Kaman SH-2 Seasprite

Kaman SH-2
SH-2F in atterraggio sulla USS NICHOLSON (DD-982) nell'agosto 1983
Descrizione
Tipoelicottero medio leggero imbarcato ASW
CostruttoreStati Uniti (bandiera) Kaman Aerospace Corporation
Data primo volo2 luglio 1959
Data entrata in servizio18 dicembre 1962
Utilizzatore principaleStati Uniti (bandiera) United States Navy
Altri utilizzatoriEgitto (bandiera) al-Bahriyya al-Misriyya

Australia (bandiera) Royal Australian Navy
Nuova Zelanda (bandiera) Royal New Zealand Navy

Jane's 1975-76[1]

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Kaman SH-2F Seasprite LAMPS
Un Kaman SH-2F Seasprite in volo
Descrizione
Equipaggio3
Data impostazione1970
Data primo volo16 marzo 1971
Utilizzatore principaleStati Uniti (bandiera) United States Navy
Sviluppato dalKaman SH-2D
Dimensioni e pesi
Lunghezza16,03 m
Altezza4,14 m
Diametro rotore13,41 m
Superficie rotore141,32
Peso a vuoto3 193 kg
Peso max al decollo8 805 kg
Capacità combustibile1 500 l
Propulsione
Motoredue turbine General Electric T58-GE-8F
Potenza1 010 kW (1 350 shp) ognuna
Prestazioni
Velocità max265 km/h (143 kt)
Velocità di crociera241 km/h (130 kt)
Velocità di salita744 m (2 440 ft)/min
Raggio di azione679 km
Tangenza6 858 m (22 500 ft)
armamentodue siluri e due boe sonore

Jane's 1975-76[1]

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Kaman SH-2G SuperSeasprite
Descrizione
Utilizzatore principaleStati Uniti (bandiera) United States Navy
Altri utilizzatoriEgitto (bandiera) al-Bahriyya al-Misriyya

Australia (bandiera) Royal Australian Navy
Nuova Zelanda (bandiera) Royal New Zealand Navy

Costo unitario26 milioni di dollari
Sviluppato dalKaman SH-2F
Dimensioni e pesi
Peso a vuoto4 170 kg
Peso max al decollo6 120 kg
Propulsione
Motoredue turbine General Electric T700-GE-401/401C
Potenza1 285 kW (1 723 shp) ognuna
Prestazioni
Velocità max256 km/h (138 kt)
VNE278 km/h (150 kt)
Velocità di crociera222 km/h (120 kt)
Velocità di salita12,7 m/s (2 500 ft/min)
Raggio di azione1000 km
Tangenza3 000 m (18 000 ft)

The International Directiory of Military Aircraft[2]

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Il Kaman SH-2 Seasprite era l'elicottero medio navale standard dell'US Navy, anche se ormai è stato largamente sostituito dal SH-60 Seahawk.

Il Seasprite, con un aspetto compatto ma non particolarmente attraente, aveva un carico utile di vari sensori radar e sonar e di un paio di siluri da 324 mm ASW o 2 cariche di profondità convenzionali o atomiche. In effetti, i sensori sonar erano dati da una coppia di sonoboe (boe radioacustiche), ma spiccava l'assenza di un sonar ad immersione, il che costringeva l'elicottero, una volta esaurite le boe, a basarsi solo sul radar (inutile in caso il sottomarino sia completamente immerso) e sui dati trasmessi sul circuito dati (data link) dalla nave base. I sistemi ASW di bordo comprendono un processore di dati acustici AN/UYS-503 ed un processore di segnale asservito alle sonoboe. Inoltre era dotato di sistemi ESM (Electronic Support Measures) e di MAD (Magnetic Anomalie Detector), cioè un magnetometro per metalli ferrosi che rileva lo scafo di un sottomarino immerso entro una certa profondità, purché in acciaio; non vengono rilevati, invece gli scafi in titanio dei sottomarini appartenenti, ad esempio alle classi Alfa, Sierra e Severodvinsk russe. Tutti i sottosistemi sono integrati tramite il data bus MIL-STD 1553B e mostrati sul display tattico AN/ASN-150. L'integrazione dei sensori e l'uso di data link lo rendono anche in grado di guidare la traiettoria di missili superficie-superficie come l'Harpoon, conferendo al velivolo una capacità multimissione.

Operatori esteri

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L'SH-2 ha avuto poco successo nel mercato estero, ma la versione più recente, la G, molto migliorata in ogni campo e definita SuperSeasprite, ha avuto una certa diffusione dal momento che molte navi ex-US Navy cedute ad alleati, e specificatamente le fregate della classe O. H. Perry del primo lotto, avendo il ponte di volo non sufficientemente lungo, non potevano operare con grossi elicotteri come sono gli S-61. In effetti, la marina australiana (Royal Australian Navy), aveva in programma l'acquisto di 11 esemplari della versione G, ricavati da vecchie cellule della versione F con l'avionica aggiornata, ma dopo una serie impressionante di deficienze palesate durante i voli di prova (oltre 40), in primo luogo sono state emanate delle restrizioni operative sul loro uso in condizioni meteo o di luce non ottimali, e successivamente l'intero squadrone, l'805°, è stato messo a terra nel 2006, probabilmente in via definitiva, e i Seasprite messi in attesa di essere venduti e sostituiti dai ben più capaci SH-60 Sea Hawk o dagli EH-101.

I neozelandesi, invece avendo acquistato 5 esemplari con cellule nuove, e non ricostruite a differenza degli australiani, operano senza problemi i loro SH2-G dalle loro due fregate della classe Anzac. In passato anche la RNZN (Royal New Zealand Navy) ha utilizzato la versione F del Seasprite, anche in teatro di operazioni durante la missione di pace a Timor Est.

Altri operatori sono l'Egitto e la Polonia, anche loro acquirenti di fregate della classe Perry ex-statunitensi. I 10 esemplari di SH2-G egiziani sono dotati di sonar filabile ad immersione. Gli esemplari non statunitensi sono in grado di portare missili antinave.

Sperimentazioni

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Per questo velivolo fu sviluppato un pod esterno, chiamato Magic Lantirn, che permetteva di rilevare mine subacquee a profondità variabile. Questo apparato, basato su un laser a luce verde-blu e su sei apparecchi da ripresa che prendevano simultaneamente immagini a profondità diverse, venne sperimentato presso la Naval Air Station Joint Reserve Base, a Willow Grove (Pennsylvania), dallo Helicopter Antisubmarine Squadron Light (HSL) 94, una unità della riserva navale, e poteva dotare di capacità di scoperta autonoma anti mine le unità navali. Un computer poi si occupava di discriminare i vari oggetti rilevati, compensando anche la diversa trasparenza o pulizia dell'acqua (il cosiddetto "fattore k").

Australia (bandiera) Australia
10 SH-2G in servizio dal 2003 al 2008.[3][4] Tutti ceduti alla Royal New Zealand Air Force il 19 marzo 2013.[4]
Egitto (bandiera) Egitto
14 SH-2G consegnati dal 1997.[5] 10 SH-2G in servizio al giugno 2019.[6]
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda
3 SH-2F (più una cellula come fonte di ricambi) consegnati nel 1997, ed in servizio tra il 1998 e il 2001.[7] 5 SH-2G (NZ) in servizio tra il 2001 e il 2014.[7] I 5 SH-2G (NZ) ceduti alla marina Peruviana nel 2014.[7][8][9] 10 SH-G ex Royal Australian Navy ordinati il 19 aprile 2013, otto dei quali, in seguito all'aggiornamento allo standard SH-2G(I), sono entrati in servizio nel marzo 2015, mentre le restanti due cellule sono state utilizzate come fonte di pezzi di ricambio.[4]
Perù (bandiera) Perù
5 SH-2G (NZ) ex neozelandesi acquistati nel 2014, il primo esemplare è stato consegnato a maggio 2018.[7][8][9][10]
Polonia (bandiera) Polonia
4 SH-2G ricevuti a partire dal 2002[11][12]
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
  1. ^ a b Taylor John W. R. (1975). Jane's All the World's Aircraft 1975-76. Editore Franklin Watts. ISBN 0-531-03250-7.
  2. ^ Frawley, Gerard (2002). The International Directiory of Military Aircraft, Aerospace Publications Pty Ltd. ISBN 1-875671-55-2.
  3. ^ "KAMAN SEASPRITE IN FLEET AIR ARM (RAN)", su helis.com, URL consultato il 12 ottobre 2019.
  4. ^ a b c "NEW ZEALAND CONSIDERS AXING SUPER SEASPRITE HELICOPTER FLEET", su key.aero, 27 febbraio 2024, URL consultato il 1 marzo 2024.
  5. ^ "KAMAN SEASPRITE IN EGYPTIAN NAVY", su helis.com, URL consultato il 12 ottobre 2019.
  6. ^ "L’INVENTAIRE DE L’AL-QŪWĀT AL-GAWWIYÄ AL-MIṢRIYA EN 2019 ET EN IMAGES", su avionslegendaires.net, 16 giugno 2019, URL consultato il 16 luglio 2019.
  7. ^ a b c d "KAMAN SEASPRITE IN ROYAL NEW ZEALAND NAVY", su helis.com, URL consultato il 12 ottobre 2019.
  8. ^ a b "LA MARINA DE GUERRA DEL PERÙ INCORPORA SU PRIMER HELICÓPTERO SH-2G SUPER SEA SPRITE", su defensa.com, 10 maggio 2018, URL consultato il 14 maggio 2018.
  9. ^ a b "KAMAN SEASPRITE IN MARINA DE GUERRA DEL PERÙ", su helis.com, URL consultato il 12 ottobre 2019.
  10. ^ "PERÙ PONE A PRUEBA DOS HELICÓPTEROS SEA SPRITE MODERNIZADOS POR KAMAN" Archiviato il 26 giugno 2019 in Internet Archive., su infodefensa.com, 26 giugno 2019, URL consultato il 7 luglio 2019.
  11. ^ "Gli sviluppi della Marina Polacca" - "Rivista italiana difesa" N. 10 - 10/2023 pp. 78-85
  12. ^ "KAMAN SEASPRITE IN MARYNARKA WOJENNA", su helis.com, URL consultato il 12 ottobre 2019.

Altri progetti

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