Chiesa del Sacro Cuore (Milano)
Chiesa del Sacro Cuore | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Milano |
Coordinate | 45°26′35.88″N 9°15′46.44″E |
Religione | cattolica di rito ambrosiano |
Titolare | Sacro Cuore di Gesù |
Arcidiocesi | Milano |
Architetto | Guido Maffezzoli |
Stile architettonico | moderno |
La chiesa del Sacro Cuore è la parrocchiale di Ponte Lambro, quartiere periferico di Milano, nell'omonima arcidiocesi; fa parte del decanato di Forlanini-Romana Vittoria.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Per servire le necessità spirituali del nucleo abitato di Ponte Lambro, all'epoca in crescita demografica, nel 1956 venne isituita una nuova parrocchia, dedicata al Sacro Cuore.[1]
La chiesa, progettata dall'architetto Guido Maffezzoli, fu costruita dal 1963 al 1964.[2]
Si tratta di una delle 22 chiese celebrative del Concilio Vaticano II.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa ha pianta rettangolare, ed occupa quasi interamente il lotto ad essa riservato in fregio a via Parea.[4]
L'edificio si compone di due parallelepipedi affiancati, corrispondenti alla navata e ad uno spazio laterale di distribuzione, in cui sono ospitati anche le cappelle di devozione, la sagrestia e gli spazi di servizio.[2][5]
La particolarità architettonica del complesso è nel linguaggio estremamente semplificato dell'intera opera: tutte le forme sono razionali e pulite, e anche la decorazione interna è molto ridotta.[6] L'illuminazione dell'interno avviene tramite tre lucernari, lasciando così le pareti esterne prive di bucature.[5][7]
Sotto la navata è ricavato uno spazio seminterrato, che ospita la cappella jemale e alcune sale parrocchiali.[5] Il centro parrocchiale comprende anche un oratorio.
Di fronte alla navata laterale è posto il campanile.[7]
Guido Strazza e il vetraio Lindo Grassi realizzano nel 1966 le vetrate del battistero.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1966 al progetto venne assegnato il Premio Architettura per la Lombardia, assegnato dall'Istituto Nazionale di Architettura.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Parrocchia del Sacro Cuore 1956 - [1989], su lombardiabeniculturali.it.
- ^ a b Gnech (1969), p. 37.
- ^ a b De Carli (1994), p. 173.
- ^ Cronache... (1968), pp. 36-38.
- ^ a b c Cronache... (1968), p. 38.
- ^ Cronache... (1968), pp. 36.
- ^ a b Gnech (1969), p. 38.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cronache di architettura italiana, in Casabella, anno XXXII, n. 328, settembre 1968, pp. 36-41, ISSN 0008-7181 .
- Cleto Gnech (a cura di), Ventidue chiese per ventidue concili, Milano, Comitato per le nuove chiese di Milano, 1969, pp. 37-41, ISBN non esistente, SBN SBL0427608.
- Cecilia De Carli (a cura di), Le nuove chiese della diocesi di Milano 1945-1993, Milano, Edizioni Vita e Pensiero, 1994, p. 173, ISBN 88-343-3666-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa del Sacro Cuore in Ponte Lambro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa del Sacro Cuore, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.