della serie dedicata al celebre personaggio.

Scritto dal 5 all'11 settembre 1961 in Svizzera[1], fu pubblicato nell'aprile 1962 per l'editore Presses de la Cité; apparve a puntate sul quotidiano Le Figaro, dal 31 maggio al 27 giugno 1962 (nn. 5518-5541).

In una Parigi di fine estate Maigret è chiamato a indagare sull'omicidio di un anziano imprenditore della carta, René Josselin, assassinato nel salotto di casa, apparentemente senza motivo. La moglie di Josselin, insieme alla figlia e al genero, è apparentemente distrutta dal dolore, non riuscendo a spiegarsi i motivi di un così efferato crimine. Un'aura particolare gravita attorno a casa Josselin e Maigret, coadiuvato nell'inchiesta da Torrence e Lapointe, cerca di penetrarla, ma tutti i conoscenti, dal medico di famiglia alla custode del palazzo, dai negozianti del quartiere agli impiegati della cartiera di famiglia affermano che i Josselin sono persone perbene e che nessuno di loro si sarebbe mai aspettato una simile tragedia in una famiglia tanto stimata.

In un'inchiesta costellata di birre, Maigret trova la svolta nelle indagini entrando in un bistrot non lontano da casa Josselin: non ordina una birra, ma un'acquavite e comincia una chiacchierata con il cameriere del locale. Chiacchierata che si rivelerà decisiva non tanto per la soluzione del caso che rimane come sospeso, ma per una sua possibile spiegazione basata su un fratello della signora Josselin la cui esistenza era stata taciuta da tutti.

Edizioni italiane

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  • Maigret e la famiglia felice, traduzione di Elena Cantini, Collana Le inchieste del commissario Maigret n°2, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1966. - Collana Oscar n.220, Mondadori, 1969.
  • Maigret e la famiglia felice, traduzione di Marianna Basile, Collana Oscar Gialli n.289, Milano, Mondadori, 1993, ISBN 88-04-36807-1. - Postfazione di Alberto Savinio, Collana Oscar Narrativa n.1401, Mondadori, 1994.[2]
  • Maigret e le persone perbene, traduzione di Annamaria Vailly Carenzi, Collana Gli Adelphi n° 324, Milano, Adelphi, 2008, p. 160, ISBN 978-88-459-2253-4.
  • Maigret e le persone perbene, in Romanzi II, a cura di Jacques Dubois e Denis Benoît, Collezione La Nave Argo n°13, Milano, Adelphi, 2010, ISBN 978-88-459-2539-9.
  • Maigret e le persone perbene, in I Maigret 12, Collana Maigret, Milano, Adelphi, 2016, ISBN 978-88-459-3061-4. - nuova ed., Adelphi, 2019, ISBN 978-88-459-3384-4.
  1. ^ Il romanzo è l'ottavo scritto a "Noland" (dall'inglese "nessuna terra") che è, chiaramente, un luogo immaginario. In realtà Simenon si trovava nella sua tenuta svizzera, il castello di Echandens nel Cantone di Vaud, una delle sue residenze preferite.
  2. ^ Le edizioni dei "Maigret"
  • Maurice Piron-Michel Lemoine, L'Univers de Simenon, guide des romans et nouvelles (1931-1972) de Georges Simenon, Paris, Presses de la Cité, 1983, pp. 370-371, ISBN 978-2-258-01152-6.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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