Palazzo Hercolani (Bologna)
Palazzo Hercolani Palazzo Ercolani | |
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La facciata | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Bologna |
Indirizzo | Strada Maggiore 45 |
Coordinate | 44°29′28.59″N 11°21′14.27″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1793 |
Stile | rococò |
Uso | uffici |
Realizzazione | |
Architetto | Angelo Venturoli |
Proprietario | Università di Bologna |
Committente | Filippo Hercolani, IV principe Hercolani |
Il Palazzo Hercolani, talvolta ortografato Ercolani, è un grande palazzo storico in Strada Maggiore[1], nel centro storico di Bologna, sede della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo venne edificato nel 1793 su disegno dall'architetto Angelo Venturoli[3][4] per conto del marchese Filippo Hercolani, membro della potente famiglia senatoria bolognese[2], in sostituzione di precedenti edifici già appartenuti alle famiglie Muzza, Manzi e Nascentori.[5]
Agli inizi dell'Ottocento, Astorre Hercolani fece realizzare il grande giardino interno, «ispirato ai grandi parchi europei di fine Settecento».[5]
Nel 1973 Palazzo Hercolani venne acquistato dall'Università che ne portò avanti il restauro tra il 1989 e il 1992. A lavori ultimati l'edificio ospitò la Facoltà di Scienze Politiche che vi si trova tuttora.[6]
Tra il 1995 e il 1997 l'Università commissionò nuovi interventi di restauro che interessarono lo scalone monumentale, il salone d'onore e una stanza "alla cinese".[5]
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]Nel progetto di Palazzo Hercolani Venturoli seppe armonizzare elementi neoclassici a soluzioni di stampo barocco.[5]
Lo scalone monumentale fu probabilmente l'ultimo della serie di scaloni che vennero commissionati per dare lustro ai palazzi nobiliari cittadini[3]: decorato da statue in stucco a soggetto mitologico realizzate dal noto scultore neoclassico Giacomo De Maria, nella volta presenta la scenografica Gloria d'Ercole (o Apoteosi di Ercole) dipinta intorno al 1799 da Filippo Pedrini per le figure e da Davide Zanotti per le quadrature.[4][7][8]
Al piano terra si conserva la più celebre delle "stanze paese" emiliane,[9] dipinta da Rodolfo Fantuzzi nel 1810.[4] Questa "Sala boschereccia" si affaccia sul grande giardino interno di ispirazione europea, creando un gioco di rimandi tra interno ed esterno.[7][8] Il risultato piacque talmente ad Astorre Hercolani da far collocare al centro della Sala Boschereccia l'Amore e Psiche realizzato da Adamo Tadolini ad imitazione del gruppo scultoreo di Antonio Canova, un ulteriore dialogo simbolico con le statue del parco.[5]
Al piano nobile si trovano la Sala dello Zodiaco[4][8], l'aula Poeti dell'università e il salone d'onore intitolato a Roberto Ruffilli[8], caratterizzato dall'allegoria di Apollo e le Ore, opera di Filippo Pedrini (figure) e di Flaminio Minozzi (ornati) del 1798. Degne di nota anche due stanze "alla cinese" di Vincenzo Armani e Davide Zanotti del 1803-1804.[4][10]
Altre stanze contengono decorazioni e quadri di Giovanni Battista Frulli, Luigi Busatti, Antonio Basoli, Serafino Barozzi o ancora Pietro Fancelli.[4]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- La statua di Giacomo de Maria a sinistra (Foto di Paolo Monti, 1969)
- Giardino d'Inverno o sala Boschereccia
- Giardino d'Inverno o sala Boschereccia
- Il portico del cortile interno del palazzo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Un tempo Strada Maggiore era chiamata via Mazzini. Cfr. Digital Humanities.
- ^ a b Palazzo Hercolani, su Archivio Storico, Università di Bologna. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ a b Da BRI 02520 a BRI 02522 - Bologna, Strada Maggiore (già Via Mazzini): Palazzo Hercolani, scalone, su Digital Humanities, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ a b c d e f Bologna Online.
- ^ a b c d e Mara Casale, Palazzo Hercolani, su Rete civica Iperbole. La memoria di Bologna, Comune di Bologna. URL consultato il 10 maggio 2024., pubblicato con licenza CC BY-NC 4.0
- ^ Palazzo Hercolani, su Archivio Storico, Università di Bologna. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ a b Pietro Maria Alemagna.
- ^ a b c d Aula Poeti e Sala Boschereccia, su unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ Elisabetta Landi, Il cielo in una stanza. Il giardino dipinto in Emilia-Romagna (PDF), in Carlo Tovoli (a cura di), Giardini nel tempo. Dal mito alla storia, Bologna, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna, 2015, p. 54, ISBN 9788897281443.
- ^ Mara Casale e Carolina Calegari, Palazzo Hercolani, su Storia e Memoria di Bologna, Settore Musei Civici Bologna - Comune di Bologna. URL consultato il 10 maggio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Maria Alemagna, Il tesoro nascosto dei palazzi di Bologna dal '500 all'800: scaloni e scale delle meraviglie (PDF), su Comune di Bologna.
- Davide Daghia, La Boschereccia di Palazzo Hercolani. Un giardino d'inverno perfetto, in Bologna insolita e segreta, Versailles, Edizioni Jonglez, 2017, pp. 94-95, ISBN 978-23-6195-119-1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Hercolani
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mara Casale, Carolina Calegari, Palazzo Hercolani, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- Luigi Samoggia, Progetti per la facciata di Palazzo Hercolani, su Storia e Memoria di Bologna. URL consultato il 29 settembre 2023. (testo tratto dal catalogo della mostra Angelo Venturoli - Una eredità lunga 190 anni, Medicina (BO), aprile-giugno 2015)
- Palazzo Ercolani, su Bologna Online. Cartigli di Bologna, Biblioteca Salaborsa, 6 marzo 2006, ultimo aggiornamento il 13 gennaio 2024. URL consultato il 10 maggio 2024, pubblicato con licenza CC-BY-SA 4.0