Busch Light Clash at The Coliseum

Busch Light Clash at The Coliseum
Altri nomiBusch Clash (1979–1997; 2020–2021)
Bud Shootout (1998–2000)
Budweiser Shootout (2001–2012)
Sprint Unlimited (2013–2016)
Advance Auto Parts Clash (2017–2019)
Sport
CategoriaNASCAR Cup Series
PaeseUSA
LuogoLos Angeles, California
ImpiantoLos Angeles Memorial Coliseum
SuperficieAsfalto
OrganizzatoreNASCAR
Cadenzaannuale
Formula150 giri (37,5 miglia)
350 giri totali in sei gare
Storia
Fondazione1979
DetentoreBandiera degli Stati Uniti Denny Hamlin
Record vittorieBandiera degli Stati Uniti Dale Earnhardt (6)

Il Busch Light Clash è una gara di esibizione che precede l'inizio ufficiale delle NASCAR Cup Series e che si tiene ogni anno nel mese di febbraio prima della Daytona 500. La gara si è sempre tenuta presso l'ovale di Daytona dalla sua prima edizione (1979) fino al 2021, quando è stata trasferita presso il Los Angeles Memorial Coliseum di Los Angeles (California) nel 2022. Quando veniva disputato a Daytona, il Clash costituiva, insieme alla BRANDT 200 delle ARCA Menards Series, la prima gara di lancio delle cosiddette Daytona Speedweeks, ovvero l'insieme di eventi che precedono la più nota Daytona 500. Insieme alla NASCAR All-Star Race, il The Clash è una delle due gare che non assegna punti ai fini della classifica del campionato NASCAR.

Per la maggior parte della sua storia, il The Clash è stato sponsorizzato dalla Anheuser-Busch (che possiede i marchi Busch Beer e Budweiser). Nel 2013 la Anheuser-Busch decide di interrompere la sua sponsorizzazione delle Daytona Speedweeks a favore delle Duel races (che nel frattempo erano diventate prive della loro sponsorizzazione storica con la Gatorade). Il The Clash, dunque, riceve la sponsorship della Sprint, main sponsor delle Cup Series dell'epoca, introducendo prima la denominazione di questo evento come "The Shootout", poi quella di "Unlimited". Quando la Sprint lascia la NASCAR dopo la fine della stagione 2016, con la stagione 2017 è la Advance Auto Parts a sponsorizzare l'evento che riassume il nome originario di "The Clash". Nel 2020 la Advance Auto Parts decide di interrompere la sua sponsorizzazione della gara, a cui si sostituisce quella della Anheuser-Busch (che, nel frattempo, dal 2016 non sponsorizzava più le Duel races), che dura ancora tutt'oggi.

Nel 2021, dopo che per tutta la sua storia l'evento si era sempre tenuto nell'ovale di Daytona, si è deciso di tenerla nel Daytona Road Course per alcuni problemi logistici sorti con il concomitante evento del Super Bowl LV, ma anche per testare la settima generazione di telai (posticipata con lo scoppio della pandemia di COVID-19). Nel 2022 la gara si è definitivamente allontanata da Daytona per la prima volta nella sua storia, tenendosi invece presso il Los Angeles Memorial Coliseum per lanciare pubblicamente i nuovi telai. L'edizione 2022 del The Clash è stata la prima gara NASCAR a tenersi in uno stadio: l'ultima occasione si era avuta nel 1956, con una gara tenutasi presso il Soldier Field di Chicago. La stessa edizione 2022 è stata anche la prima a non essere un evento esclusivamente riservato a piloti invitati.

L'idea dell'evento, che assume la denominazione iniziale di Busch Clash, nasce da Monty Roberts, allora brand manager del marchio Busch Beer (in precedenza Busch Bavarian Beer), per promuovere il nuovo marchio. Roberts aveva avuto già un notevole successo promuovendo il marchio Mercury mentre lavorava per la Ford ed aveva fatto parte anche della direzione dell'Ontario Motor Speedway. Conoscendolo, Roberts è convinto che il mondo delle corse sia un buon canale promozionale. Nelle prime edizioni il formato è quello di una gara percorsa sulle 50 miglia senza pit stop, a cui partecipano tutti i piloti che nella stagione precedente hanno ottenuto almeno una pole position (consentendo in tal modo la promozione dell'evento come la "gara più veloce" della stagione). La gara quindi offre un notevole incentivo per i piloti ad ottenere la prima posizione in griglia, risultato che la NASCAR in quel periodo premia con un'esigua somma di denaro e che non assegna punti per il campionato.

Il The Clash, inoltre, è anche un modo per aumentare notevolmente l'attenzione sulle Daytona Speedweeks che precedono la Daytona 500. In precedenza, le Speedweeks non vedono la partecipazione dei piloti più famosi che partecipano alle Winston Cup Series, i quali arrivano sul circuito della Florida soltanto il mercoledì precedente la gara. Il Busch Clash, invece, permette a questi piloti di parteciparvi e soprattutto in diretta televisiva sulla CBS.

L'edizione del 1987, vinta da Bill Elliott, è stata completata ad una media di 197.802 miglia orarie (mph). Ad oggi è la gara che ha registrato la più alta velocità media di tutta la storia della NASCAR (anche se non assegnava punti per il campionato).

Nell'edizione 2013 (che intanto aveva assunto il nome di "Sprint Unlimited at Daytona") introduce un nuovo formato che prevede una votazione da parte dei tifosi e che coinvolge alcuni aspetti della competizione.[1][2]

Nel 2017 l'evento assume la denominazione di "Advance Auto Parts Clash", dopo l'accordo pluriennale concluso tra l'azienda e la NASCAR per la sua sponsorizzazione.[3] L'edizione 2017 è stata rinviata alla giornata di domenica per le cattive condizioni meteo, diventando la prima edizione dal 2006 ad essere disputata di giorno.

È del 2020 il ritorno della Anheuser-Busch come main sponsor della gara, riportando in vita il nome di "Busch Clash".[4]

Nel 2021 la gara non viene disputata sull'ovale di Daytona ma nel suo circuito interno. L'intenzione originaria è quella di contenere i costi e far utilizzare alle squadre il vecchio telaio delle stock car di sesta generazione, mentre la settima generazione avrebbe dovuto debuttare nella successiva Daytona 500.[5]

Per l'edizione 2022 l'intenzione originaria della NASCAR è quella di ritornare alla normale programmazione (che nel 2021 era stata modificata per via del concomitante Super Bowl LV disputato nella vicina Tampa), utilizzando sempre le auto di sesta generazione nel circuito interno di Daytona. Tutto cambia con la decisione presa dalla NFL di spostare il Super Bowl LVI una settimana prima, ovvero in concomitanza delle Daytona Speedweeks. La NASCAR, dunque, prende la decisione di rinominare l'evento come "Busch Light Clash" e di trasferire l'evento al Los Angeles Memorial Coliseum (quindi lontano da Daytona per la prima volta nella sua storia) e nel fine settimana tra le finali di conference della NFL e il Super Bowl LVI (che in quell'edizione si teneva sempre in California, a Inglewood). Nel giugno 2022 la NASCAR annuncia che anche l'edizione 2023 si sarebbe disputata nella nuova location e, successivamente, anche nel 2024. Quest'ultima edizione è stata anticipata al sabato, per la previsione di pessime condizioni meteo a Los Angeles nel giorno originariamente stabilito per l'evento, la domenica.[6]

Il 14 settembre 2021 la NASCAR annuncia lo spostamento dell'evento presso il Los Angeles Memorial Coliseum;[7][8] conseguentemente, data la natura del tracciato, il 9 novembre 2021 rende noto i formato dell'evento, con qualche modifica introdotta nel successivo 21 dicembre, tra cui l'aumento dei piloti inseriti in ogni batteria (da 4 a 5), espandendo in tal modo il numero di piloti partecipanti all'evento da 23 a 27.[9]

  • All'evento possono partecipare tutti i piloti e tutte le squadre.
  • Vengono disputate in totale sette gare, per un totale di 350 giri.
  • Alle qualifiche partecipano i 36 chartered teams e fino a 4 non-chartered teams, che però accedono all'evento solo con qualificazione.
  • Vengono formate 4 batterie, ognuna delle quali disputa una gara di 25 giri.
  • I primi 5 piloti di ogni batteria si qualificano per la fase successiva. Il resto dei piloti accede ad una delle due batterie di ripescaggio, le "Last Chance Qualifiers" (LCQ), disputate sulla lunghezza di 50 giri.
  • I primi 3 piloti di ogni LCQ vengono schierati nelle ultime posizioni in griglia di partenza della gara finale.
  • Il pilota non qualificato alla gara finale con il più alto punteggio nella classifica piloti della stagione precedente, viene schierato nell'ultima posizione in griglia.
  • La gara finale si corre su 150 giri.

Fonti: Racing Reference; Jayski's Silly Season Site

Anno Data Pilota Team Vettura Distanza Tempo Velocità media
(mph)
Resoconto
Giri Miglia
Daytona International Speedway - ovale (2,5 miglia)
1979 11 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Buddy Baker Harry Ranier Oldsmobile 20 50 0:15:26 194.384 Resoconto
1980 10 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Dale Earnhardt Rod Osterlund Oldsmobile 20 50 0:15:39 191.693 Resoconto
1981 8 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Darrell Waltrip Junior Johnson Buick 20 50 0:15:52 189.076 Resoconto
1982 7 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Bobby Allison DiGard Motorsports Buick 20 50 0:15:39 191.693 Resoconto
1983 14 febbraio* Bandiera degli Stati Uniti Neil Bonnett RahMoc Enterprises Chevrolet 20 50 0:15:35 192.513 Resoconto
1984 12 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Neil Bonnett Junior Johnson Chevrolet 20 50 0:15:33 195.926 Resoconto
1985 10 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Terry Labonte Billy Hagan Chevrolet 20 50 0:15:19 195.865 Resoconto
1986 8 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Dale Earnhardt Richard Childress Racing Chevrolet 20 50 0:15:19 195.865 Resoconto
1987 8 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Bill Elliott Melling Racing Ford 20 50 0:15:10 197.802 Resoconto
1988 7 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Dale Earnhardt Richard Childress Racing Chevrolet 20 50 0:15:40 191.489 Resoconto
1989 12 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Ken Schrader Hendrick Motorsports Chevrolet 20 50 0:15:33 192.926 Resoconto
1990 11 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Ken Schrader Hendrick Motorsports Chevrolet 20 50 0:15:36 192.308 Resoconto
1991 10 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Dale Earnhardt Richard Childress Racing Chevrolet 20 50 0:15:50 189.474 Resoconto
1992 8 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Geoff Bodine Bud Moore Engineering Ford 20 50 0:15:52 189.076 Resoconto
1993 7 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Dale Earnhardt Richard Childress Racing Chevrolet 20 50 0:16:03 186.916 Resoconto
1994 13 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Jeff Gordon Hendrick Motorsports Chevrolet 20 50 0:15:53 188.877 Resoconto
1995 12 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Dale Earnhardt Richard Childress Racing Chevrolet 20 50 0:15:55 188.482 Resoconto
1996 11 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Dale Jarrett Robert Yates Racing Ford 20 50 0:16:13 184.995 Resoconto
1997 9 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Jeff Gordon Hendrick Motorsports Chevrolet 20 50 0:16:11 185.376 Resoconto
1998 8 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Rusty Wallace Penske Racing Ford 25 62,5 0:20:57 178.998 Resoconto
1999 7 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Mark Martin Roush Racing Ford 25 62,5 0:20:38 181.745 Resoconto
2000 13 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Dale Jarrett Robert Yates Racing Ford 25 62,5 0:20:34 182.334 Resoconto
2001 11 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Tony Stewart Joe Gibbs Racing Pontiac 70 175 0:58:00 181.036 Resoconto
2002 10 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Tony Stewart Joe Gibbs Racing Pontiac 70 175 0:57:55 181.295 Resoconto
2003 8 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Dale Earnhardt, Jr. Dale Earnhardt, Inc. Chevrolet 70 175 0:58:04 180.827 Resoconto
2004 7 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Dale Jarrett Robert Yates Racing Ford 70 175 1:09:37 150.826 Resoconto
2005 12 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Jimmie Johnson Hendrick Motorsports Chevrolet 70 175 0:57:53 181.399 Resoconto
2006 12 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Denny Hamlin Joe Gibbs Racing Chevrolet 72 180 1:10:18 153.627 Resoconto
2007 10 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Tony Stewart Joe Gibbs Racing Chevrolet 70 175 1:03:12 166.195 Resoconto
2008 9 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Dale Earnhardt, Jr. Hendrick Motorsports Chevrolet 70 175 1:14:36 140.751 Resoconto
2009 7 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Kevin Harvick Richard Childress Racing Chevrolet 78 195 1:31:57 168.564 Resoconto
2010 6 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Kevin Harvick Richard Childress Racing Chevrolet 76 190 1:18:48 144.742 Resoconto
2011 12 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Kurt Busch Penske Racing Dodge 75 187,5 1:13:15 153.142 Resoconto
2012 18 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Kurt Busch Joe Gibbs Racing Toyota 82 205 1:39:07 124.096 Resoconto
2013 16 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Kevin Harvick Richard Childress Racing Chevrolet 75 187,5 1:03:22 177.538 Resoconto
2014 15 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Denny Hamlin Joe Gibbs Racing Toyota 75 187,5 1:18:35 143.16 Resoconto
2015 14 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Matt Kenseth Joe Gibbs Racing Toyota 75 187,5 1:22:59 135.569 Resoconto
2016 13 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Denny Hamlin Joe Gibbs Racing Toyota 79 197,5 1:32:16 128.432 Resoconto
2017 19 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Joey Logano Team Penske Ford 75 187,5 1:18:13 143.831 Resoconto
2018 11 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Brad Keselowski Team Penske Ford 75 187,5 1:06:19 169.641 Resoconto
2019 10 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Jimmie Johnson Hendrick Motorsports Chevrolet 59 147,5 1:20:01 110.602 Resoconto
2020 9 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Erik Jones Joe Gibbs Racing Toyota 88 220 1:37:51 134.9 Resoconto
Daytona International Speedway - road course (3,61 miglia)
2021 9 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Kurt Busch Joe Gibbs Racing Toyota 35 126,35 1:30:25 83.845 Resoconto
Los Angeles Memorial Coliseum - ovale (0,25 miglia)
2022 6 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Joey Logano Team Penske Ford 150 37,5 0:57:39 39.029 Resoconto
2023 5 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Martin Truex Jr. Joe Gibbs Racing Toyota 150 37,5 1:43:04 21.831 Resoconto
2024 3 febbraio Bandiera degli Stati Uniti Denny Hamlin Joe Gibbs Racing Toyota 151 37.75 1:08:46 32.937 Resoconto

Piloti plurivincitori

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# Vittorie Pilota Vittoria negli anni
6 Bandiera degli Stati Uniti Dale Earnhardt 1980, 1986, 1988, 1991, 1993, 1995
4 Bandiera degli Stati Uniti Denny Hamlin 2006, 2014, 2016, 2024
3 Bandiera degli Stati Uniti Dale Jarrett 1996, 2000, 2004
Bandiera degli Stati Uniti Tony Stewart 2001, 2002, 2007
Bandiera degli Stati Uniti Kevin Harvick 2009, 2010, 2013
2 Bandiera degli Stati Uniti Neil Bonnett 1983, 1984
Bandiera degli Stati Uniti Ken Schrader 1989, 1990
Bandiera degli Stati Uniti Jeff Gordon 1994, 1997
Bandiera degli Stati Uniti Dale Earnhardt Jr. 2003, 2008
Bandiera degli Stati Uniti Jimmie Johnson 2005, 2019
Bandiera degli Stati Uniti Kyle Busch 2012, 2021
Bandiera degli Stati Uniti Joey Logano 2017, 2022

Team plurivincitori

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# Vittorie Team Vittoria negli anni
12 Joe Gibbs Racing 2001, 2002, 2006, 2007, 2012, 2014, 2015, 2016, 2020, 2021, 2023, 2024
8 Richard Childress Racing 1986, 1988, 1991, 1993, 1995, 2009, 2010, 2013
7 Hendrick Motorsports 1989, 1990, 1994, 1997, 2005, 2008, 2019
5 Team Penske 1998, 2011, 2017, 2018, 2022
3 Robert Yates Racing 1996, 2000, 2004
2 Junior Johnson & Associates 1981, 1984

Costruttori plurivincitori

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# Vittorie Costruttore Vittoria negli anni
21 Chevrolet 1983, 1984, 1985, 1986, 1988, 1989, 1990, 1991, 1993, 1994, 1995, 1997, 2003, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2013, 2019
10 Ford 1987, 1992, 1996, 1998, 1999, 2000, 2004, 2017, 2018, 2022
8 Toyota 2012, 2014, 2015, 2016, 2020, 2021, 2023, 2024
2 Oldsmobile 1979, 1980
Buick 1981, 1982
Pontiac 2001, 2002

Voci correlate

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