René Lacoste
René Lacoste | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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René Lacoste tra il 1922 e il 1935 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Francia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 175 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tennis | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1932 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al definitivo | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Jean-René Lacoste (Parigi, 2 luglio 1904 – Saint-Jean-de-Luz, 12 ottobre 1996) è stato un tennista, stilista e imprenditore francese.
Pur essendo stato un grande esponente del tennis mondiale, il suo nome è oggi principalmente legato alle magliette sportive da lui ideate nel 1933 e che infatti prendono il nome Lacoste.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di industriali, nacque a Parigi nel 1904. Il padre era socio nella fabbrica di automobili francese della Hispano-Suiza, auto che venne regalata a René per gli esami di maturità.[1] Si sposò nel 1930 con la golfista Simone de La Chaume, con la quale ebbe quattro figli.[2]
Il soprannome "Coccodrillo" iniziò a essere associato a Lacoste nel 1927. Egli diceva: "Il soprannome mi venne dato dai miei compagni di squadra. A Boston, dove ci trovavamo per affrontare l'Australia in una semifinale di Coppa Davis, mi accadeva ogni giorno di passare di fronte ad un negozio chic, che esponeva una borsa in pelle di coccodrillo, adatta a contenere le mie racchette. La mia ammirazione per la borsa suscitò il divertimento generale, tanto che Pierre Gillou, il nostro capitano, mi promise che, se avessi vinto i miei due singolari, me l'avrebbe regalata. L'immagine del coccodrillo divenne un simbolo fortunato, tanto che lo feci ricamare sui blazer bianchi da tennis e, in seguito, sulle camicette".[3]
La figlia Catherine intraprese a sua volta la carriera sportiva, riuscendo a ottenere buoni risultati nel golf.
Carriera sportiva
[modifica | modifica wikitesto]Formò insieme con Jacques Brugnon, Henri Cochet e Jean Borotra la formidabile squadra dei quattro moschettieri, che strappò la Coppa Davis agli statunitensi nel 1927 e la vinse per sei stagioni consecutive, fino al 1932.[4] Di questi quattro, Lacoste era il più giovane, ma probabilmente il più abile a rete, data l'eleganza del suo gioco.
Anche nel singolo Lacoste ottenne grandi risultati: grazie alla sua brillante tattica, ai suoi colpi sopraffini da fondo campo e al suo rovescio perfetto, vinse due volte il torneo di Wimbledon (nel 1925 e nel 1928), tre volte il Roland Garros (1925, 1927 e 1929) e due edizioni del US Open (1926 e 1928). Partecipò, seppur in maniera meno fondamentale, alle vittorie in Coppa Davis della Francia nel 1931 e nel 1932. L'anno successivo si ritirò dal tennis per fondare con l'amico e collega André Gillier una linea di abbigliamento sportivo che porta ancor oggi il suo nome.
Grazie ai suoi allenamenti scrupolosi e alla strategia accurata con la quale affrontava ogni avversario, Lacoste è entrato di diritto, nel 1976, nella International Tennis Hall of Fame.[5]
Un bel tributo al gruppo dei Moschettieri è situato a Newport, nel Rhode Island.
Carriera nell'abbigliamento
[modifica | modifica wikitesto]Grazie alle T-shirt polo che realizzò a partire dal 1933 nella sua linea di abbigliamento, Lacoste divenne ricco e popolare: il coccodrillo, simbolo della città della Provenza Nîmes, è infatti il marchio cucito sulla sinistra di tutti i suoi capi. In breve, la Lacoste si espanse ad altri sport, anche grazie al mestiere della moglie di René, campionessa di golf.
Nel 1967 Lacoste si trasferì a Saint-Jean-de-Luz, dove diresse fino all'ultimo giorno di vita l'azienda.
Finali nei tornei del Grande Slam
[modifica | modifica wikitesto]Singolare
[modifica | modifica wikitesto]Vittorie (7)
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1925 | Internazionali di Francia, Parigi | Terra rossa | Jean Borotra | 7–5, 6–1, 6–4 |
1925 | Torneo di Wimbledon, Londra | Erba | Jean Borotra | 6–3, 6–3, 4–6, 8–6 |
1926 | U.S. National Championships, New York | Erba | Jean Borotra | 6–4, 6–0, 6–4 |
1927 | Internazionali di Francia, Parigi | Terra rossa | Bill Tilden | 6–4, 4–6, 5–7, 6–3, 11–9 |
1927 | U.S. National Championships, New York | Erba | Bill Tilden | 11–9, 6–3, 11–9 |
1928 | Torneo di Wimbledon, Londra | Erba | Henri Cochet | 6–1, 4–6, 6–4, 6–2 |
1929 | Internazionali di Francia, Parigi | Terra rossa | Jean Borotra | 6–3, 2–6, 6–0, 2–6, 8–6 |
Finali perse (3)
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1924 | Torneo di Wimbledon, Londra | Erba | Jean Borotra | 1–6, 6–3, 1–6, 6–3, 4–6 |
1926 | Internazionali di Francia, Parigi | Terra rossa | Henri Cochet | 2–6, 4–6, 3–6 |
1928 | Internazionali di Francia, Parigi | Terra rossa | Henri Cochet | 7–5, 3–6, 1–6, 3–6 |
Doppio
[modifica | modifica wikitesto]Vittorie (3)
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Torneo | Superficie | Compagno | Avversari in finale | Punteggio |
1925 | Internazionali di Francia, Parigi | Terra rossa | Jean Borotra | Jacques Brugnon Henri Cochet | 7–5, 4–6, 6–3, 2–6, 6–3 |
1925 | Torneo di Wimbledon, Londra | Erba | Jean Borotra | John Hennessey Raymond Casey | 6–4, 11–9, 4–6, 1–6, 6–3 |
1929 | Internazionali di Francia, Parigi | Terra rossa | Jean Borotra | Jacques Brugnon Henri Cochet | 6–3, 3–6, 6–3, 3–6, 8–6 |
Finale perse (1)
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Torneo | Superficie | Compagno | Avversari in finale | Punteggio |
1927 | Internazionali di Francia, Parigi | Terra rossa | Jean Borotra | Jacques Brugnon Henri Cochet | 6–2, 2–6, 0–6, 6–1, 4–6 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gianni Clerici, Divina, Fandango, 2002, p. 198.
- ^ La battaglia dei Lacoste Due cugine per la guida, su archiviostorico.corriere.it, corriere.it, 24 settembre 2012. URL consultato il 22 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
- ^ Gianni Clerici, Lacoste, il coccodrillo dandy che inventò il tennis totale, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 10 agosto 2008. URL consultato il 22 novembre 2014.
- ^ Gianni Clerici, Non chiamateli moschettieri, su ricerca.repubblica.it, corriere.it, 4 dicembre 1991. URL consultato il 22 novembre 2014.
- ^ Profilo nell'International Tennis Hall of Fame, su tennisfame.com. URL consultato il 22 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2014).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su René Lacoste
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su René Lacoste
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lacoste, Jean René, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) René Lacoste, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) René Lacoste, su atpworldtour.com, ATP Tour Inc.
- (EN) René Lacoste, su itftennis.com, ITF.
- (EN) René Lacoste, su daviscup.com, ITF.
- (EN) René Lacoste, su wimbledon.com, IBM Corp.
- (EN) René Lacoste, su tennisfame.com, International Tennis Hall of Fame.
- (EN, FR) René Lacoste, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) René Lacoste, su Olympedia.
- (EN) René Lacoste, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 306401654 · ISNI (EN) 0000 0001 1193 4835 · LCCN (EN) n84013726 · GND (DE) 126676941 · BNF (FR) cb11944187t (data) |
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