Biblioteca Universale Rizzoli

Logo della Biblioteca Universale Rizzoli

La Biblioteca Universale Rizzoli (BUR) è una collana editoriale della Rizzoli, fondata nel 1949. È stata la prima collana a diffondere in Italia i classici della letteratura in edizioni a basso prezzo. La prima serie si è chiusa nel 1972; la seconda serie è iniziata nel 1974.

La Biblioteca Universale Rizzoli si propone di mettere alla portata di tutti le opere capitali antiche e moderne di ogni letteratura, nonché opere di cultura e di divulgazione particolarmente significative. Sue caratteristiche sono:
  • selezione accurata dei testi, desunti dalle più autorevoli, moderne e complete edizioni critiche, e tutti integrali;
  • preparazione rigorosa delle traduzioni, sempre integrali, fedeli e controllate, quasi tutte espressamente eseguite e conformi al gusto moderno;
  • aggiornate note introduttive, annotazioni, appendici, bibliografie, indici e repertori di ogni genere;
  • cura della composizione e della stampa, formato tascabile;
  • prezzo di vendita più economico consentito dal mercato italiano.

Presentazione della collana prima dell'indice dei volumi usciti, e comunque spesso in coda agli stessi (prima serie).

Fino al 1948 la Rizzoli Editore aveva pubblicato solo periodici. Si era affermata prima con le riviste illustrate (Il Secolo Illustrato, Secolo XX), poi era passata ai settimanali d'attualità (Omnibus, Oggi e L'Europeo).

Nel 1948 Luigi Rusca, esperto di editoria libraria che aveva lavorato presso Mondadori dal 1928 al 1945, propose a Rizzoli di pubblicare libri già conosciuti al grande pubblico in edizione economica su modello della tedesca Reclam. Rizzoli accettò subito l'idea e si mise all'opera per la sua realizzazione. Le caratteristiche dei volumi furono il piccolo formato e la copertina non appariscente di colore grigio-verde; il testo era stampato con il carattere Times New Roman, uno dei più comuni (la copertina era stampata invece con il Bodoni). Ogni settimana usciva un titolo nuovo; il prezzo veniva calcolato secondo una proporzione fissa: 50 lire ogni 100 pagine, indipendentemente dall'opera[1].

Il primo direttore della collana fu Paolo Lecaldano, intellettuale napoletano; a lui fu affidata la scelta delle opere da pubblicare. Il primo libro della Biblioteca Universale Rizzoli, uscito nel gennaio 1949, fu il celeberrimo I promessi sposi. La collana ebbe subito un grande successo. Nel 1952, l'UNESCO dichiara la collana una "iniziativa di importanza e interesse mondiale"[2].

Nell'aprile 1972[3], dopo 909 titoli pubblicati (e numerati – con il criterio sotto descritto – fino al 2487), si chiuse la prima serie con l'uscita dei Fatti e detti memorabili di Valerio Massimo.

Nell'ottobre 1973 la BUR fu ripresa per merito del nuovo direttore editoriale Rizzoli libri, Mario Spagnol (1973-79). I volumi ebbero una nuova veste tipografica. Il nuovo direttore della BUR, Evaldo Violo, aprì la collana, sino ad allora dedicata ai classici, alla narrativa e alla saggistica contemporanee. I testi erano, come sempre riedizioni; ma molte opere, classici e non, ebbero introduzioni e note redatte ex novo. La prima pubblicazione della seconda serie furono le Confessioni di Sant'Agostino. Dal 1974 al 2010 la nuova BUR ha pubblicato circa 3.200 titoli.

Nel 2019 la Biblioteca Universale Rizzoli, diretta da Federica Magro, ha compiuto 70 anni.[4] In occasione dell'anniversario è stata creata un'agenda che raccoglie citazioni e perle d'archivio, e si conclude con una poesia di Pierluigi Cappello.[5]

Identità grafica

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I libri BUR uscivano ogni settimana. Il prezzo – anche questa fu una novità – fu calcolato secondo una proporzione fissa: 50 lire ogni 100 pagine[6], indipendentemente dalla notorietà dell'opera; un'analoga proporzione con le pagine stampate riguardava anche il curioso metodo di numerazione della collana: ciascun volume progressivo, in ordine cronologico di pubblicazione, era contrassegnato da un intervallo variabile, che poteva essere una numerazione singola (volume singolo) oppure multipla (volume doppio fino a quintuplo), secondo la mole del libro stesso. Il formato, peraltro, era costante: cm. 15,6 x 10,2.

Lo stile della Biblioteca Universale Rizzoli è stato legato per molti anni a una linea stilistica austera e sobria, tuttavia si possono trovare molte declinazioni e articolazioni nelle varie pubblicazioni.

Dal 1949 al 1972 i libri si presentavano con un piccolo formato e con un colore di copertina non rigida, grigio e beige. Il colore contrastava con il carattere tipografico della copertina, il Bodoni. Il testo invece stampato nel carattere Times.

Dal 1973 si vede trasformata in veste grafica, affidata a Jonh Alcorn, che sostituì il logo e caratterizzò le copertine successive con varietà compositiva e figurativa, ricevendo la piena fiducia da parte di Mario Spagnol. [7]

Dal 2010, la BUR risulta divisa in sotto-serie:

  • Biblioteca dello spirito cristiano
  • BUR 24/7
  • BUR Arte
  • BUR Best seller
  • BUR Bilingue
  • BUR Classici
  • BUR Classici Best
  • BUR Classici del pensiero
  • BUR Classici greci e latini
  • BUR Classici poesia
  • BUR Classici ragazzi
  • BUR Classici teatro
  • BUR Design
  • BUR Dizionari
  • BUR Extra
  • BUR Futuro passato
  • BUR Grandi romanzi
  • BUR Libri dello spirito cristiano
  • BUR Opere di Oriana Fallaci
  • BUR Pillole
  • BUR Psicologia e società
  • BUR Radici
  • BUR Saggi
  • BUR Scienza
  • BUR Scrittori contemporanei
  • BUR Senza filtro
  • BUR Storia
  • BUR Varia
  • I libri della speranza

Prima serie (1949-1972)[8]

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  1. ^ Ricordo di Luigi Rusca, su dentroefuori.net. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  2. ^ Cfr. Diliberto 2009. A tal proposito si racconta che un giorno Angelo Rizzoli si fosse lasciato sfuggire: «Altro che cultura! Con questi libri qui si guadagna un sacco di soldi».
  3. ^ Ma il titolo precedente, I fratelli Karamazov di Dostoievski, risale al 1968.
  4. ^ Teresio Bianchessi, Cresciuti a pane e… BUR, su ilmoesano.ch, 1º aprile 2019.
  5. ^ Stefano Bartezzaghi, Cresciuti a pane Bur, in La Repubblica, 20 gennaio 2019, p. 1.
  6. ^ Saranno portate poi a 60 lire, fino ad arrivare a 100 lire. L'ultimo volume quadruplo 2484-2487, nel 1972 in epoca di elevata inflazione, costava 900 lire.
  7. ^ Francesco Franchi e Angelo Rinaldi, Un grigio povero ma perfetto, in La Repubblica, 20 gennaio 2019, p. 49.
  8. ^ La cosiddetta Vecchia BUR.
  9. ^ I nomi degli autori e i titoli sono riportati con la grafia in cui apparivano sul frontespizio e in copertina dei volumi e nei cataloghi editoriali dell'epoca, con l'abitudine di italianizzare i prenomi e qualche errore di traslitterazione nei cognomi.
  10. ^ Enrico IV, parte I ed Enrico IV, parte II.
  11. ^ Enrico VI, parte I, Enrico VI, parte II ed Enrico VI, parte III.
  12. ^ Nei 12 voll. delle novelle di Cechov, Tutte le novelle non è il titolo: esso è sì indicato sul frontespizio e in copertina dei singoli volumi, prima dei titoli delle novelle contenute, ma in caratteri minori, e non è ripetuto sui dorsi. Inoltre non figura la numerazione dei volumi da I a XII, né con numeri né con pallini o asterischi, ma ciascun volume reca un pallino sul frontespizio e un asterisco in copertina.
  13. ^ Con questo volume è completata la traduzione dei 10 drammi storici shakespeariani (esclusi così Edoardo III e Sir Tommaso Moro, non universalmente attribuiti) in 7 voll., sotto l'indicazione complessiva di "Storie inglesi".
  14. ^ Con questo volume è completata la traduzione di tutti i 19 drammi (18 tragedie + 1 dramma satiresco) superstiti di Euripide in 5 voll., ciascuno dei quali però reca solo il titolo delle tragedie contenute, senza l'indicazione complessiva di "Tutte le tragedie".
  15. ^ Libri I-IX delle Lettere.
  16. ^ Libro X e ultimo delle Lettere.
  17. ^ Anche per le novelle di Maupassant, Tutte le novelle non è il titolo: a partire da La signorina Fifì (non ancora ne La casa Tellier), esso è sì indicato sul frontespizio e in copertina dei singoli volumi, prima dei titoli delle novelle contenute, ma in caratteri minori, e non è ripetuto sui dorsi. Inoltre non figura la numerazione dei volumi da I a X, né con numeri né con pallini o asterischi, ma ciascun volume reca un pallino sul frontespizio e un asterisco in copertina.
  • Oliviero Diliberto, Nostalgia del grigio. 60 anni di BUR. Catalogo illustrato della BUR 1949-1972, a cura di Massimo Gatta, Macerata, Biblohaus, 2009.

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