Torino Calcio a 5
U.S. Torino C5 Calcio a 5 ![]() | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | giallo-blu |
Dati societari | |
Città | Torino |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Fondazione | 1991 |
Rifondazione | 2000 |
Scioglimento | 2002 |
Presidente | Marco Ceresa |
Palmarès | |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() | |
Scudetti | 1 |
Trofei nazionali | 2 Coppe Italia 2 Supercoppe italiane |
Impianto | |
Palestra comunale Moncrivello | |
Contatti | |
Corso Giulio Cesare, 338/26 - 10154 Torino |
L'Unione Sportiva Torino Calcio a 5, più comunemente conosciuta come ITCA Torino Calcio a 5, è stata la principale società italiana di calcio a 5 di Torino. Nonostante non sia più presente nel panorama del calcio a 5, è una formazione storica del movimento italiano perché si tratta della prima squadra non laziale a essersi fregiata del titolo di campione d'Italia (stagione 1998-99).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini
[modifica | modifica wikitesto]Fondata a Grugliasco[1] nel 1991[2] per volere di Marco Ceresa, presidente dell'ITCA, come società ricreativa della propria azienda, nella stagione 1993-94 disputa il campionato di serie A giungendo diciassettesima con 21 punti; si riaffaccia alla Serie A due stagioni più tardi con un ruolino di marcia decisamente migliore ed un sesto posto finale con 57 punti, guadagnando la poule scudetto dove termina il gironcino a quattro al terzo posto con due punti. La squadra piemontese può però gioire lo stesso a fine stagione per la conquista della sua prima Coppa Italia.
Nella stagione 1996-97 la ITCA Calcetto arriva alla terza posizione in classifica frutto dei 73 punti che le lasciano davanti solo Roma RCB e Milano, nei play-off il Torino giunge alle semifinali dove viene eliminato dal Milano. Nella finale per il terzo e quarto posto viene poi superato dalla Lazio per 3-1. Anche in questa stagione però il Torino mette in bacheca un trofeo, si tratta della sua seconda Coppa Italia.
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Nel 1997 la squadra assume la denominazione Torino Calcetto per diventare la squadra simbolo della città[3]. La stagione si aprì con la vittoria della prima Supercoppa; la stagione regolare si concluse al quarto posto, mentre nei play-off il Torino venne eliminato dopo un doppio scontro con l'Augusta. Nella stagione 1998-99 il Torino, guidato da dapprima da Giulio Facchini (che vinse la seconda Supercoppa italiana della società) e quindi da Jesús Velasco, chiuse la stagione regolare al primo posto con 68 punti, nove in più del Petrarca. Nei play-off i piemontesi eliminarono Lazio (1-1, 0-7), Augusta (0-4, 5-3) raggiungendo la finale scudetto vinta contro la BNL Roma (3-2, 3-6).
Nell'estate successiva il presidente annuncia lo scioglimento della squadra campione d'Italia; la decisione, dettata dalla volontà di giocare nel capoluogo dopo anni di pellegrinaggio in impianti della provincia, fu presa in seguito all'ennesimo rifiuto dell'amministrazione cittadina a utilizzare il PalaRuffini[1].
La rifondazione
[modifica | modifica wikitesto]Il settore giovanile e la squadra Under-21 della società scomparsa furono assorbiti dalla Unione Sportiva Cotrade Calcio a 5, seconda società cittadina, militante in Serie A2. In seguito alla vittoria del proprio girone e la conseguente promozione nella massima serie, nell'estate del 2000 il presidente Eugenio Amato annuncia il cambio di denominazione della società in Torino Calcio a 5 con l'intenzione di proseguire la tradizione gialloblu cittadina[4].
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria del Torino C5 | |
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Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Campionati italiani: 1
Coppa Italia: 2
Supercoppa italiana: 2
- 1997, 1998
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Giso Orengo, Quando il CUS dominava in Europa (PDF) [collegamento interrotto], in Il Giornale del Piemonte, 17 agosto 2001. URL consultato il 29 settembre 2014.
- ^ Maurizio Introna, Un trionfo che viene da lontano, in La Stampa, 27 maggio 1999.
- ^ L'ITCA diventa Torino, in La Stampa, 19 settembre 1997. URL consultato il 12 ottobre 2015.
- ^ Il Cotrade chiude in bellezza e cambia nome (PDF) (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014). ilgiornaledelpiemonte.com
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La rosa del Torino stagione 2001/2002, su allenarenelcalcioa5.it.
- L'organigramma del Torino stagione 2001/2002, su allenarenelcalcioa5.it.