Diego Simeone

Diego Simeone
Simeone nel 2019
NazionalitàArgentina (bandiera) Argentina
Altezza177 cm
Peso70 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
SquadraAtlético Madrid
Termine carriera19 febbraio 2006 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1987-1990Vélez Sarsfield76 (14)
1990-1992Pisa55 (6)
1992-1994Siviglia64 (12)
1994-1997Atlético Madrid98 (21)
1997-1999Inter57 (11)
1999-2003Lazio90 (15)
2003-2005Atlético Madrid36 (2)
2005-2006Racing Club37 (3)
Nazionale
1989Argentina (bandiera) Argentina U-204 (1)
1996Argentina (bandiera) Argentina olimpica6 (1)
1988-2002Argentina (bandiera) Argentina106 (11)
Carriera da allenatore
2006Racing Club
2006-2007Estudiantes (LP)
2008River Plate
2009-2010San Lorenzo
2011Catania
2011Racing Club
2011-Atlético Madrid
Palmarès
 Copa América
OroCile 1991
OroEcuador 1993
 Confederations Cup
OroArabia Saudita 1992
 Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA
OroCoppa Artemio Franchi 1993
 Olimpiadi
ArgentoAtlanta 1996
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 23 dicembre 2011

Diego Pablo Simeone (Buenos Aires, 28 aprile 1970) è un allenatore di calcio ed ex calciatore argentino, di ruolo centrocampista, tecnico dell'Atlético Madrid.

Da calciatore, con i club ha vinto un campionato spagnolo (1996), una Coppa del Re (1996), un campionato italiano (2000), una Coppa Italia (2000), una Supercoppa italiana (2000), una Coppa UEFA (1998) e una Supercoppa UEFA (1999).

Convocato dal 1988 al 2002 dalla nazionale argentina, con l'Albiceleste ha disputato 3 campionati del mondo (Stati Uniti 1994, Francia 1998 e Corea del Sud-Giappone 2002) e 4 Coppe America (Cile 1991, Ecuador 1993, Uruguay 1995 e Paraguay 1999), vincendo le edizioni 1991 e 1993; ha inoltre conquistato la Coppa Re Fahd del 1992 e ottenuto la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Atlanta 1996. Figura al sesto posto nella graduatoria delle presenze con la propria nazionale.

Da allenatore ha vinto due volte la Primera División argentina con Estudiantes (LP) e River Plate e due volte la Primera División spagnola con l'Atlético Madrid (2014 e 2021), con cui si è aggiudicato anche una Coppa del Re, una Supercoppa spagnola, due Supercoppe UEFA e due Europa League, oltre ad aver raggiunto due finali di UEFA Champions League.

Con l'Atlético Madrid detiene il record di presenze da allenatore.[1]

È soprannominato El Cholo (termine storico che deriva dall'azteco Xoloitzcuintli[2] e che significa "incrocio di razze").[3]

Dall'unione con Carolina Baldini sono nati tre figli, che hanno poi intrapreso tutti la carriera da calciatore: Giovanni, Gianluca e Giuliano, nati rispettivamente nel 1995, 1998 e 2002.[4]

Nel settembre 2016 arriva la prima figlia, Francesca, nata dalla relazione con la nuova compagna Carla Pereyra[5]. Nel settembre 2019 i due convolano a nozze a Casole d'Elsa.[6] A febbraio è diventato papà per la quinta volta con la nascita di Valentina.[7]

Il 26 gennaio 2022 sulla piattaforma Prime Video esce Simeone - Vivir partido a partido, una docu-serie incentrata sulla sua carriera.[8]

Caratteristiche tecniche

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Da destra: Simeone all'Inter nel campionato 1997-1998, esultante dopo un gol, e festeggiato dai compagni di squadra Moriero e Ronaldo.

Da giocatore ha rivestito il ruolo d'interno di centrocampo, potendo ricoprire anche quello di mediano.[9] Leader carismatico,[10] era dotato di grinta, dinamismo, resistenza e di una spiccata capacità realizzativa,[11] che gli ha consentito di segnare più di 100 gol in carriera: la sua abilità nelle proiezioni offensive si rivelava infatti un'insidiosa arma tattica che coglieva spesso impreparate le difese avversarie.[12] Abile anche in fase difensiva, risultava efficace sia nel pressing che nel coprire le sortite in attacco dei compagni di squadra.[12]

Da tecnico ha utilizzato frequentemente il 4-4-2 all'Estudiantes, vincendo il campionato argentino di Apertura nel 2006. Al River Plate ha invece usato un più aggressivo 3-3-1-3, fortemente ispirato a quello usato dal connazionale Marcelo Bielsa, con il quale ha vinto il campionato argentino di Clausura 2008 prima di dimettersi nella stagione successiva per gli scarsi risultati.[13] Con il passaggio al calcio italiano, Simeone ha utilizzato spesso il 4-2-3-1, modulo con il quale ha portato il Catania alla salvezza.[14] Arrivato in Spagna, all'Atlético Madrid, Simeone mantiene il 4-2-3-1, vincendo con questo modulo l'Europa League e la Supercoppa UEFA nel 2012. Negli anni successivi il suo sistema di gioco di base è diventato il 4-4-2, che alterna al 4-3-3 quando è in fase di possesso e al 5-3-2 in fase di non possesso: ciò gli ha permesso di vincere anche la Coppa del Re 2013, il campionato spagnolo, la Supercoppa spagnola nel 2014, l'Europa League e la Supercoppa UEFA nel 2018.[15] Le sue squadre sono pericolose sui calci piazzati.[16][17]

Velez, Pisa, Siviglia e Atletico Madrid

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Un giovane Simeone agli esordi con il Vélez Sarsfield nel 1987

Inizia la carriera nel paese di nascita all'età di 17 anni, esordendo nel 1987 con la maglia del Vélez Sarsfield squadra nella quale milita per tre stagioni. Muovendo i primi passi viene scoperto e portato in Italia dal presidente del Pisa, Romeo Anconetani. Il 9 settembre 1990 gioca a Bologna la sua prima partita in Serie A (Bologna-Pisa 0-1).

Pur mostrando notevoli qualità di leadership per un ragazzo di soli 20 anni, Simeone non riesce a sfondare e dopo due anni con 55 presenze e 6 reti, parte per la Spagna. Resta al Siviglia fino al termine della stagione (64 partite e 12 gol tra campionato e coppe europee), quando riceve e accetta l'offerta dell'Atlético Madrid. Con i biancorossi si consacra come uno dei migliori interpreti nel ruolo di incontrista. Tocca l'apice della sua avventura nella capitale iberica nel 1996, quando vince sia il titolo di campione di Spagna che la coppa nazionale, realizzando 12 reti nel solo campionato.

Inter e Lazio

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Chiude l'esperienza madrilena l'anno successivo, richiamato in Italia dall'Inter, che lo acquista per 13 miliardi di lire.[18] Diventa un titolare della formazione nerazzurra sotto la guida di Gigi Simoni e partecipa attivamente alla conquista del secondo posto in Serie A e della Coppa UEFA. Fondamentale in chiave europea la rete del 3-0 che l'argentino firma negli ottavi di finale contro lo Strasburgo, dopo che i nerazzurri erano usciti sconfitti per 0-2 in Francia. L'annata successiva si rivela tribolata per l'Inter, che pur cambiando quattro allenatori, non va oltre l'8º posto. Nel corso della stagione, inoltre, l'argentino si rende protagonista di un litigio con Ronaldo, la stella della squadra.[19][20]

Da sinistra: i laziali Salas, Sensini, Simeone e Verón posano con il trofeo della Coppa Italia 1999-2000

Nel giugno del 1999 Simeone passa alla Lazio, come contropartita tecnica (valutata 21 miliardi di lire) nell'ambito della trattativa che porta Christian Vieri a Milano per la cifra record di 90 miliardi.[21][22][23] L'argentino si rivela assoluto protagonista del successo dei biancocelesti in campionato: è sua la rete che permette alla Lazio di battere, nello scontro diretto di Torino, la Juventus. I biancocelesti, sotto di sei punti alla vigilia della partita (erano addirittura nove la domenica precedente, prima che la Juventus cadesse con il Milan e la Lazio facesse suo il derby cittadino), riducono il distacco a -3. Nelle ultime sei giornate Simeone realizzerà quattro reti e festeggerà la vittoria del tricolore proprio all'ultimo atto, quando la Juventus cade a Perugia. Nello stesso anno i capitolini trionfano anche in Coppa Italia, battendo l'Inter nella finale di andata a Roma per 2-1 (con gol decisivo proprio di Simeone) il 12 aprile 2000,[24] e pareggiando il ritorno a Milano per 0-0 il 18 maggio 2000.[25]

La stagione successiva si apre con la vittoria in Supercoppa italiana, ancora ai danni dell'Inter, l'8 settembre 2000. I successivi infortuni condizionano le prestazioni dell'argentino.[26][27] Nell'ultima giornata del campionato 2001-2002 è tra i marcatori nella partita Lazio-Inter (4-2) che impedisce alla squadra nerazzurra di vincere lo scudetto.[28]

Atletico Madrid e Racing Club

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Dopo quattro anni a Roma, nel 2003 Simeone torna all'Atlético Madrid, dove disputa una stagione e mezza prima di tornare in patria a gennaio 2005. Ad accoglierlo in Argentina è il Racing Avellaneda, nel quale Simeone chiude la carriera da giocatore a metà del campionato nel febbraio 2006, divenendo l'allenatore della squadra.

Simeone è stato anche un giocatore fondamentale per la Nazionale argentina. È ancora giovanissimo quando, nel 1991 e 1993, la Selección vince per due volte di fila la Coppa America, della cui rosa Simeone fa già parte. Da allora il Cholo non potrà festeggiare altri successi in nazionale e perderà anche la finale delle Olimpiadi del 1996 contro la Nigeria. Fu capitano della sua Nazionale dal 1996 al 1998 portando la fascia ai Mondiali del 1998.

Gli inizi in Argentina

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Il 6 febbraio 2006 diventa allenatore del Racing Club, portandosi come vice Matías Almeyda e Nelson Vivas: il contratto avrebbe avuto decorrenza a partire dal 20 febbraio seguente, successivo alla sua ultima gara da giocatore contro l'Independiente.[29] Il 18 maggio è diventato allenatore dell'Estudiantes (LP).[30] Il 13 dicembre 2006, battendo allo spareggio il Boca Juniors, Simeone ha condotto la sua squadra alla vittoria nel campionato di apertura, a 23 anni dall'ultima vittoria in campionato. Lascia il club il 9 dicembre 2007.

Il 1º gennaio 2008 passa alla guida del River Plate di Buenos Aires. A distanza di sei mesi dal suo insediamento e con una giornata di anticipo, l'8 giugno 2008 porta il River Plate alla conquista del titolo di Clausura che mancava al club dal 2004. A seguito del disastroso rendimento nell'Apertura 2008 (9 punti in 13 partite e ultimo posto in classifica) e dell'eliminazione dalla Coppa Sudamericana per mano dei messicani del Guadalajara, il 7 novembre 2008 rassegna le dimissioni.

Il 16 aprile 2009 firma con il San Lorenzo. Il 4 aprile 2010 rassegna le dimissioni.[31]

Catania e Racing Club

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Il 19 gennaio 2011 torna in Italia, dove diventa l'allenatore del Catania,[32] subentrando a Marco Giampaolo. Il suo esordio non è dei migliori: il 22 gennaio perde 2-0 contro il Parma e il 29 gennaio perde 2-0 in casa con il Milan. Nel seguito del campionato, il Catania, sotto la guida di Simeone, migliora le sue prestazioni e raggiunge il traguardo della salvezza con due giornate di anticipo contro il Brescia. Particolarmente importante è la vittoria in casa nel derby contro il Palermo per 4-0. Il 15 maggio, alla penultima giornata, con la vittoria all'ultimo minuto contro la Roma sempre in casa (che ha sancito la non partecipazione dei giallorossi ai preliminari e alla Champions League 2011-2012), il Catania raggiunge il tredicesimo posto con 46 punti (di cui 24 ottenuti da Simeone in 18 partite) e stabilisce il suo nuovo record in Serie A battendo quello di Siniša Mihajlović che la stagione precedente era riuscito ad arrivare tredicesimo con 45 punti. Il 1º giugno risolve consensualmente il contratto che lo legava al Catania ancora per un anno.[33]

Il 21 giugno 2011 viene richiamato in patria alla guida di una sua vecchia squadra, il Racing Club. Porta la squadra ad alti livelli, chiudendo il campionato Apertura al secondo posto con 31 punti dietro al Boca Juniors (43 punti). Il 20 dicembre lascia però il club di Avellaneda a causa di dissapori con la società.[34]

Atlético Madrid

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Simeone in veste di tecnico dell'Atletico Madrid nel 2013

Il 23 dicembre 2011 l'argentino diventa l'allenatore dell'Atlético Madrid – per cui aveva già giocato dal 1994 al 1997 e dal 2003 al 2005 – in sostituzione dell'esonerato Gregorio Manzano, che lascia la squadra al 10º posto della Liga.[35] Al debutto la squadra pareggia per 0-0 in trasferta contro il Malaga;[36] vince però la seconda partita per 3-0 contro il Villarreal in casa.

A fine stagione, trascinato dai gol di Radamel Falcao, riesce a vincere l'Europa League eliminando ai sedicesimi la Lazio (sua ex squadra), agli ottavi i turchi del Beşiktaş, nei quarti i tedeschi dell'Hannover 96, in semifinale i connazionali del Valencia e infine, in finale, l'altra squadra spagnola, l'Athletic Bilbao, allenata da Marcelo Bielsa, con cui i Colchoneros vincono 3-0. Simeone diventa così il primo allenatore argentino ad aggiudicarsi la competizione nonché il terzo ad aver vinto il trofeo sia da allenatore che da giocatore (dopo Dino Zoff e Huub Stevens); stabilisce inoltre un altro record, vincendo tutte e nove le partite disputate dalla squadra, sotto la sua guida, nella competizione.[37] In campionato si piazza al 5º posto mancando per 2 punti il 4º posto, valido per l'acceso in Champions, raggiunto dal Malaga.[38]

L'annata 2012-2013 inizia il 31 agosto con la vittoria della Supercoppa UEFA battendo per 4-1 il Chelsea di Roberto Di Matteo. In campionato raggiunge presto la qualificazione alla Champions League grazie al 3º posto in classifica, mentre a fine stagione, il 17 maggio 2013, vince anche la Coppa del Re contro il Real Madrid di José Mourinho, superato per 1-2 ai tempi supplementari; è la decima volta che l'Atlético vince tale competizione, che non portava a casa dal 1996, dai tempi in cui lo stesso Simeone vestiva in campo la maglia biancorossa. In Europa League la squadra detentrice viene invece eliminata già ai sedicesimi dal Rubin.

Inizia la stagione 2013-2014 perdendo la Supercoppa spagnola contro il Barcellona per la regola dei gol fuori casa visti i due pareggi per 1-1 e 0-0 e dalla Coppa del Re viene eliminato dal Real Madrid in semifinale. Simeone guida però l'Atlético alla conquista della Liga, la decima della storia del club a distanza di diciotto anni dall'ultima, arrivata il 17 maggio 2014 grazie al pareggio per 1-1 al Camp Nou contro il Barça da cui si distacca di tre punti.

Inoltre, grazie ai gol di Diego Costa, la squadra arriva in finale di Champions League (traguardo che i Colchoneros non raggiungevano da quarant'anni), superando prima nei quarti di finale ancora i Blaugrana e in seguito il Chelsea in semifinale; nell'atto conclusivo di Lisbona, in un derbi madrileño con il Real, l'undici di Simeone vede svanire la vittoria ai supplementari dove soccombe per 4-1, dopo che nei tempi regolamentari l'Atlético, in vantaggio dalla fine del primo tempo, era stato raggiunto sul pareggio solo nei minuti di recupero.

Simeone durante un allenamento dell'Atletico Madrid nel 2018.

Nel 2014-2015 vince subito la Supercoppa spagnola contro il Real (1-1 e 1-0) ma esce ai quarti di finale della Champions eliminato proprio dai blancos e sempre ai quarti della Coppa del Re per mano del Barça. Conclude la stagione con il 3º posto in campionato sempre dietro a Barça e Real.

Nella sconfitta del 26 settembre 2015 contro il Villarreal, con 211 partite consecutive sulla panchina dei rojiblancos supera il record di Luis Aragonés.[39] Dalla Coppa del Re viene eliminato dal Celta Vigo ai quarti mentre in campionato tiene testa fino alla fine a Barça e Real piazzandosi 3º. Dopo aver eliminato Barça ai quarti e Bayern Monaco in semifinale, il 28 maggio 2016, a Milano, dopo il risultato di 1-1 maturato dopo i supplementari, perde la finale di Champions ai rigori di nuovo contro il Real Madrid.[40]

Il 24 ottobre 2016 a Valencia, in occasione della cerimonia dei Premi LFP, Simeone vince per la terza volta il premio come Miglior allenatore della Liga.[41] In questa stagione si piazza di nuovo 3º nella Liga, in Champions è ancora il Real Madrid a fermarlo in semifinale mentre nella Coppa del Re è il Barça a eliminarlo sempre in semifinale.

Il 26 agosto 2017 consegue la 200ª vittoria sulla panchina dell'Atlético[42] mentre il 10 febbraio 2018 arriva la 150ª vittoria in Liga.[43] Uscito ai gironi di Champions e ai quarti di Coppa del Re e arrivato dietro al Barça in campionato con 14 punti di distacco, il 16 maggio 2018 conquista la sua seconda Europa League da allenatore dell'Atlético, vincendo per 3-0 contro l'Olympique Marsiglia, pur non sedendo in panchina durante la finale poiché squalificato;[44] con questo trofeo eguaglia Luis Aragonés come allenatore più titolato dei Colchoneros.[45]

Il 15 agosto, con la vittoria in Supercoppa UEFA 2018 contro il Real Madrid, Simeone diventa il tecnico più vincente nella storia dei madrileni;[46] il tecnico argentino diventa inoltre il primo allenatore dell'Atlético ad aver superato i Blancos in tre differenti finali: la Supercoppa europea, la Supercoppa di Spagna e la Copa del Rey. Il 5 dicembre siede per la 400ª volta sulla panchina Atleti.[47] In questa stagione viene eliminato dal Girona e dalla Juventus agli ottavi di Coppa di Spagna e di Champions classificandosi però in campionato per il secondo anno consecutivo alle spalle del Barcellona, campione di Spagna.

Simeone solleva la seconda Liga vinta con l'Atlético Madrid.

Grazie a quest'ultimo piazzamento partecipa al nuovo format della Supercopa de España 2020 perdendo il 12 gennaio 2020 ai rigori la finale contro il Real. Il 27 giugno, in virtù della vittoria casalinga per 2-1 contro l'Alavés, Simeone diventa il tecnico colchonero con più partite vinte nel campionato spagnolo (150).[48] Quest’anno in Liga arriva terzo, in Coppa del Re esce già ai sedicesimi per mano del Leonesa, piccolo club di terza serie, mentre dalla Champions viene eliminato dal RB Lipsia ai quarti.

Il 30 dicembre 2020 siede per la 500ª volta sulla panchina Atleti, in occasione della vittoria per 1-0 in campionato col Getafe.[49] Il 28 febbraio 2021 raggiunge quota 308 vittorie come allenatore dell'Atlético Madrid, eguagliando il record di Luis Aragonés.[50]
Il 22 maggio vince la sua seconda Liga con 86 punti contro gli 84 del Real.[51][52] In Copa del Rey invece viene eliminato già al secondo turno dal Cornellà, club di Segunda División B, mentre in Champions viene eliminato dal Chelsea, futuro vincitore del torneo, agli ottavi.[53] L’8 luglio dello stesso anno prolunga di altri due anni il proprio contratto che sarebbe scaduto nel 2022.[54]

Il 12 febbraio 2022, in seguito alla rocambolesca vittoria per 4-3 sul Getafe, Simeone diventa il tecnico straniero con più partite vinte in Liga, superando Ferdinand Daučík fermo a 234 vittorie.[55] In questa stagione arriva 3º in campionato, in Supercoppa viene eliminato dall'Athletic Bilbao in semifinale, dalla Copa del Rey esce agli ottavi per mano della Real Sociedad mentre in Champions ha la peggio contro il Manchester City ai quarti.

Non è da ricordare l’esperienza in Champions della stagione seguente: la sua squadra arriva ultima nel girone con Porto, Club Bruges e Bayer Leverkusen con cui arriva a pari punti ma, per via degli scontri diretti a sfavore, è eliminata dalle coppe europee per la prima volta sotto la sua gestione nella fase iniziale di una competizione.[56] Il 4 marzo 2023, in concomitanza della vittoria per 6-1 sul Siviglia, diventa l'allenatore con più panchine in assoluto nella storia dell'Atlético (613), superando Luis Aragonés.[57] In Coppa del Re è eliminato dal Real ai quarti mentre termina il campionato al 3º posto.

La stagione seguente arriva fino ai quarti di Champions venendo eliminato dal Borussia Dortmund, in Coppa del Re esce in semifinale per mano dell'Athletic Bilbao mentre in campionato si piazza al 4º posto.

Presenze e reti nei club

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Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1987-1988 Argentina (bandiera) Vélez Sarsfield PD 28 4 - - - - - - - - - 28 4
1988-1989 PD 16 2 - - - - - - - - - 16 2
1989-1990 PD 32 8 - - - - - - - - - 32 8
Totale Vélez Sarsfield 76 14 - - - - - - 76 14
1990-1991 Italia (bandiera) Pisa A 31 4 CI 4 0 - - - - - - 35 4
1991-1992 B 24 2 CI 3 0 - - - - - - 27 2
Totale Pisa 55 6 7 0 - - - - 62 6
1992-1993 Spagna (bandiera) Siviglia PD 33 4 CR 2 1 - - - - - - 35 5
1993-1994 PD 31 8 CR 7 3 - - - - - - 38 11
Totale Siviglia 64 12 9 4 - - - - 73 16
1994-1995 Spagna (bandiera) Atlético Madrid PD 29 6 CR 4 2 - - - - - - 33 8
1995-1996 PD 37 12 CR 8 0 - - - - - - 45 12
1996-1997 PD 32 3 CR 4 1 UCL 7 4 SS 2 0 45 8
1997-1998 Italia (bandiera) Inter A 30 6 CI 2 0 CU 9 1 - - - 41 7
1998-1999 A 27 5 CI 7+1[58] 0 UCL 9 2 - - - 44 7
Totale Inter 57 11 10 0 18 3 - - 85 14
1999-2000 Italia (bandiera) Lazio A 28 5 CI 7 2 UCL 11 0 SU 1 0 47 7
2000-2001 A 30 2 CI 2 0 UCL 8 1 SI 1 0 41 3
2001-2002 A 8 1 CI 0 0 UCL 5 0 - - - 13 1
2002-2003 A 24 7 CI 4 0 CU 7 0 - - - 35 7
Totale Lazio 90 15 13 2 31 1 2 0 136 18
2003-2004 Spagna (bandiera) Atlético Madrid PD 28 2 CR 4 0 - - - - - - 32 2
2004-gen. 2005 PD 8 0 CR 1 0 Int 6 1 - - - 15 1
Totale Atlético Madrid 134 23 21 3 13 5 2 0 170 31
gen.-giu. 2005 Argentina (bandiera) Racing Club PD 17 2 - - - - - - - - - 17 2
2005-feb. 2006 PD 20 1 - - - - - - - - - 20 1
Totale Racing Club 37 3 - - - - - - 37 3
Totale carriera 513 84 60 9 62 9 4 0 639 102

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
14-7-1988 Sydney Australia Australia (bandiera) 4 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
16-7-1988 Canberra Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita Amichevole 1
9-3-1989 Barranquilla Colombia Colombia (bandiera) 1 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
13-4-1989 Guayaquil Ecuador Ecuador (bandiera) 2 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
20-4-1989 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
17-1-1990 Los Angeles Argentina Argentina (bandiera) 0 – 2 Messico (bandiera) Messico Amichevole -
23-5-1991 Manchester Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Amichevole -
25-5-1991 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
27-6-1991 Curitiba Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
8-7-1991 Santiago del Cile Argentina Argentina (bandiera) 3 – 0 Venezuela (bandiera) Venezuela Coppa America 1991 - 1º turno -
10-7-1991 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 1991 - 1º turno -
12-7-1991 Concepción Argentina Argentina (bandiera) 4 – 1 Paraguay (bandiera) Paraguay Coppa America 1991 - 1º turno 1
17-7-1991 Santiago del Cile Argentina Argentina (bandiera) 3 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Coppa America 1991 - Girone finale -
19-7-1991 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 1991 - Girone finale -
21-7-1991 Santiago del Cile Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Colombia (bandiera) Colombia Coppa America 1991 - Girone finale 1
16-10-1992 Riyad Argentina Argentina (bandiera) 4 – 0 Costa d'Avorio (bandiera) Costa d'Avorio Coppa re Fahd 1992 - Semifinale -
20-10-1992 Riyad Arabia Saudita Arabia Saudita (bandiera) 1 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Coppa re Fahd 1992 - Finale 1
26-11-1992 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole -
18-2-1993 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
24-2-1993 Mar del Plata Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 dts
(5 - 4 dtr)
Danimarca (bandiera) Danimarca Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA 1993 - Ammonizione al 16’ 16’
20-6-1993 Guayaquil Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Messico (bandiera) Messico Coppa America 1993 - 1º turno -
23-6-1993 Guayaquil Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Colombia (bandiera) Colombia Coppa America 1993 - 1º turno 1
27-6-1993 Guayaquil Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 dts
(6 – 5 dtr)
Brasile (bandiera) Brasile Coppa America 1993 - Quarti di finale -
1-7-1993 Guayaquil Argentina Argentina (bandiera) 0 – 0 dts
(6 – 5 dtr)
Colombia (bandiera) Colombia Coppa America 1993 - Semifinali -
4-7-1993 Guayaquil Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Messico (bandiera) Messico Coppa America 1993 - Finale -
1-8-1993 Lima Perù Perù (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1994 -
8-8-1993 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 1 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1994 -
15-8-1993 Barranquilla Colombia Colombia (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1994 -
29-8-1993 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 0 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay Qual. Mondiali 1994 -
5-9-1993 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 0 – 5 Colombia (bandiera) Colombia Qual. Mondiali 1994 -
17-11-1993 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Australia (bandiera) Australia Qual. Mondiali 1994 -
23-3-1994 Recife Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
20-4-1994 Salta Argentina Argentina (bandiera) 3 – 1 Marocco (bandiera) Marocco Amichevole -
18-5-1994 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 3 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
25-5-1994 Guayaquil Ecuador Ecuador (bandiera) 1 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
31-5-1994 Tel Aviv Israele Israele (bandiera) 0 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
4-6-1994 Zagabria Croazia Croazia (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
21-6-1994 Boston Argentina Argentina (bandiera) 4 – 0 Grecia (bandiera) Grecia Mondiali 1994 - 1º turno -
25-6-1994 Boston Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Nigeria (bandiera) Nigeria Mondiali 1994 - 1º turno -
30-6-1994 Dallas Argentina Argentina (bandiera) 0 – 2 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Mondiali 1994 - 1º turno -
3-7-1994 Pasadena Romania Romania (bandiera) 3 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Mondiali 1994 - Ottavi di finale -
22-6-1995 Mendoza Argentina Argentina (bandiera) 6 – 0 Slovacchia (bandiera) Slovacchia Amichevole 1
30-6-1995 Quilmes Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Australia (bandiera) Australia Amichevole -
8-7-1995 Paysandú Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Bolivia (bandiera) Bolivia Coppa America 1995 - 1º turno -
11-7-1995 Paysandú Argentina Argentina (bandiera) 4 – 0 Cile (bandiera) Cile Coppa America 1995 - 1º turno 1
14-7-1995 Paysandú Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) 3 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 1995 - 1º turno -
17-7-1995 Rivera Brasile Brasile (bandiera) 2 – 2 dts
(4 – 2 dtr)
Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 1995 - Quarti di finale -
20-9-1995 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
8-11-1995 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
24-4-1996 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 3 – 1 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 1998 -
2-6-1996 Quito Ecuador Ecuador (bandiera) 2 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1998 -
20-6-1996 San Miguel de Tucumán Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole 1
7-7-1996 Lima Perù Perù (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1998 -
9-10-1996 San Cristóbal Venezuela Venezuela (bandiera) 2 – 5 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1998 1
28-12-1996 Mar del Plata Argentina Argentina (bandiera) 2 – 3 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole -
12-1-1997 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1998 -
12-2-1997 Barranquilla Colombia Colombia (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1998 -
30-4-1997 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Ecuador (bandiera) Ecuador Qual. Mondiali 1998 -
8-6-1997 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Perù (bandiera) Perù Qual. Mondiali 1998 1
6-7-1997 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 1 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1998 -
20-7-1997 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Venezuela (bandiera) Venezuela Qual. Mondiali 1998 -
10-9-1997 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 1 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1998 -
12-10-1997 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 0 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 1998 -
16-11-1997 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Colombia (bandiera) Colombia Qual. Mondiali 1998 -
19-2-1998 Mendoza Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Romania (bandiera) Romania Amichevole -
24-2-1998 Mar del Plata Argentina Argentina (bandiera) 3 – 1 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole -
22-4-1998 Dublino Irlanda Irlanda (bandiera) 0 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
29-4-1998 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
14-5-1998 Córdoba Argentina Argentina (bandiera) 5 – 0 Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina Amichevole -
19-5-1998 Mendoza Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Cile (bandiera) Cile Amichevole -
25-5-1998 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Sudafrica (bandiera) Sudafrica Amichevole -
14-6-1998 Tolosa Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Giappone (bandiera) Giappone Mondiali 1998 - 1º turno -
21-6-1998 Parigi Argentina Argentina (bandiera) 5 – 0 Giamaica (bandiera) Giamaica Mondiali 1998 - 1º turno -
26-6-1998 Bordeaux Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Croazia (bandiera) Croazia Mondiali 1998 - 1º turno -
30-6-1998 Saint-Étienne Argentina Argentina (bandiera) 2 – 2 dts
(4 – 3 dtr)
Inghilterra (bandiera) Inghilterra Mondiali 1998 - Ottavi di finale -
4-7-1998 Marsiglia Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Mondiali 1998 - Quarti di finale -
9-6-1999 Chicago Argentina Argentina (bandiera) 2 – 2 Messico (bandiera) Messico Amichevole -
13-6-1999 Washington Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) 1 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
26-6-1999 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 0 – 0 Lituania (bandiera) Lituania Amichevole -
1-7-1999 Luque Argentina Argentina (bandiera) 3 – 1 Ecuador (bandiera) Ecuador Coppa America 1999 - 1º turno 1
4-7-1999 Luque Colombia Colombia (bandiera) 3 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 1999 - 1º turno -
7-7-1999 Luque Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 1999 - 1º turno -
11-7-1999 Ciudad del Este Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 1999 - Quarti di finale -
4-9-1999 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
7-9-1999 Porto Alegre Brasile Brasile (bandiera) 4 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
13-10-1999 Córdoba Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Colombia (bandiera) Colombia Amichevole -
17-11-1999 Siviglia Spagna Spagna (bandiera) 0 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
23-2-2000 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
29-3-2000 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 4 – 1 Cile (bandiera) Cile Qual. Mondiali 2002 -
26-4-2000 Maracaibo Venezuela Venezuela (bandiera) 0 – 4 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 -
4-6-2000 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 2002 -
29-6-2000 Bogotà Colombia Colombia (bandiera) 1 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 -
19-7-2000 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Ecuador (bandiera) Ecuador Qual. Mondiali 2002 -
26-7-2000 San Paolo Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 -
16-8-2000 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Paraguay (bandiera) Paraguay Qual. Mondiali 2002 -
3-9-2000 Lima Perù Perù (bandiera) 1 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 -
8-10-2000 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2002 -
20-12-2000 Los Angeles Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Messico (bandiera) Messico Amichevole -
28-2-2001 Roma Italia Italia (bandiera) 1 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
28-3-2001 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 5 – 0 Venezuela (bandiera) Venezuela Qual. Mondiali 2002 -
25-4-2001 La Paz Bolivia Bolivia (bandiera) 3 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 -
3-6-2001 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 3 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Qual. Mondiali 2002 -
15-8-2001 Quito Ecuador Ecuador (bandiera) 0 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 -
5-9-2001 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2002 -
2-6-2002 Kashima Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Nigeria (bandiera) Nigeria Mondiali 2002 - 1º turno -
7-6-2002 Sapporo Argentina Argentina (bandiera) 0 – 1 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Mondiali 2002 - 1º turno -
Totale Presenze (7º posto) 106 Reti 11

Statistiche da allenatore

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Statistiche aggiornate al 15 dicembre 2024. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
feb.-mag. 2006 Argentina (bandiera) Racing Club PD 14 5 3 6 - - - - - - - - - - - - - - - 14 5 3 6 35,71 11º
2006-2007 Argentina (bandiera) Estudiantes (LP) PD 39 25 9 5 - - - - - - - - - - - - - - - 39 25 9 5 64,10
ago.-dic. 2007 PD 19 8 6 5 - - - - - CS 2 1 0 1 - - - - - 21 9 6 6 42,86 Dimis.
Totale Estudiantes 58 33 15 10 - - - - 2 1 0 1 - - - - 60 34 15 11 56,67
dic. 2007-2008 Argentina (bandiera) River Plate PD 19 13 4 2 - - - - - CL 8 4 1 3 - - - - - 27 17 5 5 62,96 Sub. 14º
ago.-nov. 2008 PD 14 1 7 6 - - - - - CS 4 2 1 1 - - - - - 18 3 8 7 16,67 Dimis.
Totale River Plate 33 14 11 8 - - - - 12 6 2 4 - - - - 45 20 13 12 44,44
apr.-mag. 2009 Argentina (bandiera) San Lorenzo PD 10 4 2 4 - - - - - CL 1 1 0 0 - - - - - 11 5 2 4 45,45 Sub.
2009-apr. 2010 PD 33 13 7 13 - - - - - CS 6 4 0 2 - - - - - 39 17 7 15 43,59 Dimis.
Totale San Lorenzo 43 17 9 17 - - - - - 7 5 0 2 - - - - 50 22 9 19 44,00
gen.-giu. 2011 Italia (bandiera) Catania A 18 7 3 8 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 18 7 3 8 38,89 Sub. 13º
ago.-dic. 2011 Argentina (bandiera) Racing Club PD 19 7 10 2 CA 1 1 0 0 - - - - - - - - - - 20 8 10 2 40,00 Sub.
Totale Racing Club 33 12 13 8 1 1 0 0 - - - - - - - - 34 13 13 8 38,24
dic. 2011-2012 Spagna (bandiera) Atlético Madrid PD 22 10 7 5 CR 0 0 0 0 UEL 9 9 0 0 - - - - - 31 19 7 5 61,29 Sub.
2012-2013 PD 38 23 7 8 CR 9 6 3 0 UEL 8 5 0 3 SU 1 1 0 0 56 35 10 11 62,50
2013-2014 PD 38 28 6 4 CR 8 5 1 2 UCL 13 9 3 1 SS 2 0 2 0 61 42 12 7 68,85
2014-2015 PD 38 23 9 6 CR 6 2 2 2 UCL 10 5 2 3 SS 2 1 1 0 56 31 14 11 55,36
2015-2016 PD 38 28 4 6 CR 6 3 2 1 UCL 13 6 4 3 - - - - - 57 37 10 10 64,91
2016-2017 PD 38 23 9 6 CR 8 4 2 2 UCL 12 8 2 2 - - - - - 58 35 13 10 60,34
2017-2018 PD 38 23 10 5 CR 6 3 1 2 UCL+UEL 6+9 1+7 4+1 1+1 - - - - - 59 34 16 9 57,63
2018-2019 PD 38 22 10 6 CR 4 2 2 0 UCL 8 5 1 2 SU 1 1 0 0 51 30 13 8 58,82
2019-2020 PD 38 18 16 4 CR 1 0 0 1 UCL 9 5 1 3 SS 2 1 1 0 50 24 18 8 48,00
2020-2021 PD 38 26 8 4 CR 2 1 0 1 UCL 8 2 3 3 - - - - - 48 29 11 8 60,42
2021-2022 PD 38 21 8 9 CR 2 1 0 1 UCL 10 3 3 4 SS 1 0 0 1 51 25 11 15 49,02
2022-2023 PD 38 23 8 7 CR 5 4 0 1 UCL 6 1 2 3 - - - - - 49 28 10 11 57,14
2023-2024 PD 38 24 4 10 CR 5 3 0 2 UCL 10 6 2 2 SS 1 0 0 1 54 33 6 15 61,11
2024-2025 PD 17 11 5 1 CR 2 2 0 0 UCL 6 4 0 2 Cmc 0 0 0 0 25 17 5 3 68,00 in corso
Totale Atlético Madrid 495 303 111 81 64 36 13 15 137 76 28 33 10 4 4 2 706 419 156 131 59,35
Totale carriera 680 386 162 132 65 37 13 15 158 88 30 40 10 4 4 2 913 515 209 189 56,41
Competizioni nazionali
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Estudiantes: Apertura 2006
River Plate: Clausura 2008
Atlético Madrid: 2012-2013
Atlético Madrid: 2013-2014, 2020-2021
Atlético Madrid: 2014
Competizioni internazionali
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Atlético Madrid: 2011-2012, 2017-2018
Atlético Madrid: 2012, 2018
2012-2013, 2013-2014, 2015-2016
2013-2014[59], 2015-2016
  • Trofeo Comunidad Iberoamericana: 1
2013[60]
2016[61]
Premio speciale per gli allenatori: 2017
  • Miglior allenatore del decennio IFFHS: 1
2011-2020[62]
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  60. ^ (ES) El Rey entrega a Simeone el Trofeo Comunidad Iberoamericana, su clubatleticodemadrid.com, 14 dicembre 2014. URL consultato il 5 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2014).
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  62. ^ (ES) La IFFHS elige a Simeone como mejor entrenador de club de la última década, su atleticodemadrid.com, 12 gennaio 2021.

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