Acetazolamide

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Acetazolamide
Nome IUPAC
5-acetammido-1,3,4-tiadiazol-2-sulfonammide; N-(5-sulfamoil-1,3,4-tiadiazol-2-il)acetammide
Nomi alternativi
Acetazolam; Acetazolamida; Acetazolamidum
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC4H6N4O3S2
Massa molecolare (u)222.245 g/mol
Numero CAS59-66-5
Numero EINECS200-440-5
Codice ATCS01EC01
PubChem1986
DrugBankDBDB00819
SMILES
CC(=O)NC1=NN=C(S1)S(=O)(=O)N
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Orale - Endovenosa
Dati farmacocinetici
Emivita3 - 9 ore
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H315 - 319
Consigli P305+351+338 [1]

L'acetazolamide è un principio attivo che fa parte della classe degli inibitori di anidrasi carbonica.[2] Viene indicato specificamente nel trattamento del glaucoma, dell'epilessia, ipertensione endocranica idiopatica (pseudotumor cerebri), mal di montagna, cistinuria ed ectasia durale.

Nel mondo è disponibile con diversi nomi commerciali: Diamox, Azomid, Carbinib, Dazamide, Diuramid, Defiltran, Glaupax, Huma-Zolamide, Odemin e Zolamox.

Caratteristiche strutturali e fisiche

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L'acetazolamide è una polvere bianca e cristallina. Molto poco solubile in acqua, debolmente solubile in alcool, si dissolve in soluzioni diluite alcaline.

Farmacocinetica

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L'assorbimento nel tratto gastrico è rapido, i massimi livelli plasmatici si raggiungono dopo due ore dall'assunzione orale. L'emivita è di circa otto ore.

Il legame con le proteine plasmatiche è del 90-95%. Si distribuisce nel liquor, latte, e attraversa la placenta.

Il farmaco è escreto nelle urine in forma immodificata, l'80% viene eliminato in 8-12 ore.

Farmacodinamica

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Agisce come diuretico perché è un inibitore enzimatico che agisce sull’anidrasi carbonica: la molecola inibisce la reazione reversibile di idratazione del biossido di carbonio e la disidratazione dell'acido carbonico a livello renale. Il risultato di tale azione è una eliminazione, attraverso il rene, degli ioni HCO3-, Na+, H2O e K+.

Questo determina un incremento della diuresi e l'alcalinizzazione delle urine.

L'acetazolamide è indicata nei seguenti casi:

  • trattamento degli edemi da insufficienza cardiaca. Nei pazienti affetti da prevalente insufficienza del cuore sinistro si ottengono ottimi risultati, con scomparsa dell'edema polmonare e miglioramento della dispnea dopo alcuni giorni.
  • edema oculare
  • trattamento coadiuvante di glaucoma cronico semplice (ad angolo aperto) e glaucoma secondario
  • misura terapeutica pre-operatoria nel glaucoma acuto ad angolo chiuso
  • trattamento coadiuvante nel trattamento dell'epilessia
  • Mal di montagna[3][4][5][6][7].

Si somministra o tramite via orale o con iniezione endovenosa:

  • Glaucoma: 0,25 - 1 g in un giorno, con assunzioni da due a quattro volte al giorno (deve essere somministrato in più dosi, frazionando la quota giornaliera)
  • Epilessia: 0,25 - 1 g (adulti) 8–30 mg/kg (bambini)
  • Edemi: 5 mg ogni kg di peso

Controindicazioni e avvertenze

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Necessario un monitoraggio attento degli elettroliti serici specie del potassio. Sconsigliato in soggetti con ipokaliemia, iponatriemia, insufficienza epatica grave, ipersensibilità nota ai sulfamidici.

Effetti collaterali e indesiderati

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Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano vomito, nausea, diarrea, cefalea, acidosi metabolica, orticaria, frequenti parestesie e formicolii agli arti; sono possibili anche reazioni dermatologiche come eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e sindrome di Lyell.[31][32][33][34]

Sono segnalati casi di anemia aplastica.[35][36][37][38][39][40]

L'acetazolamide interferisce con numerosi farmaci, in particolare antiepilettici. Se co-somministrata con la fenitoina la molecola ne modifica il metabolismo e può incrementarne i livelli sierici;[41][42] l'associazione con primidone comporta invece una diminuzione dell’assorbimento gastrointestinale di quest'ultimo: pertanto si hanno ridotte concentrazioni sieriche di primidone e dei suoi metaboliti, con conseguente ridotto effetto anticonvulsivante.

Altre interazioni: le solfonammidi e derivati, gli antagonisti dell'acido folico, la chinidina, il bicarbonato di sodio, la ciclosporina, le anfetamine e gli antidepressivi triciclici, l'aspirina e i sali di litio.

Sovradosaggio

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In caso di sovradosaggio il paziente tende a sviluppare uno stato acidosico ed uno squilibrio elettrolitico: entrambi i disturbi possono comportare effetti negativi sul sistema nervoso centrale, fino al coma.[43]

Il farmaco è dializzabile, non esiste antidoto specifico.

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