Stay the Night (James Blunt)

Stay the Night
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaJames Blunt
Pubblicazione10 settembre 2010
Durata3:40
Album di provenienzaSome Kind of Trouble
GenerePop rock
Folk rock
EtichettaCustard Records, Atlantic Records
ProduttoreSteve Robson
Registrazionegennaio 2010
FormatiCD, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroGermania (bandiera) Germania[1]
(vendite: 150 000+)
Italia (bandiera) Italia[2]
(vendite: 15 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[3]
(vendite: 7 500+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia[4]
(vendite: 70 000+)
James Blunt - cronologia
Singolo successivo
(2011)

Stay the Night è un singolo del cantautore britannico James Blunt, pubblicato il 10 settembre 2010 come primo estratto dal terzo album in studio Some Kind of Trouble.

Il brano, scritto da James Blunt, Ryan Tedder e Steve Robson, è stato pubblicato in Europa il 10 settembre 2010,[5] mentre negli Stati Uniti il 25 ottobre successivo.[6] La canzone racconta la magia di una notte tra amici su una spiaggia della California.[7]

Il testo di Stay the Night contiene un riferimento al classico di Bob Marley Is This Love nei versi Just like the song on my radio said / We’ll share the shelter of my single bed. Marley è anche accreditato come co-autore del brano. La versione pubblicata nell'edizione statunitense dell'album è diversa dall'originale poiché presenta un'introduzione in dissolvenza e dura 3 minuti e 25 secondi.

Blunt ha interpretato il brano dal vivo per la prima volta durante il concerto di beneficenza Help for Heroes a Twickenham il 12 settembre 2010.

Il critico musicale Ryan Brockington del New York Post ha paragonato il brano di Blunt con le sonorità del gruppo Train.[8]

Video musicale

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Il video musicale prodotto per Stay the Night, diretto da Ray Kay, è stato presentato in anteprima sul canale YouTube di James Blunt il 23 settembre 2010.

CD singolo
  1. Stay the Night – 3:40
  2. Goodbye My Lover (Live At The iTunes Festival, June 2010) – 4:36
Promo CD singolo
  1. Stay the Night – 3:34
  2. Stay the Night (Instrumental) – 3:34
Download digitale
  1. Stay the Night – 3:34
CD singolo (Europa)
  1. Stay the Night – 3:34
  2. Stay the Night (Wideboys Remix) – 6:05
CD maxi singolo (Europa)
  1. Stay the Night – 3:34
  2. Stay the Night (Acoustic) – 3:33
  3. Stay the Night (Fred Falke Remix) – 7:25
  4. Stay the Night (Buzz Junkies Remix) – 4:52
  5. Stay the Night (Video) – 3:48

Successo commerciale

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Il singolo è entrato nella top-ten di numerose classiche europee.[9] In Italia il brano entra a far parte dei singoli più venduti direttamente alla posizione numero 4,[10] salendo alla terza la settimana successiva[11] e, dopo essere sceso nuovamente in quarta posizione, esce dalla top 10.[9]

Classifiche di fine anno

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Classifica (2010) Posizione
Australia[20] 88
Belgio (Fiandre)[21] 72
Belgio (Vallonia)[22] 80
Germania[23] 56
Italia[24] 68
Paesi Bassi[25] 92
Svizzera[26] 53
Classifica (2011) Posizione
Spagna[27] 17
  1. ^ (DE) James Blunt – Stay the Night – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 19 marzo 2024.
  2. ^ Stay the Night (certificazione), su FIMI. URL consultato il 21 settembre 2023.
  3. ^ (EN) Official Top 40 Singles - 31 January 2011, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  4. ^ (EN) ARIA Charts – Accreditations – 2011 Singles (PDF), su dropbox.com, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 19 marzo 2024.
  5. ^ (DE) James Blunt bittet: "Stay The Night", ORF. URL consultato l'11 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2013).
  6. ^ (EN) James announces new single and album, Atlantic Records, 29 agosto 2010. URL consultato l'8 settembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2010).
  7. ^ Paolo Gallori, Il ritorno del "soldato" James Blunt "Grazie Italia, dove tutto cominciò", su La Repubblica, 12 marzo 2011. URL consultato il 23 settembre 2023.
  8. ^ (EN) Ryan Brockington, I'll be Blunt, this sounds like Train, in New York Post, 10 settembre 2010. URL consultato il 17 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2010).
  9. ^ a b (EN) James Blunt su Italiancharts, su italiancharts.com. URL consultato il 23 settembre 2023.
  10. ^ FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana - Classifiche, su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 24 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  11. ^ FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana - Classifiche, su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 24 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  12. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) James Blunt – Stay the Night, su Ultratop. URL consultato il 23 settembre 2023.
  13. ^ a b c (EN) James Blunt, su Billboard. URL consultato il 23 settembre 2023.
  14. ^ (EN) European Hot 100 | Billboard.com, su Billboard. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2013).
  15. ^ (EN) TOP 50 Singles, Week Ending 4 November 2010, su chart-track.co.uk. URL consultato il 23 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2018).
  16. ^ (EN) James Blunt, su Official Charts Company. URL consultato il 23 settembre 2023.
  17. ^ (CS) CZ - RADIO - TOP 100 4. týden 2011, su ČNS IFPI. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  18. ^ (RU) James Blunt, su Tophit. URL consultato il 30 settembre 2023.
  19. ^ (SK) Radio Top 100, su ČNS IFPI. URL consultato l'8 ottobre 2013.
  20. ^ (EN) ARIA Top 100 Singles for 2010, su ARIA Charts. URL consultato il 24 settembre 2023.
  21. ^ (NL) Jaaroverzichten 2010, su Ultratop. URL consultato il 24 settembre 2023.
  22. ^ (FR) Rapports annuels 2010, su Ultratop. URL consultato il 24 settembre 2023.
  23. ^ (DE) Top 100 Single–Jahrescharts 2010, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 24 settembre 2023.
  24. ^ Classifica annuale 2010 (dal 28.12.2009 al 26.12.2010), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 24 settembre 2023.
  25. ^ (NL) Jaaroverzichten – Single 2010, su Dutch Charts. URL consultato il 24 settembre 2023.
  26. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2010, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 24 settembre 2023.
  27. ^ (ES) Top 20 Radios – Año 2011 (PDF), su PROMUSICAE. URL consultato il 24 settembre 2023.

Collegamenti esterni

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