Chiesa di Sant'Anna Matrona
Chiesa di Sant'Anna Matrona | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Milano |
Indirizzo | Via Francesco Albani 56 |
Coordinate | 45°28′56.49″N 9°08′42.33″E |
Religione | cattolica di rito ambrosiano |
Titolare | Sant'Anna |
Arcidiocesi | Milano |
Architetto | Antonio Cassi Ramelli |
La chiesa di Sant'Anna Matrona è una chiesa parrocchiale cattolica di Milano, posta in zona Fiera del quartiere Portello.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Per servire le necessità spirituali di un quartiere in fase di progressiva crescita demografica, nel 1959 l'arcivescovo Montini istituì una nuova parrocchia, intitolata a Sant'Anna Matrona, scorporandone il territorio dalle parrocchie di San Pietro in Sala e di San Protaso.[1]
I lavori di costruzione della chiesa parrocchiale, progettata dall'architetto Cassi Ramelli, ebbero inizio nel marzo 1959 e si conclusero l'anno seguente; la chiesa fu inaugurata dall'arcivescovo il 18 dicembre 1960.[2]
Nel 1976 l'area presbiteriale fu ridisegnata per adattare l'altare alle nuove prescrizioni del Concilio Vaticano II.[2]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa, a pianta basilicale,[3] ha la facciata posta a sud-ovest, in fregio a via Francesco Albani, e il presbiterio a nord-est. Il campanile, di forme slanciate, è posto sul fondo della chiesa, sul lato destro.[2] A sinistra della facciata sorge la canonica.[2]
La facciata a capanna, preceduta da una scalinata, è rivestita nella parte superiore da mattoni a vista e nella parte inferiore da lastre di marmo Botticino;[2] nella facciata si aprono tre ingressi, dei quali il centrale è sormontato da un motivo traforato in forma di croce.[2][3]
L'interno è a tre navate divise da pilastri a pianta pentagonale; il presbiterio è illuminato da un tiburio ottagonale.[3] Nel seminterrato sono posti i locali parrocchiali.[2][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Saverio Almini, Parrocchia di Sant'Anna matrona 1959 - [1989], su lombardiabeniculturali.it.
- ^ a b c d e f g Susani (2005), p. 280.
- ^ a b c d Pedrali (1994), p. 153.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- Arturo Faccioli (a cura di), Le nuove chiese di Milano 1950-1960, Milano, Arcivescovado, Comitato per le nuove chiese, 1962, pp. 94-98, ISBN non esistente, SBN MIL0184068.
- Elena Pedrali, S. Anna Matrona, in Cecilia De Carli (a cura di), Le nuove chiese della Diocesi di Milano, 1945-1993, Milano, Vita e Pensiero, 1994, p. 153, ISBN 88-343-3666-6.
- Elisabetta Susani, Cassi Ramelli. L'eclettismo della ragione, Milano, Jaca Book, 2005, p. 280, ISBN 88-16-60339-9.
Ulteriori approfondimenti
[modifica | modifica wikitesto]- G. Mugnai, La parrocchia di Sant'Anna, in Diocesi di Milano, n. 3, 1961, pp. 141-145.
- Documentazione 1950-1960, in Fede e Arte, n. 10, 1962, p. 257.
- A. Coccia, La scultura nelle nuove chiese, in Nuove Chiese, n. 2, 1967, p. 47.
- A. Mosca, L'ammirevole semplicità di una chiesa, in Nuove Chiese, 1 bis, 1967, pp. 13-19.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Sant’Anna Matrona
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Sant'Anna Matrona, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Chiesa di Sant'Anna Matrona, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
- Chiesa di Sant'Anna Matrona, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.