Terremoto di Firenze del 1453
Terremoto di Firenze del 1453 | |
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Data | 28 settembre |
Ora | 22:45 |
Magnitudo Richter | 5,3 |
Magnitudo momento | 5.3 |
Epicentro | Firenze 43°46′17″N 11°15′15″E |
Stati colpiti | Repubblica fiorentina |
Intensità Mercalli | VII-VIII |
Posizione dell'epicentro | |
Il terremoto di Firenze del 1453 è stato un evento sismico verificatosi il 28 settembre alle ore 22:45 italiane nel capoluogo toscano e nell'area a est della città. La magnitudo momento stimata di quell'evento è stata di 5.3 della scala Richter, mentre l'epicentro stimato è stato nell'area collinare a nord-est di Firenze.
I principali effetti del sisma si verificarono a est della città, dove fu raggiunto il VII-VIII grado della scala Mercalli, mentre a Firenze gli effetti furono del VII grado della medesima scala.[1]
Una narrazione dell'episodio è riportata nel libro di memorie di Giovanni Chellini da San Miniato :
“Richordo che nello anno millequactrocentocinquantatre a dì XXVIII di settembre a hore cinque di notte venne nella città di Firenze il maggiore e più terribile terremoto che per li viventi ne nostri dì mai fosse udito o sentito e durò presso che uno ottavo d’ora, per paura del quale grande quantità di persone uscirono dalle case andando per le piazze e luoghi scoperti, a ciò non cadessero loro addosso case e altri edificii gridando per la città a Dio misericordia, cum molte laude e orationi ad alte voci. Li signori uscirono dal palagio in sulla piazza per paura e fra gli altri Piero di Cosimo de Medici, sendo in casa sua malato di gotti, si fece portare a molti giovani a San Marco e facesi mettere nell’orto di quelli frati e cum cuperture e cum fuochi che in detto orto fece accendere cum altri suoi di casa vi si stete quella notte e abondavavi tanta gente che bisognò serrare la porta che non vi intrasseno. Cosimo suo padre era in villa sua a Careggi, malato di gotti. Caddero molti edifici e in Santa Reparata nella chiesa caddeno loro addosso delle loro case e molte altre cose nella città ruinarono, la maggior parte de cittadini notevoli e cavalieri tutti per la città fuor di loro case in luoghi di piazze e maxime sul prato della Nuntiata e di san Marco stava grande quantità di gente per paura. Dopo quello grande terremoto quella medesima notte ne vennero circa otto, ma non grandi, ne terribili come quello primo, posto assi spaventasseno la gente.
Di poi la seguente notte che fu a dì 29 di detto mese alle 4 hore venne uno terremuoto non grande a buon pezzo come il primo della passa notte e dopo esso due altri piccoli, pur quella notte gran gente albergò supra piazze e prati e in orti di frati e di spedali per paura e domattina a dì primo d’ottobre s’è ordinato divote processioni per insino a 4 dì.”[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ European Archive of Historical Earthquake Data, 28 settembre 1453, 22:45 Firenze., su emidius.eu. URL consultato il 21 dicembre 2014.
- ^ M. T. Sillano, Le ricordanze di Giovanni Chellini da San Miniato: medico, mercante e umanista (1425-1457), Milano, Franco Angeli Editore, 1984, pp. 195-196.