Renato Ghiotto
Renato Ghiotto (Montecchio Maggiore, 25 gennaio 1923 – Malo, 10 aprile 1986) è stato uno scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Renato Ghiotto è nato a Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza il 25 gennaio 1923. Iscrittosi al corso di laurea in filosofia dell'Università di Padova, inizia a collaborare prima al quindicinale Il Bo e poi al quotidiano il Veneto. Avvicinatosi agli ambienti anti-fascisti del Veneto, deve fuggire in Svizzera durante il conflitto mondiale. Tornato in Italia assume la direzione de "Il Giornale di Vicenza", dove rimarrà fino al 1950. Nel biennio 1951-52 vive in Argentina dove lavora in un'industria metallurgica e conosce Jorge Luis Borges. Nel 1955 apre con G.L. Brignone l'agenzia pubblicitaria Linea che dirige fino al 1970. Il 1967 è l'anno del suo esordio in campo letterario con il romanzo Scacco alla regina, finalista al Premio Strega e dal quale il suo amico Pasquale Festa Campanile trae un film due anni dopo. Negli anni settanta pubblica interventi su L'Espresso e La Stampa, oltre a dirigere per un biennio Il Mondo. Del 1971 è il secondo romanzo Adiòs entrato nella cinquina del Premio Selezione Campiello.[1] Autore molto versatile, si cimenta anche in sceneggiature cinematografiche e sceneggiati televisivi (suo il soggetto di Una città in fondo alla strada). Finalista del Premio Scanno, Rondò, pubblicato nel 1985, è l'ultimo romanzo che Ghiotto vede uscire in libreria prima di spegnersi a Malo, presso Vicenza, il 10 aprile 1986. Postumo apparirà il romanzo I vetri (1987, pref. di L. Meneghello), racconto dai temi fantascientifici sul rapporto tra la mente umana e l'intelligenza artificiale[2].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Narrativa
[modifica | modifica wikitesto]- 1967, Scacco alla regina (Rizzoli), nuova ed. Elliot, 2013
- 1971, Adiòs (Rizzoli), nuova ed. Elliot, 2014
- 1985, Rondò (Rusconi)
- 1987, I vetri (Longanesi)
Scritti d'arte
[modifica | modifica wikitesto]- 1969, L'opera completa di Giovanni Bellini, a cura di T. Pignatti (Rizzoli)
- 1971, Nudi di Treccani (Edizioni Ghelfi)
Traduzioni
[modifica | modifica wikitesto]- 1978, Satire di Orazio (Club del libro Fratelli Melita)
Sceneggiature
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Premio Campiello, opere premiate nelle precedenti edizioni, su premiocampiello.org. URL consultato il 24 febbraio 2019.
- ^ [1] Vedi i dati biografici sul sito Treccani
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Emilio Fanzina, Prove di stampa. Renato Ghiotto e la stampa veneta tra fascismo e post-fascismo, Il Poligrafo, 1979
- Massimiliano Manganelli, GHIOTTO, Renato, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 53, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000. URL consultato il 26 dicembre 2017.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Renato Ghiotto, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Renato Ghiotto, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79130420 · ISNI (EN) 0000 0000 6157 0825 · SBN CFIV024670 · BAV 495/190967 · LCCN (EN) n85265480 · BNF (FR) cb12780959f (data) · CONOR.SI (SL) 44206179 |
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