Il campionato di Serie A 2000-2001 è stato il dodicesimo campionato di Serie A e la diciottesima manifestazione nazionale che assegnasse il titolo di campione d'Italia. La stagione regolare è iniziata il 16 settembre 2000 e si è conclusa il 12 maggio 2001, prolungandosi fino al 22 giugno 2000 con la disputa dei play-off scudetto. Il regolamento risulta invariato rispetto all'edizione precedente.
Le neopromosse Bellona, Cotrade Torino (che durante l'estate ha assunto la denominazione "Torino Calcio a 5"[1]) e Stabiamalfi sono tutte al debutto nella massima serie. In seguito alla rinuncia del Verona, ripartito dalla Serie B,è stato ripescato il retrocesso Reggio[2], sconfitto nei play-out dallo Stabiamalfi. La stagione regolare vede l'affermazione di una nuova realtà del calcio a 5 italiano[3]: il Prato vince la stagione regolare giungendo a pari punti con la BNL, ma cede in semifinale alla Roma RCB futura campionessa d'Italia. La squadra capitolina, giunta alla fase finale come quarta classificata, si aggiudica il proprio quinto tricolore al termine di play-off sofferti (due vittorie, tre pareggi ed una sconfitta su sei gare). La gara di ritorno della finale coincide con l'ultima partita sulla panchina della BNL di Piero Gialli, che dopo tredici anni e quattro scudetti lascia la guida della squadra[4].
Ai play-off si qualificano le prime 10 squadre della serie A e le due vincenti dei due gironi di serie A2, ovvero Bergamo e CUS Chieti. Le prime quattro classificate della serie A accedono direttamente dai quarti mentre le altre otto squadre disputano un turno in più. I vari turni si giocano con la formula dell'eliminazione diretta con gare di andata e ritorno. Il regolamento prevede che accedano ai quarti di finale le squadre che, nell'arco del doppio confronto, avranno realizzato il maggior numero di reti. In caso di parità,al termine del secondo incontro, si disputeranno due tempi supplementari da 5' ciascuno. In caso di ulteriore parità, passeranno il turno le squadre di categoria superiore o quelle meglio classificate al termine della stagione regolare.
Ai play-out parteciparono la 13ª e la 14ª classificata della serie A e le vincenti dei play-off della Serie A2. Al termine del doppio confronto, il Pescara mantenne la massima categoria imponendosi in entrambe le partite sull'Arzignano mentre il Ciampino si impose nella gara di andata sulla Trinacria. La partita di ritorno non fu disputata, a causa degli scontri tra le due squadre nella fase di riscaldamento. Il giudice sportivo comminò al Ciampino la perdita dell'incontro con il punteggio di 0-2 per essersi rifiutato di disputare l'incontro[8].