Siamanna

Siamanna
comune
Siamanna – Stemma
Siamanna – Bandiera
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoFranco Vellio Melas (lista civica) dal 28-5-2007 (4º mandato dal 13-6-2022)
Territorio
Coordinate39°55′09.65″N 8°45′44.99″E
Altitudine49[1] m s.l.m.
Superficie28,36 km²
Abitanti748[2] (29-2-2024)
Densità26,38 ab./km²
FrazioniPranixeddu
Comuni confinantiOristano, Ruinas, Siapiccia, Allai, Villaurbana, Simaxis
Altre informazioni
Cod. postale09080
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095057
Cod. catastaleI718
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Nome abitanti(IT) siamannesi
(SC) siamannesus
Patronosanta Lucia
Giorno festivo22 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Siamanna
Siamanna
Siamanna – Mappa
Siamanna – Mappa
Posizione del comune di Siamanna all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Siamanna è un comune italiano di 748 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna.

Il paese è arroccato nelle vaste colline, ai piedi del monte Grighine a circa 50 metri sopra il livello del mare, ma il suo territorio raggiunge l’altezza massima di 673 metri[1]. Situato nella zona del Grighine, chiamata così dal monte circostante, il paese apre le porte al Barigadu. Il villaggio, è stato fondato probabilmente in epoca romana, lungo la strada che collegava Fordongianus (l'antica Forum Traiani) con Usellus (l'antica Colonia Iulia). Secondo una ipotesi molto probabile l'origine del nome della cittadina sarebbe da identificare dall'unione del termine sa ia (la strada) e manna (grande) ovvero la strada grande, che fiancheggiava anticamente l'insediamento.

Durante il Medioevo il paese di Siamanna apparteneva al Giudicato di Arborea nella Curatoria di Simaxis. Nel 1410 Siamanna passò al Marchesato di Oristano e nel 1479 venne confiscato a Leonardo di Alagon dal Regno d'Aragona. Nel 1767 Siamanna divenne nuovamente un feudo entrando a far parte del Marchesato d'Arcais istituito in favore di Damiano Nurra, un ricco possidente di Oristano che ricevette il titolo nobiliare direttamente da Carlo Emanuele III.

Nel 1821 il paese entrò a far parte prima della provincia di Oristano, e poi nel 1848 nella divisione amministrativa di Cagliari, per poi essere assegnata nel 1859 alla Provincia di Cagliari. Dopo essere diventato Comune nel Regno d'Italia, nel 1928 il governo fascista lo inglobò nel comune di Villaurbana insieme al vicino paese di Siapiccia. Nel 1947 Siamanna venne unito a Siapiccia per creare il comune di Siamanna-Siapiccia, che continuò ad esistere fino al referendum del 1975 con il quale gli abitanti del paese decretarono la creazione di Siamanna come comune a sé stante.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • La chiesa di Santa Lucia è il monumento più importante della cittadina, con il campanile edificato intorno al 1745, mentre la pianta originaria della chiesa stessa risale al 1512 per opera del canonico locale Antonio Formentini. Dopo aver subito numerosi danneggiamenti nel corso dei secoli, la chiesa venne infine restaurata nel 1950.
  • La chiesa campestre di San Giovanni, ottocentesca, riaperta al culto dopo anni di abbandono.

Siti archeologici

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Altri monumenti storici di interesse sono i vari nuraghi che circondano il paese; se ne contano nove:

  • Nuraghe "Santu Anni" o San Giovanni è uno dei più importanti, accanto all'omonima chiesetta campestre restaurata di recente.
  • Nuraghe Auredda
  • Nuraghe Concu
  • Nuraghe Crogana
  • Nuraghe Curreli
  • Nuraghe Monte Qua Sigu
  • Nuraghe Paba de Soli
  • Nuraghe Paiolu
  • Nuraghe Pitzu Cau

Aree di interesse naturalistico

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Nel territorio di Siamanna è inoltre presente l'area pic-nic ''Sa cora e is ortus", situata nel monte Grighine a circa 400m s.l.m.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[4]

  1. ^ a b 14° Censimento della popolazione e delle abitazioni, su dawinci.istat.it, ISTAT. URL consultato il 20 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2019).
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 29 febbraio 2024 (dato popolazione).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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