Impedimenta
Con impedimenta si intendevano i bagagli (inteso come convoglio, le necessità personali dei legionari venivano da loro trasportate personalmente nella sarcina) trasportati ed utilizzati dall'esercito romano durante le campagne militari.
Ordine di marcia
[modifica | modifica wikitesto]Epoca repubblicana
[modifica | modifica wikitesto]Tito Livio racconta di una forma particolare di ordine di marcia dell'esercito romano in territorio nemico: si trattava del cosiddetto agmen quadratum, dove in testa ed in coda c'erano le due legioni consolari, ai lati le ali dei socii, al centro i bagagli di tutte le quattro unità menzionate (ovvero gli impedimenta delle legio I e II oltre a quelli delle due ali). Tale ordine di marcia fu utilizzato fin dall'inizio della Repubblica,[1] menzionato anche durante le guerre sannitiche,[2] la guerra annibalica,[3] la guerra giugurtina,[4] e la battaglia di Carre.[5]
È Polibio ad informarci dell'ordine di marcia "base" di un esercito romano consolare, formato quindi da due legioni romane e due di alleati (socii).[6] In testa alla "colonna" (agmen pilatum[7]) si trovava un'avanguardia di soldati scelti tra le truppe alleate (socii delecti), poi seguiva l'ala dextra sociorum, a seguire i bagagli alleati (impedimenta sociorum alae dextrae), la legio I consolare, i bagagli legionari (impedimenta legionis I), la legio II consolare, i bagagli legionari (impedimenta legionis II), a seguire i bagagli alleati (impedimenta sociorum alae sinistrae) e a chiudere l'ala sinistra sociorum.[6]

Sempre Polibio, poi Floro ed ancora Gaio Giulio Cesare, ci informano di un ordine di marcia particolare dell'esercito romano, databile per il primo alla guerra annibalica[8] e per il secondo alle guerre cimbriche,[9] per il terzo alla conquista della Gallia[10] e chiamato agmen tripartitum o acie triplici instituita. Questo ordine prevedeva tre differenti "colonne" o "linee", ciascuna costituita rispettivamente da manipoli di hastati (1º colonna, la più esposta ad eventuali attacchi nemici), principes (2º colonna) e triarii (3º colonna), intervallati con i rispettivi bagagli (impedimenta). In caso di necessità i bagagli sfilavano sul retro della terza colonna di triarii, mentre l'esercito romano si trovava già schierato in modo adeguato (triplex agmen).

Gaio Mario riuscì a rendere la figura del legionario romano una figura professionale e completamente indipendente nell'approvvigionamento, poiché ogni legionario fu equipaggiato a spese della Repubblica romana, di tutto l'occorrente per provvedere alla propria autonomia durante le lunghe marce. Ogni singolo legionario era dotato, infatti, al fine di rendere più veloce l'avanzata (riducendo i reparti delle salmerie), di una sacca di pelle tenuta sulle spalle contenente le razioni per alcuni giorni di viaggio, oltre a due lunghi pali appuntiti per formare l'accampamento, strumenti agricoli e da scavo, mentre la tenda di pelle (una ogni otto legionari) era portata da un singolo mulo. È vero che, se da un lato il legionario era sì più autonomo nell'approvvigionamento, era però anche meno agile nei movimenti di marcia, considerando che era costretto a trasportare diverse decine di chilogrammi di equipaggiamento. Non a caso i legionari di Mario erano definiti "muli mariani", a causa dell'eccessivo carico di impedimenta.[11]
Epoca imperiale
[modifica | modifica wikitesto]Questa la descrizione che fa Giuseppe Flavio, dell'ordine di marcia dell'esercito romano in Giudea durante la prima guerra giudaica:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 6.
- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita libri, VII, 29; X, 14.
- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita libri, XXI, 5; 32 e 57.
- ^ Gaio Sallustio Crispo, Bellum Iugurthinum, 46.
- ^ Plutarco, Vita di Crasso, 23.
- ^ a b Polibio, Storie, VI, 40.
- ^ Publio Virgilio Marone, Eneide, XII, 121.
- ^ Polibio, Storie, VI, 40.10-14.
- ^ Floro, Compendio di Tito Livio, I, 38.
- ^ Cesare, De bello Gallico, IV, 14.1.
- ^ Sesto Giulio Frontino, Strategemata, IV, 1.7.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Ammiano Marcellino, Res Gestae Libri XXXI (testo latino)
.
- Cassio Dione Cocceiano, Storia romana QUI la versione inglese.
- Cesare, Commentarii de bello Gallico. (testo latino
).
- Cesare, Commentarii de bello civili. (testo latino
).
- Cesare, Commentarii de bello Alexandrino. (testo latino
).
- Cesare, De Bello Hispaniensi. (testo latino
).
- Diodoro Siculo, Bibliotheca historica, XIX-XXIII.
- Frontino, Strategemata (testo latino)
.
- Historia Augusta (testo latino)
.
- Giuseppe Flavio, Guerra giudaica. (versione inglese
).
- Livio, Ab Urbe condita libri. (testo latino
).
- Livio, Periochae. (testo latino
).
- Plutarco, Vite parallele.
- Polibio, Storie (Ἰστορίαι), III-XV. (versione in inglese qui e qui).
- Sallustio, Bellum Iugurthinum. (testo latino
e versione inglese).
- Tacito, Annales. (testo latino
e versione inglese).
- Tacito, Historiae. (testo latino
e versione inglese).
- Vegezio, Epitoma rei militaris. (testo latino
e versione francese
).