Rudi Gutendorf

Rudi Gutendorf
NazionalitàGermania (bandiera) Germania
Calcio
RuoloAllenatore (attaccante)
Termine carriera1968 - giocatore
2016 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1942-1951Neuendorf? (?)
1954-1955Blue Stars Zurigo? (?)
1956-1960Lucerna? (?)
1968St. Louis Stars1 (1)
Carriera da allenatore
1955Blue Stars ZurigoGioc.-All.
1955-1960LucernaGioc.-All.
1960-1961Lucerna
1961Monastir
1962-1963VfB Marl Hüls
1963-1965Duisburg
1965-1966Stoccarda
1967-1968St. Louis Stars
1968Bermuda (bandiera) Bermuda
1968-1970Schalke 04
1970-1971Kickers Offenbach
1971Sporting Cristal
1972-1973Cile (bandiera) Cile
1973-1974Monaco 1860
1974Bolívar
1974Bolivia (bandiera) Bolivia
1974Venezuela (bandiera) Venezuela
1975Real Valladolid
1975Fortuna Colonia
1976Trinidad e Tobago (bandiera) Trinidad e Tobago
1976Grenada (bandiera) Grenada
1976Antigua e Barbuda (bandiera) Antigua e Barbuda
1976Botswana (bandiera) Botswana
1976-1977TeBe Berlino
1977Amburgo
1979-1981Australia (bandiera) Australia
1981Nuova Caledonia (bandiera) Nuova Caledonia
1981Figi (bandiera) Figi
1981Nepal (bandiera) Nepal
1981Tonga (bandiera) Tonga
1979-1981Tanzania (bandiera) Tanzania
1981-1982Young Africans[1]
1982Arysha
1984São Tomé e Príncipe (bandiera) São Tomé e Príncipe
1984-1985Yomiuri
1985-1986Ghana (bandiera) Ghana
1986Hertha Berlino
1986Nepal (bandiera) Nepal
1987Figi (bandiera) Figi
1988Cina (bandiera) Cina
1988Iran (bandiera) Iran U-23
1991-1992Cina (bandiera) Cina U-23
1993Mauritius (bandiera) Mauritius
1995-1996Zimbabwe (bandiera) Zimbabwe
1997Mauritius (bandiera) Mauritius
1999Ruanda (bandiera) Ruanda
2003Samoa (bandiera) Samoa U-23[2]
2016Coblenza[3][4]
Palmarès
 Coppa d'Oceania
OroNuova Caledonia 1980
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Rudolf Gutendorf, detto Rudi (Coblenza, 30 agosto 192613 settembre 2019), è stato un allenatore di calcio e calciatore tedesco di ruolo attaccante.

Ha ottenuto numerosi incarichi durante la carriera di allenatore (55[3][4][5][6][7][8][2], di cui 28 squadre nazionali[9]) in 32 Paesi differenti.[2][3][4]

Era sposato[10] con Marikka, moglie australiana[7] dalla quale ha avuto un figlio, Fabian.[7] Durante le sue esperienze all'estero, imparò inglese, francese e swahili.

Caratteristiche tecniche

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Da allenatore ha praticato la tattica del catenaccio per tutta la carriera e in gran parte dei club in cui è stato allenatore,[7] compreso il Duisburg che l'ha reso famoso in Germania.[7]

Già attaccante del Neuendorf, al termine della sua carriera (svoltasi tra il 1942 e il 1960) ottenne il patentino di allenatore dopo aver seguito lezioni da Sepp Herberger.[2] Da allora, iniziò una carriera cinquantennale che lo porterà ad ottenere 55 incarichi. Tra il 1946 e il 1954[11] allena il Rengsdorf,[12] formazione di un campionato distrettuale.[11] Le fonti non riportano chiaramente il periodo in cui ha allenato le seguenti formazioni: Rot-Weiß Coblenza, Lützel, Braubach e Neuendorf.[11][12]

Il suo esordio tra i professionisti risale tuttavia al 1955,[2] quando in aprile ottiene l'incarico di allenatore ad interim del Blue Star Zurigo[2][3][8] essendo ancora tesserato come giocatore. Per cinque anni è allenatore-giocatore del Lucerna, allenando la squadra anche dopo il ritiro durante la stagione 1960-1961 fino all'inizio dell'annata seguente, quando è licenziato. In Svizzera ha vinto la coppa nazionale con il Lucerna nella stagione 1959-1960. Nel 1962-1963 allena i tedeschi del VfB Marl Hüls, arrivando ultimo nel torneo di Oberliga Ovest e retrocedendo in Regionalliga Ovest.[13]

Nella Bundesliga, dove per la prima volta introdurrà la tattica del catenaccio[5][7], conduce inaspettatamente[5] il Duisburg al secondo posto nella prima edizione del torneo.[2][5][7][10]

Nel 1967 è manager del St. Louis Stars, società militante nella neonata NPSL[14], di cui diverrà l'allenatore nella stagione seguente, la prima in assoluto della NASL. Con gli Stars otterrà il terzo posto della Gulf Division, non accedendo così alla parte finale del torneo. Con gli Stars tornò inoltre a calcare i campi, giocando un unico incontro, impreziosito da una rete.[15]

Tra febbraio 1972 e marzo 1973 è CT della nazionale cilena.[16][17]

Nel 1977 è nominato nuovo allenatore dell'Amburgo: chiede e ottiene l'acquisto di Kevin Keegan dal Liverpool,[10] ma i giocatori del club tedesco non accettano l'arrivo dell'inglese e – secondo lo stesso Gutendorf[10] – boicottano le partite;[10] a pochi mesi dall'inizio della stagione, verso la fine di ottobre, è licenziato.[10]

Successivamente approda nel continente asiatico, divenendo il tecnico di diverse formazioni. Nel 1981 è CT del Nepal, rendendosi protagonista di episodi controversi: in un caso, rifiuta di vendere le partite della sua nazionale durante i giochi asiatici del 1982 in India,[10] in un altro corrompe un arbitro internazionale al fine di proseguire una partita tra Nepal e India che era stata interrotta una pioggia monsonica sul risultato di 0-0 e che verrà poi vinta dai nepalesi.[10]

In Giappone, alla guida dello Yomiuri, ottiene nella stagione 1984 l'accoppiata campionato-coppa nazionale.

Gutendorf risulta l'allenatore che ha ottenuto il maggior numero di incarichi di commissario tecnico di squadre nazionali: a partire dal 1968 (anno in cui allenò la nazionale di calcio delle Bermuda) e fino al 2003 (anno a cui risale il suo ultimo incarico di allenatore, come commissario tecnico della nazionale di calcio di Samoa[3][9]), guidò 28 nazionali[9] registrando, come miglior risultato, la vittoria della Coppa delle nazioni oceaniane 1980 con la nazionale australiana e la partecipazione alle Olimpiadi di Seoul con la nazionale cinese. Nel 1990 è CT dell'Iran che sta per vincere i giochi asiatici, quando la dirigenza della federcalcio iraniana lo licenzia per motivi religiosi.[10] Nel 2016, a 90 anni,[3] torna sulla panchina di una squadra tedesca allenando il TuS Coblenza, squadra di profughi.[3][4]

Aveva all'attivo alcune apparizioni in documentari (tra cui il cortometraggio Der Ball ist ein Sauhund) ed è autore di una bibliografia includente tre libri a tema calcistico. È deceduto nella notte tra il 13 e il 14 settembre 2019.[3]

In grassetto le competizioni vinte. Dati parziali.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1955-1956 Svizzera (bandiera) Lucerna LNB 26 14 5 7 CS 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 28 15 5 8 53,57
1956-1957 LNB 26 11 4 11 CS 5 2 2 1 - - - - - - - - - - 31 13 6 12 41,94
1957-1958 LNB 26 17 4 5 CS 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 29 19 4 6 65,52 2º (prom.)
1958-1959 LNA 26 8 10 8 CS 3 1 1 1 - - - - - - - - - - 29 9 11 9 31,03
1959-1960 LNA 26 11 5 10 CS 6 6 0 0 - - - - - - - - - - 32 17 5 10 53,13
1960-1961 LNA 26 9 6 11 CS 5 4 0 1 CdC 2 0 0 2 - - - - - 28 15 5 8 53,57
lug.-ago. 1961 LNA 1 0 0 1 CS - - - - - - - - - - - - - - 1 0 0 1 &&0,00 Eson.
Totale Lucerna 157 70 34 53 24 16 3 5 2 0 0 2 - - - - 183 86 37 60 46,99
1962-1963 Germania (bandiera) VfB Marl Hüls OW[13] 30 7 4 19 CJ - - - - - - - - - - - - - - 30 7 4 19 23,33 16º (retr.)
1963-1964 Germania (bandiera) Meidericher B 30 13 13 4 CG 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 31 13 14 4 41,94
1964-feb. 1965 B 23 9 6 8 CG 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 25 10 6 9 40,00 Eson.
Totale Meidericher 53 22 19 12 3 1 1 1 - - - - - - - - 56 23 20 13 41,07
mar.-giu. 1965 Germania (bandiera) Stoccarda B 7 3 0 4 - - - - - - - - - - - - - - - 7 3 0 4 42,86 Sub., 12º
1965-1966 B 34 13 6 15 CG 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 35 13 6 16 37,14 11º
lug.-dic. 1966 B 15 3 5 7 - - - - - - - - - - - - - - - 15 3 5 7 20,00 Eson.
Totale Stoccarda 56 19 11 26 1 0 0 1 - - - - - - - - 57 19 11 27 33,33
nov. 1968-1969 Germania (bandiera) Schalke 04 B 14 4 2 8 CG 6 3 2 1 - - - - - - - - - - 20 7 4 9 35,00 Sub.
1969-1970 B 34 11 12 11 CG 2 1 1 0 - - - - - - - - - - 36 12 13 11 33,33
lug.-set. 1970 B 4 1 2 1 - - - - - - - - - - - - - - - 4 1 2 1 25,00 Eson.
Totale Schalke 04 52 16 16 20 8 4 3 1 - - - - - - - - 60 20 19 21 33,33
set. 1970-feb. 1971 Germania (bandiera) Kickers Offenbach B 30 7 4 19 CJ - - - - - - - - - - - - - - 30 7 4 19 23,33 Sub., Eson.
1971 Perù (bandiera) Sporting Cristal TD - - - - - - - - - - - - - - -
1973-1974 Germania (bandiera) Monaco 1860 R 34 19 5 10 - - - - - - - - - - - - - - - 34 19 5 10 55,88
gen.-giu. 1975 Spagna (bandiera) Real Valladolid SD 22 7 9 6 CG 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 24 8 9 7 33,33 Sub., 11º
lug.-set. 1975 Germania (bandiera) Fortuna Colonia 2B 9[18] 4 1 4 CG 1 1 0 0 - - - - - - - - - - 10 5 1 4 50,00 Eson.
1976-1977 Germania (bandiera) TeBe Berlino B 34 6 10 18 CG 2 1 1 0 - - - - - - - - - - 36 7 11 18 19,44 17º (retr.)
lug.-ott. 1977 Germania (bandiera) Amburgo B 12 6 1 5 CG 3 3 0 0 CdC 3 2 0 1 - - - - - 18 11 1 6 61,11 Eson.
1984 Giappone (bandiera) Yomiuri JSL 18 11 4 3 JSLC 2 1 0 1 CI 5 5 0 0 - - - - - 25 17 4 4 68,00
gen.-apr. 1986 Germania (bandiera) Hertha Berlino 2B 11 2 5 4 - - - - - - - - - - - - - - - 11 2 5 4 18,18 Sub., Eson.
Totale carriera 567 211 135 221 46 28 8 10 10 7 0 3 - - - - 623 246 143 234 39,49
Lucerna: 1959-1960
Yomiuri: 1984
Yomiuri: 1984
Yomiuri: 1985
Australia: 1980
  1. ^ Con il nome di "Yanga Daressalam" nel sito ufficiale, cfr.
  2. ^ a b c d e f g (EN) Globetrotting German coach Gutendorf passes away, uefa.com.
  3. ^ a b c d e f g h Morto Rudi Gutendorf, allenatore da record: guidò 55 squadre in 32 Paesi diversi, corriere.it, 16 settembre 2019. URL consultato il 19 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2019).
  4. ^ a b c d Elmar Bergonzini, gazzetta.it, https://web.archive.org/web/20190919124914/https://www.gazzetta.it/Calcio/Bundesliga/15-09-2019/addio-gutendorf-tecnico-giramondo-che-allenava-profughi-3402505580120.shtml. URL consultato il 19 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2019).
  5. ^ a b c d (EN) 'Restless Rudi': the world's most-travelled coach, UEFA.com.
  6. ^ (DE) Rudi Gutendorf macht den Enkeln der Kannibalen Beine su Der Spiegel
  7. ^ a b c d e f g Ancora una sfida per il tecnico-giramondo su La Gazzetta dello Sport
  8. ^ a b (DE) Globetrotting German soccer coach 'Restless Rudi' Gutendorf dies, dw.com.
  9. ^ a b c (EN) The highest-scoring draws in international history su The Guardian
  10. ^ a b c d e f g h i (EN) Rudi Gutendorf: The colourful life of a 'footballing missionary', bbc.com.
  11. ^ a b c (DE) Rudi Gutendorf, gutendorf-rudi.de.
  12. ^ a b (EN) Rudi Gutendorf, transfermarkt.it.
  13. ^ a b (EN) Final Table - Deutschland, soccerlibrary.free.fr.
  14. ^ The Soccer History of George Mihaljevic, su Mihaljevicsoccerschool.com. URL consultato il 4 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2016).
  15. ^ (EN) Rudi Gutendorf, su Nasljerseys.com. URL consultato il 18 maggio 2020.
  16. ^ Edgardo Marin La Roja de todos - Selección Chilena de Fútbol 1910-1985, p 166 ff
  17. ^ Don Balón Historia de la Seleccion Chilena 1910-1998
  18. ^ (DE) 2. Bundesliga 1975/1976 Nord, 9. Spieltag, calcio.com.
  • Rudi Gutendorf, "Machen Se et jut". Vom Deutschen Eck in alle Welt, Gebundene Ausgabe.
  • Rudi Gutendorf, Mit dem Fußball um die Welt, Reuffel.
  • Rudi Gutendorf, Machen Se et jut, Werkstatt Verlag.


Altri progetti

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Collegamenti esterni

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