Campo di concentramento di Mittelbau-Dora
Campo di concentramento di Mittelbau-Dora campo di concentramento | |
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Nome originale | KZ Mittelbau-Dora |
Stato | ![]() |
Stato attuale | ![]() |
Città | Nordhausen |
Coordinate | 51°32′05.28″N 10°44′55.68″E |
Attività | 28 agosto 1943 - aprile 1945 |
Gestito da | Schutzstaffel |
Comandanti | Otto Förschner Richard Baer |
Detenuti | 60 000 |
Vittime | 20 000 |
Liberato da | Esercito statunitense |
Sito web | www.buchenwald.de/de/29/ |


Il campo di concentramento di Mittelbau-Dora fu un campo di concentramento nazista costruito nel 1944 presso Nordhausen, in Germania, a sud della catena montuosa Harz della Turingia.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il campo venne esplicitamente costruito per la produzione delle Wunderwaffe tedesche, in particolare i missili V2.[1][2] Alle sue dipendenze lavoravano altri 40 sottocampi.[3]
La gran parte dei prigionieri era costituita da uomini, anche se un piccolo contingente di donne era presente nel sottocampo di Gross-Werther; ad oggi, comunque, è noto il nome di una sola guardia donna che servì a Dora, la Lagerführerin Erna Petermann. È noto comunque che il trattamento riservato alle donne ivi internate non fu meno duro di quello degli uomini.[4]
In totale furono 60.000 i prigionieri internati, dei quali 12.000 "ufficialmente" morirono; il totale delle morti è comunque stimato intorno alle 20 000 persone, comprendenti quelle perite durante i bombardamenti sulle installazioni militari e industriali e quelle evacuate durante le marce della morte nel 1945.[5]
Lo scrittore Boris Pahor, internato per un periodo nel sottocampo di Harzungen, ha testimoniato riguardo alle condizioni dei deportati:
Fu a Dora-Mittelbau che nei giorni successivi alla liberazione fu trovato in un ex-alloggiamento delle SS l'Auschwitz Album, una collezione di circa 200 fotografie scattate da militari SS al campo di sterminio di Birkenau (Auschwitz II) nel maggio-giugno 1944. L'album probabilmente apparteneva a Richard Baer, che dal maggio 1944 al gennaio 1945 era stato comandante ad Auschwitz prima di assumere il comando del campo di concentramento di Dora-Mittelbau.[7][8]
Lista dei sottocampi di Mittelbau-Dora
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- Artern,
- Blankenburg,
- Gross-Werther,
- Harzungen,
- Hohlstedt,
- Kleinbodungen,
- Langenstein-Zwieberge (sottocampo anche di Buchenwald),
- Niedersachswerfen,
- Nordhausen,
- Osterode am Harz,
- Roßla,
- Rottleberode,
- Salza/Thüringen,
- Sangerhausen,
- Sollstedt,
- Wieda,
- Woffleben
- Squadre di costruzione composte esclusivamente da polacchi:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "Lebendig begraben": Dora im Herbst 1943(German), su buchenwald.de, Stiftung Gedenkstätten Buchenwald und Mittelbau-Dora. URL consultato il 16 febbraio 2015.
- ^ Mittelbau-Dora, su ANED. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (DE) Die Herausbildung des KZ-Komplexes Mittelbau-Dora, su dora.de.
- ^ Sommer 1944: Die Herausbildung des KZ-Komplexes Mittelbau-Dora (German), su buchenwald.de, Stiftung Gedenkstätten Buchenwald und Mittelbau-Dora. URL consultato il 16 febbraio 2015.
- ^ Bilanz des Schreckens (German), su buchenwald.de, Stiftung Gedenkstätten Buchenwald und Mittelbau-Dora. URL consultato il 16 febbraio 2015.
- ^ Pahor 2015, p. 86.
- ^ Jens-Christian Wagner, Auschwitz im Harz (p.2, German), in Die Zeit, 20 gennaio 2005. URL consultato il 16 febbraio 2015.
- ^ Auschwitz through the Lens of the SS: A Tale of Two Diaries, su ushmm.org, United States Holocaust Memorial Museum.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Memorie di deportati italiani
[modifica | modifica wikitesto]- Pio Bigo, Il triangolo di Gliwice – Memoria di sette lager, Edizioni dell'Orso, Alessandria 1998, ISBN 88-7694-347-1.
- Osiride Brovedani, Da Buchenwald a Belsen - Memorie di un deportato, ristampa 2017, ISBN 9788894241730.
- Aldo Valerio Cacco, Un clarinetto nel Lager: diario di prigionia 1943-1945, (a cura di Patrizio Zanella), Messaggero, Padova 2009, ISBN 978-88-250-1943-8.
- Mario D'Angelo, Nei tunnel delle V2. Memorie di un deportato a Dora, Mursia, Milano 2008, ISBN 978-88-425-3573-7.
- Carlo Slama, Lacrime di pietra, Ugo Mursia Editore 2003, ISBN 978-88-425-3079-4.
- Calogero Sparacino, Diario di prigionia, Edizioni La Pietra, Milano 1984.
Altre fonti
[modifica | modifica wikitesto]- Boris Pahor, Triangoli rossi. I campi di concentramento dimenticati, con la collaborazione di Tatjana Rojc, Milano, Bompiani, 2015, ISBN 978-88-4527-945-4.
- Richard Pouzet, Dora. Propos d'un bagnard à ses enfants, 1946.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su campo di concentramento di Dora-Mittelbau
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, FR) Fondazione dei Memoriale di Buchenwald e Mittelbau-Dora, su buchenwald.de. URL consultato il 7 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2014).
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