Rifugio Coca

Rifugio Merelli al Coca
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Altitudine1 891 m s.l.m.
LocalitàValbondione
CatenaAlpi Orobie
Coordinate46°03′17″N 10°00′36″E
Dati generali
Inaugurazione1919
ProprietàClub Alpino Italiano Bergamo
GestioneSilvana Rodigari e Fabrizio Gonella
Periodo di aperturageneralmente da maggio a giugno nei fine settimana, da metà giugno a fine settembre tutti i giorni, a ottobre nei fine settimana
Capienza70 posti letto
Mappa di localizzazione
Map
Sito internet

Il rifugio Mario Merelli al Coca (chiamato comunemente Rifugio Coca) è un rifugio alpino delle Alpi Orobie situato a 1.891 metri di quota, sulle pendici meridionali del pizzo Coca, in Val Seriana, in provincia di Bergamo.

Il rifugio visto dal sentiero che porta al lago di Coca

Il rifugio Coca si trova in val di Coca, all'ingresso della Conca dei Giganti, vallone così chiamato per via delle tre vette che lo circondano (pizzo Coca 3.050 m, pizzo Redorta 3.038 m, punta Scais 3.038 m), le più alte delle Alpi Orobie[1], posto su uno sperone roccioso a picco sulla sottostante valle Seriana superiore, in un ambiente particolarmente severo e selvaggio.

L'edificio è oggi in grado di soddisfare appieno i bisogni degli escursionisti: dispone infatti di una spaziosa sala ristorante, di 70 posti letto divisi in 4 camerone e di servizi igienici con doccia.[2]

Un'escursione molto frequentata dal rifugio è quella che porta al lago di Coca (2.108 m) in circa 30 minuti. Dal lago si può poi proseguire verso il pizzo Coca (3.050 m, circa 3 ore di salita) oppure per il passo Coca (2.645 m, 1,30 ore). Di fronte al rifugio è allestita una falesia di arrampicata con 7 vie, di difficoltà variabile tra il 5b e il 7b.[3]

Foto d'epoca che ritrae il rifugio originario

Il rifugio venne originariamente costruito dal CAI di Bergamo nel 1919 su progetto dell'ingegnere Luigi Albani, per ricordare gli 11 soci caduti durante la prima guerra mondiale. La struttura consisteva in un solo locale, adibito sia a cucina che a dormitorio. Nel 1957, su progetto degli architetti Sandro Angelini con la moglie Marialuisa Berti, venne considerevolmente ampliato donandogli l'aspetto odierno, e dotato di alimentazione autonoma tramite una turbina idroelettrica.[4]

Il 30 settembre 2012 il CAI di Bergamo ha intitolato il rifugio a Mario Merelli, noto alpinista di Lizzola deceduto durante un'ascensione alla Punta Scais il 18 gennaio 2012. Il nome è stato quindi ufficialmente cambiato da rifugio Coca a rifugio Mario Merelli al Coca.[5]

Il Rifugio Coca ripreso dall'ultimo tratto del sentiero che sale da Valbondione
La targa posta all'ingresso del rifugio
La Presolana vista dalla terrazza del rifugio

L'accesso principale al rifugio è il sentiero CAI 301 che, partendo dall'abitato di Valbondione, permette di raggiungere il rifugio dopo circa 3 ore di salita abbastanza regolare, che supera un dislivello di circa 1.000 metri.

Il rifugio è un punto di appoggio del sentiero delle Orobie Orientali. È infatti la meta della 5ª tappa, che dal rifugio Brunone vi giunge in circa 5,30 ore seguendo il segnavia 302, che aggira in quota il versante sud del pizzo Redorta,[6] oppure in 6 ore con il segnavia 330, che è tracciato più in basso.[7] Dal Coca si prosegue poi con la 6ª tappa alla volta del rifugio Antonio Curò, tramite il sentiero 303, in circa 3,30 ore.[8]

  1. ^ Portale geografico delle Orobie | CAI Bergamo, su CAI Bergamo - Portale geografico. URL consultato il 13 dicembre 2019.
  2. ^ www.rifugiococa.it Rifugio Coca CAI Bergamo | Il Rifugio - Rifugio CAI Mario Merelli al Coca a Valbondione, Bergamo, su rifugiococa.it. URL consultato il 13 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2019).
  3. ^ www.rifugiococa.it Rifugio Coca CAI Bergamo | Falesia al Coca – Rifugio CAI Mario Merelli al Coca a Valbondione, Bergamo, su rifugiococa.it. URL consultato il 13 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2019).
  4. ^ Guida al Sentiero delle Orobie, Ferrari Editrice, 1994.
  5. ^ Folla al Palamonti per Merelli Gli è stato intitolato il rifugio Coca, su ecodibergamo.it. URL consultato il 13 dicembre 2019.
  6. ^ Sentiero 302, su CAI Bergamo - Portale geografico. URL consultato il 13 dicembre 2019.
  7. ^ Sentiero 330, su CAI Bergamo - Portale geografico. URL consultato il 13 dicembre 2019.
  8. ^ Sentiero 303, su CAI Bergamo - Portale geografico. URL consultato il 13 dicembre 2019.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Montagna: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di montagna