Antiquarium di Canne
Antiquarium di Canne | |
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Statuetta femminile in argilla ispirata alla Dea Madre neolitica, conservata presso l'Antiquarium di Canne | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Barletta |
Indirizzo | Strada provinciale 142, Strada Provinciale 142 Canne della Battaglia 4, 76121 Barletta e Strada Provinciale 142 Canne Della Battaglia, 76121 Barletta |
Coordinate | 41°17′44.74″N 16°09′11.39″E |
Caratteristiche | |
Tipo | archeologia |
Istituzione | 1958 |
Apertura | 1958 |
Visitatori | 9 534 (2015)[1] |
Sito web | |
L'Antiquarium di Canne è sito in località Canne della Battaglia nei pressi della cittadella omonima lungo la SP 142, nel territorio della città di Barletta, a pochi metri dalla stazione di Canne della Battaglia.
Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Puglia, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'Antiquarium precede la visita della cittadella medioevale, alla sommità della collina sotto la quale avvenne lo scontro tra i Cartaginesi e i Romani. Inaugurato il 21 aprile 1958, alla presenza dal Ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro[2] e del sindaco Giuseppe Palmitessa, il museo documenta gli insediamenti umani nel territorio di epoca preistorica, classica, apulo-greca e medievale. Presenta inoltre una ricca collezione di vasi dauno-peucezi dipinti con disegni geometrici risalenti al IV-III secolo a.C., provenienti dai sepolcreti di Canne. Ospita ornamenti in bronzo e ambre, corredi tombali, ceramiche, antefisse, iscrizioni, monete di epoca bizantina. Tra gli altri anche una protome antropomorfa rinvenuta dagli scavi effettuati in località La Boccuta, risalente al 3000 a.C..[3] Sotto la tutela della Soprintendenza Archeologica della Puglia, propone tutta una serie di reperti che testimoniano gli insediamenti presso le rive dell'Ofanto a partire dall'età neolitica. I resti conservati testimoniano le fasi storiche della popolazione cannese che durante l'età del bronzo, affronta un periodo piuttosto raffinato e che sfocia nell'età repubblicana in una dipendenza dalla città di Canosa.[3]
Infatti Canne dal 1500 al 1850 apparteneva al comune di Canosa di Puglia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Renato Russo, Barletta. La storia, Barletta, Rotas, 2004, ISBN 88-87927-47-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Geografia e ambiente:
Luoghi di interesse:
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antiquarium di Canne
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su puglia.beniculturali.it.
- Sito ufficiale, su musei.puglia.beniculturali.it.