Varanus mertensi
Varano di Mertens | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Ordine | Squamata |
Famiglia | Varanidae |
Genere | Varanus |
Specie | V. mertensi |
Nomenclatura binomiale | |
Varanus mertensi Glauert, 1951 |
Il varano di Mertens (Varanus mertensi Glauert, 1951) è una specie della famiglia dei Varanidi originaria delle regioni settentrionali dell'Australia; molto diffuso, è un attivo predatore opportunista di habitat acquatici e rivieraschi[1]. Deve il nome all'erpetologo tedesco Robert Mertens.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il varano di Mertens misura circa un metro di lunghezza. Ha le regioni dorsali di colore marrone scuro o nero, con molte macchie color crema o gialle. Le regioni ventrali sono più chiare - bianche o giallastre -, con screziature grigie sulla gola e fasce grigio-azzurre sul petto. La coda, estremamente compressa lateralmente, presenta un'alta carena dorsale mediana ed è circa 1,5 volte più lunga del resto del corpo[2].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il varano di Mertens è diffuso nelle acque costiere e interne di gran parte dell'Australia settentrionale, dalla regione del Kimberley, nell'Australia Occidentale, attraverso il Top End del Territorio del Nord e le coste del golfo di Carpentaria, alle regioni occidentali della penisola di Capo York, nell'estremità settentrionale del Queensland[2].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Il varano di Mertens, ottimo nuotatore, è una creatura semi-acquatica che solo di rado si allontana dall'acqua. Viene spesso avvistato mentre prende bagni di sole su rocce o tronchi che affiorano dalle acque o sui rami delle piante che circondano le paludi, le lagune e gli specchi d'acqua del suo areale. Se disturbato, si tuffa in acqua, dove può rimanere immerso per lunghi periodi[2].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Il varano di Mertens va in cerca di cibo sia sulla terraferma che nell'acqua; si nutre soprattutto di pesci, rane e carogne, ma talvolta, quando ne ha l'occasione, cattura anche vertebrati terricoli e insetti[2]. Ha un olfatto ben sviluppato, grazie al quale può localizzare anche fonti di cibo nascoste nel suolo, come le uova delle tartarughe d'acqua dolce, che porta alla luce scavando[3].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Il varano di Mertens depone le uova in una tana; queste, deposte solitamente agli inizi della stagione secca, si schiudono nel corso della stagione umida successiva. A seconda della temperatura, le uova si schiudono entro 200-300 giorni dalla deposizione; una volta usciti dall'uovo, i piccoli sono in grado di entrare in acqua e nuotare immediatamente[3][4].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Il varano di Mertens è minacciato dalla diffusione, nel proprio areale, del rospo delle canne, che provoca avvelenamento una volta ingerito. Per questo motivo il varano viene classificato tra le specie vulnerabili dalla legislazione del Territorio del Nord[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mayes, Phillip James, The ecology and behaviour of Varanus mertensi (Reptilia: Varanidae) (Dissertation submitted for the Degree of Doctor of Philosophy), Perth, Western Australia, Faculty of Natural Sciences, Edith Cowan University, 2006, ISBN.
- ^ a b c d Cogger, H.G., Reptiles and Amphibians of Australia, Sydney, Reed, 1979, p. 257, ISBN 0-589-50108-9.
- ^ a b c Threatened Species of the Northern Territory: Mertens Water Monitor (PDF), su Simon Ward, John Woinarski, Tony Griffiths and Lindley McKay (compilers), Department of Natural Resources, Environment and the Arts, Northern Territory, novembre 2006. URL consultato il 10 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2009).
- ^ OzAnimals.com: Mertens' Water Monitor
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Varanus mertensi
- Wikispecies contiene informazioni su Varanus mertensi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Monitor Lizards: Varanus mertensi (includes notes on keeping and breeding in captivity), su monitor-lizards.net. URL consultato il 26 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2010).