Club Estudiantes de La Plata

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Estudiantes de La Plata
Calcio
Pincha, Los Pincharratas (I pugnalatori di topi), El León (Il Leone);
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali rosso, bianco
SimboliLeone
Dati societari
CittàLa Plata
NazioneArgentina (bandiera) Argentina
ConfederazioneCONMEBOL
Federazione AFA
CampionatoPrimera División
Fondazione1905
PresidenteArgentina (bandiera) Juan Sebastian Veron
AllenatoreArgentina (bandiera) Eduardo Domínguez
StadioStadio Jorge Luis Hirschi
(32.530 posti)
Sito webwww.estudiantesdelaplata.com
Palmarès
Coppa LibertadoresCoppa LibertadoresCoppa LibertadoresCoppa Libertadores
Titoli nazionali6 Campionati argentini
Trofei nazionali1 Coppe Argentina
1 Copa Adrián C. Escobar
1 Copa General Pedro Ramírez

1 Copa de la Liga Profesional

Trofei internazionali4 Coppe Libertadores
1 Coppe Intercontinentali
1 Coppa Interamericana
Si invita a seguire il modello di voce

Il Club Estudiantes de La Plata (spagnolo per Club Studenti di La Plata), noto come Estudiantes La Plata o semplicemente Estudiantes, è una società sportiva di La Plata, in provincia di Buenos Aires, in Argentina, nota per i successi ottenuti in ambito calcistico.

L'Estudiantes è fra le squadre più vincenti del calcio argentino. Nel 1967 l'Estudiantes fu la prima squadra a vincere il campionato argentino professionistico al di fuori delle "cinque sorelle" (Boca Juniors, River Plate, Racing, Independiente e San Lorenzo): dopo questa data vinse altre quattro volte il titolo nazionale, portando il suo totale di vittorie a cinque. Anche in campo internazionale l'Estudiantes ha ottenuto grandi risultati: quattro Copa Libertadores (di cui tre consecutive, dal 1968 al 1970), una Coppa Intercontinentale e una Coppa Interamericana.

Sullo stemma della squadra sono raffigurate 11 stelle, riconoscimento alla vittoria di 6 trofei internazionali e di 5 campionati argentini. L'ultima di queste stelle è stata aggiunta il 15 luglio 2009, quando l'Estudiantes ha vinto la Coppa Libertadores.

L'Estudiantes venne fondato nel 1905, quando un gruppo di giocatori e tifosi decisero di separarsi dalla più antica compagine del Gimnasia de La Plata, la quale aveva la tendenza a favorire sport al chiuso rispetto al calcio. Le partite fra le squadre dell'Estudiantes e del Gimnasia prendono il nome di Clásico Platense. Lo stadio dell'Estudiantes ("Estadio Jorge Luis Hirschi") è stato reinaugurato nel 2019 dopo un rifacimento completo durato 11 anni.

Come molte altre squadre argentine, l'Estudiantes è una istituzione polisportiva: fra gli sport in cui è impegnato ricordiamo il basket, la pallamano, l'hockey su prato, il golf, il nuoto, il judo e la pallavolo.

Origini e Los Profesores

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Los Profesores:Lauri, Scopelli, Zozaya, Ferreira e Guaita

Il club venne fondato il 4 agosto 1905 da studenti sia universitari sia delle superiori (avevano frequentato lo stesso istituto dei fratelli Schoedden fondatori dell'Alumni prima squadra a vincere tutto in Argentina) che si sentivano esclusi dai dirigenti del Gimnasia y Esgrima, società che preferiva gli sport indoor (come la scherma e la ginnastica) rispetto al calcio. Dopo aver fatto una squadra per partecipare al campionato si erano ritirati perché essendo loro dell'alta società consideravano il calcio come uno sport per i poveri. Il primo stadio fu nell'incrocio dei viali 19 e 51 per poi trasferirsi al viale 1 tra le strade 55 e 57 il 25 dicembre 1907. Prima dell'avvento del professionismo, l'Estudiantes aveva ottenuto come miglior risultato due secondi posti nel campionato del 1919 e nella penultima edizione amatoriale del 1930, in entrambi i casi alle spalle del Boca Juniors.

Quando giunse il professionismo in Argentina, nel 1931, l'Estudiantes aveva una famosa linea offensiva (all'interno del 2-3-5): Lauri-Scopelli-Zozaya-Ferreyra-Guaita, noti come Los Profesores (i Professori), ancora oggi ritenuto in Argentina uno dei migliori attacchi di tutti i tempi. Guaita fece poi parte della Roma e della nazionale italiana che conquistò la Coppa del Mondo 1934. I fratelli Sbarra (Raúl e Roberto) e Armando Nery formavano invece la temuta linea difensiva. Fu Alberto Zozaya a segnare il primo gol del calcio professionistico argentino; divenne anche il capocannoniere del primo campionato professionistico.

Nel 1937, venne installato un pionieristico impianto di illuminazione nello stadio, permettendo le gare in notturna.

Anni cinquanta e sessanta

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Gli anni cinquanta videro l'ascesa di giocatori come Ogando, Garcerón, Bouché, Urriolabeitia, Infante, Antonio, e gli ultimi gol del grande attaccante Manuel Payo Pellegrina, che è attualmente il capocannoniere all-time dell'Estudiantes con 221 gol. Il club retrocesse nel 1953 ma fu ripromosso l'anno dopo.

Negli anni sessanta si andava formando la squadra giovanile, allenata da Miguel Ignomiriello e nota come La Tercera que Mata (le Giovanili che ammazzano), che si sarebbe evoluta, insieme con pochi nuovi arrivi, nello squadrone guidato da Osvaldo Zubeldía che vinse il Metropolitano 1967 (il primo titolo nazionale della sua storia).

L'Estudiantes divenne così la prima squadra escluse le "cinque grandi" (Boca Juniors, River Plate, Racing Club, Independiente e San Lorenzo) a conquistare il titolo professionistico. Questo successo aprì la porta alle altre "piccole": il Vélez Sarsfield e il Chacarita Juniors vinsero il titolo nel 1968 e nel 1969, rispettivamente.

La squadra di Zubeldía

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L'Estudiantes si assicurò la Coppa Libertadores per tre anni di fila (dal 1968 al 1970), e la Coppa Intercontinentale 1968 contro il forte Manchester Utd di Bobby Charlton. Perse le successive Intercontinentali contro il Milan (1969) e contro il Feyenoord (1970). Nel 1969 vinse anche la Coppa Interamericana.

Festeggiamenti per la vittoria della Coppa Interamericana del 1969

La formazione di Zubeldía è stata probabilmente l'unica squadra di successo ad avere due laureati in rosa: Carlos Salvador Bilardo (ginecologo) e il compagno Raúl Madero ricevettero il diploma di laurea alla Facoltà di medicina dell'Università di Buenos Aires; contemporaneamente svolgevano l'attività sportiva.

Il faro della squadra di Zubeldía era sicuramente Juan Ramón Verón, la bruja, padre di Juan Sebastián Verón, la brujita. Supportato dall'intelligente gioco di Conigliaro, Echecopar e Madero, e dalle istruzioni tattiche fornite dal regista Carlos Bilardo, Verón, detto Bruja, divenne uno dei giocatori argentini più famosi dell'epoca. Il talentuoso terzino destro Manera soffrì invece diversi infortuni e non mostrò tutto il suo potenziale.

Anni settanta e ottanta

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Durante la stagione 1970, Bilardo si ritirò dal calcio giocato e cominciò l'attività imprenditoriale di famiglia. Più tardi cominciò ad allenare, alternandosi tra l'Estudiantes e varie squadre colombiane. Guidò l'Estudiantes nel 1982, quando la squadra vinse il torneo Metropolitano. Sotto il suo successore Eduardo Luján Manera, anche lui membro del team di Zubeldía, l'Estudiantes vinse il Nacional 1983. Entrambe queste due vittorie arrivarono a spese del forte Independiente.

Questa squadra era caratterizzata da una solida difesa (Camino sulla destra e Herrera sulla sinistra erano temutissimi per le loro incursioni in attacco, mentre Brown forniva sicurezza come libero); inoltre aveva tre centrocampisti creativi (Ponce, Sabella e Trobbiani, con Russo arretrato davanti alla difesa) e due attaccanti prolifici (Gottardi e Trama).

Bilardo andò ad allenare la nazionale argentina, vincendo i Mondiali 1986. José Luis Brown, capitano dell'Estudiantes vittorioso nel 1982, segnò il gol d'apertura nella finale contro la Germania Ovest. La nazionale albiceleste raggiunse la finale, perdendola, anche ai Mondiali 1990: in entrambe le rassegne Madero era il fisioterapista della squadra.

Anni novanta e 2000

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L'Estudiantes retrocesse nel 1994, ritornando in prima divisione l'anno dopo, nella stagione di esordio del giovane Juan Sebastián Verón. Negli anni successivi, nel club militarono giocatori poi divenuti famosi, come Martín Palermo, Luciano Galletti, Bernardo Romeo, Ernesto Farías e Hugo Mariano Pavone.

Nel 2004-2005, sotto la guida del coach Reinaldo Merlo, l'Estudiantes chiuse al quarto posto sia nel torneo Apertura che in quello Clausura, e Hugo Mariano Pavone si laureò capocannoniere del Clausura 2005. Il 17 aprile 2005, l'Estudiantes de La Plata divenne la sesta squadra in Argentina a vincere 1.000 gare professionistiche, rimontando e sconfiggendo il Newell's Old Boys per 3-2.

Merlo si dimise nell'agosto 2005, il giorno dopo la festa per le celebrazioni del centenario della squadra. Venne subito rimpiazzato da Jorge Burruchaga, discepolo di Bilardo. Il team entrò nella storia quando ribaltò il risultato sfavorevole (0-3 all'intervallo) andando a vincere 4-3 contro i peruviani dello Sporting Cristal in una gara di Coppa Libertadores giocata il 21 febbraio 2006.

La squadra di Simeone

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Il 18 maggio 2006 Burruchaga venne rimpiazzato da un altro grande ex giocatore argentino, Diego Simeone, che costruì la squadra intorno al Brujita Verón (suo ex compagno alla Lazio), tornato all'Estudiantes dopo 11 anni. La squadra di Simeone venne eliminata dal San Paolo ai rigori nei quarti di finale della Coppa Libertadores 2006, ma realizzò un'impressionante serie di vittorie in campionato.

L'Estudiantes sconfisse il Gimnasia con un inedito 7-0 nel derby giocato il 15 ottobre 2006 (torneo di Apertura), realizzando una serie di 10 vittorie consecutive (record del club stabilito dalla squadra di Zubeldia eguagliato), e chiudendo al primo posto insieme al Boca Juniors (in Argentina non si tiene in considerazione la differenza reti).

Lo spareggio[1] venne giocato il 13 dicembre 2006; l'Estudiantes rimontò e batté il Boca Juniors 2-1 assicurandosi il primo titolo in campionato in 23 anni. In quel torneo, l'Estudiantes sconfisse tutte le "cinque grandi", concesse il minor numero di reti, ed ebbe tre dei suoi giocatori (Pavone, Verón e Braña) classificati ai primi posti nel ranking della rivista Olé dei migliori giocatori.[2]

Dal torneo di Clausura 2008 la guida tecnica del club fu affidata a Néstor Sensini, in sostituzione di Simeone, trasferitosi sulla panchina del River Plate. Con alla guida Sensini, l'Estudiantes si classificò al terzo posto nel campionato poi vinto dal River Plate.

A seguito dei cattivi risultati ottenuti nell'avvio dell'Apertura 2008 - 5 punti nelle prime 6 partite - il 18 settembre 2008 Néstor Sensini rassegnò le dimissioni dall'incarico. Come nuovo allenatore venne ingaggiato Leonardo Astrada.

Il campionato di Apertura 2008 vide il club lontano dai vertici e si concluse con l'Estudiantes al 7º posto staccato di ben 11 punti dal terzetto di testa. L'attenzione del Pincha fu tutta rivolta alla Copa Sudamericana 2008: dopo aver superato con grande fatica il turno di qualificazione ai danni dell'Independiente, Verón e compagni infilarono un percorso senza sconfitte che li condusse sino alla finale, eliminando nei vari turni l'Arsenal Sarandì, il Botafogo e l'Argentinos Juniors. Nella doppia finale del torneo gli avversari furono i brasiliani dell'Internacional di Porto Alegre; la gara di andata, giocata a La Plata, vide imporsi i brasiliani per 1-0, mentre in quella di ritorno gli argentini riuscirono a segnare una rete portando la gara ai supplementari. A 5 minuti dal termine del secondo supplementare un gol di Nilmar consegnò il titolo nelle mani dell'Internacional.

Il 2009 si è aperto con un 6º posto nel torneo Clausura ma la squadra è stata ancora protagonista a livello internazionale. La Copa Libertadores 2009 si è aperta con qualche difficoltà, nel turno preliminare il club ha avuto la meglio sui peruviani dello Sporting Cristal solo grazie alla regola dei gol in trasferta e la fase a gruppi è iniziata con una brutta sconfitta (3-0) contro i brasiliani del Cruzeiro. Nonostante l'inizio in salita il club platense è però riuscito a superare l'ostacolo del girone eliminatorio senza grosse difficoltà. La fase ad eliminazione diretta ha visto il club imporsi per ben 5 volte in 6 partite, eliminando i paraguaiani del Libertad, gli uruguaiani del Defensor Sporting e del Nacional di Montevideo. Ad attendere il Pincha in finale c'erano i brasiliani del Cruzeiro, già affrontati nella prima parte del torneo. La gara di andata, disputata in Argentina, si è conclusa 0-0, mentre il ritorno, giocato nello stadio Mineirão di Belo Horizonte, ha visto la vittoria in rimonta per 2-1 dei biancorossi. Il 15 luglio 2009, dopo 39 anni di attesa, l'Estudiantes ha riconquistato il titolo di campione del Sudamerica, per la quarta volta nella sua storia.

Stemmi dell'Estudiantes
Stemma classico, in uso dalla fondazione.
Stemma celebrativo degli 11 trofei vinti dal club, tuttora utilizzato sulla maglia.

L'Estudiantes veste una maglia a strisce rosse e bianche, in onore della squadra Alumni dei fratelli Schoedden che dominava la scena del calcio argentino negli anni della fondazione, con calzoncini neri e calzettoni neri con due sottili strisce orizzontali biancorosse. Nei primi tempi, al momento dell'entrata in campo, la squadra vestiva una giacchetta blu sopra la camicia a strisce.

L'Estudiantes giocava le partite casalinghe nello Stadio Jorge Luis Hirschi di La Plata che dai 35.000 posti degli anni '60 era passato a 23.000 per questioni di sicurezza. Questo impianto è situato nel viale 1, tra la 55a e la 57a strada, a La Plata.

Quando, negli anni novanta, venne costruito dal volere del sindaco di allora nonostante la grave crisi economica un nuovo stadio a La Plata, sia l'Estudiantes sia il Gimnasia y Esgrima, l'altra squadra di La Plata, decisero inizialmente di non trasferirsi nel nuovo stadio. All'Estudiantes fu negato di accedere al proprio stadio, che venne chiuso nel settembre 2005 a causa dei nuovi regolamenti sulla sicurezza che impedivano l'uso di tribune in legno. Un ordine di revoca esentò l'Estudiantes dal divieto, ma il governo della città rifiutò di assentire, aumentando la tensione nel rapporto con il club. Adesso il vecchio stadio è stato raso al suolo, parte delle sue gradinate di legno vendute come cimelio e sono in partenza i lavori di costruzione del nuovo impianto.

N. Ruolo Calciatore
1 Argentina (bandiera) P Fabricio Iacovich
2 Argentina (bandiera) D Zaid Romero
5 Argentina (bandiera) C Santiago Ascacíbar
7 Argentina (bandiera) A José Sosa
8 Argentina (bandiera) C Fernando Zuqui
9 Argentina (bandiera) A Guido Carrillo
11 Argentina (bandiera) C Deian Verón
13 Argentina (bandiera) D Gastón Benedetti
14 Argentina (bandiera) D Eros Mancuso
15 Argentina (bandiera) C Franco Zapiola
16 Uruguay (bandiera) A Mauro Méndez
18 Argentina (bandiera) D Juan Cruz Guasone
19 Colombia (bandiera) C Alexis Manyoma
23 Argentina (bandiera) C Gonzalo Piñeiro
25 Argentina (bandiera) P Juan Pablo Zozaya
26 Argentina (bandiera) D Luciano Lollo
N. Ruolo Calciatore
31 Argentina (bandiera) A Pablo Piatti
32 Argentina (bandiera) D Federico Fernández
35 Argentina (bandiera) D Nicolás Fernández
40 Argentina (bandiera) C Axel Atum
42 Argentina (bandiera) A Martiniano Moreno
47 Cile (bandiera) C Javier Altamirano
Argentina (bandiera) C Iván Gómez
Argentina (bandiera) C Esteban Obregón
Argentina (bandiera) C Bautista Kociubinski
Argentina (bandiera) D Eric Meza
Argentina (bandiera) C Enzo Pérez
Argentina (bandiera) A Aaron Spetale
Argentina (bandiera) D Santiago Flores
Uruguay (bandiera) C Gabriel Neves
Paraguay (bandiera) D Santiago Arzamendia

Rosa 2022-2023

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N. Ruolo Calciatore
1 Argentina (bandiera) P Jerónimo Pourtau
2 Argentina (bandiera) D Ezequiel Muñoz
4 Argentina (bandiera) C Leonardo Heredia
5 Paraguay (bandiera) C Jorge Morel
6 Argentina (bandiera) D Emmanuel Mas
7 Uruguay (bandiera) A Mauro Méndez
8 Argentina (bandiera) C Fernando Zuqui
9 Argentina (bandiera) A Leandro Díaz
10 Argentina (bandiera) A Benjamín Rollheiser
12 Argentina (bandiera) P Juan Pablo Zozaya
13 Paraguay (bandiera) D Bruno Valdez
14 Argentina (bandiera) A Hernán Toledo
15 Argentina (bandiera) C José Ernesto Sosa
16 Argentina (bandiera) A Guido Carrillo
N. Ruolo Calciatore
17 Argentina (bandiera) A Mauro Boselli
18 Argentina (bandiera) C Fabián Noguera
19 Argentina (bandiera) D Nehuén Paz
22 Argentina (bandiera) C Franco Zapiola
24 Argentina (bandiera) D Matías Ruiz Díaz
25 Argentina (bandiera) D Eros Mancuso
26 Argentina (bandiera) D Luciano Lollo
28 Argentina (bandiera) A Mateo Pellegrino
29 Argentina (bandiera) D Leonardo Godoy
30 Argentina (bandiera) D Jorge Rodríguez
31 Argentina (bandiera) A Pablo Piatti
32 Argentina (bandiera) C Brian Orosco
-- Argentina (bandiera) C Santiago Ascacíbar
-- Argentina (bandiera) C Franco Sivetti

Rosa 2017-2018

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N. Ruolo Calciatore
1 Argentina (bandiera) P Jerónimo Pourtau
2 Argentina (bandiera) D Leandro Desábato
3 Argentina (bandiera) D Lucas Diarte
4 Argentina (bandiera) C Iván Gómez
5 Argentina (bandiera) C Fernando Zuqui
6 Argentina (bandiera) D Jonathan Schunke
7 Colombia (bandiera) A Juan Otero
8 Argentina (bandiera) C Gastón Giménez
9 Argentina (bandiera) C Lucas Rodríguez
10 Argentina (bandiera) C Gastón Fernández
12 Argentina (bandiera) P Daniel Sappa
14 Argentina (bandiera) D Facundo Sánchez
15 Argentina (bandiera) D Gastón Campi
16 Argentina (bandiera) A Mariano Pavone
N. Ruolo Calciatore
17 Argentina (bandiera) C Pablo Lugüercio
19 Argentina (bandiera) D Sebastián Dubarbier
20 Argentina (bandiera) D Matías Ruiz Díaz
21 Argentina (bandiera) P Mariano Andújar
22 Argentina (bandiera) C Rodrigo Braña
24 Argentina (bandiera) A Lucas Melano
25 Ecuador (bandiera) A Jacob Murillo
26 Colombia (bandiera) A Andrés Escobar
27 Ecuador (bandiera) A Christian Alemán
28 Argentina (bandiera) C Juan Bautista Cascini
29 Argentina (bandiera) C Marco Borgnino
30 Argentina (bandiera) A Carlo Lattanzio
31 Argentina (bandiera) C Matías Laba
32 Argentina (bandiera) D Fabián Noguera

Rosa 2014-2015

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N. Ruolo Calciatore
1 Argentina (bandiera) P Mariano Andújar
12 Argentina (bandiera) P Daniel Sappa
21 Argentina (bandiera) P Nahuel Losada
19 Argentina (bandiera) D Leandro González Pirez
2 Argentina (bandiera) D Leandro Desábato
3 Brasile (bandiera) D Diogo Silvestre
4 Argentina (bandiera) D Pablo Rosales
13 Uruguay (bandiera) D Matías Aguirregaray
6 Argentina (bandiera) D Jonathan Schunke
3 Argentina (bandiera) D Lucas Diarte
14 Argentina (bandiera) D Facundo Sánchez
Argentina (bandiera) C Gastón Gil Romero
28 Argentina (bandiera) C Juan Bautista Cascini
8 Argentina (bandiera) C Israel Damonte
18 Argentina (bandiera) C Augusto Solari
5 Argentina (bandiera) C Santiago Ascacíbar
N. Ruolo Calciatore
22 Argentina (bandiera) C Rodrigo Braña
24 Argentina (bandiera) C Julián Marchioni
7 Argentina (bandiera) C Carlos Auzqui
23 Argentina (bandiera) C Gabriel Graciani
15 Argentina (bandiera) C Juan Cavallaro
36 Argentina (bandiera) C Emiliano Ozuna
16 Cile (bandiera) A Jeisson Vargas
10 Argentina (bandiera) A Lucas Rodríguez
27 Argentina (bandiera) A Facundo Quintana
9 Argentina (bandiera) A Lucas Viatri
20 Uruguay (bandiera) A Javier Toledo
26 Argentina (bandiera) A Elías Umeres
25 Argentina (bandiera) A Ignacio Bailone
Argentina (bandiera) C Sebastián Dubarbier
Argentina (bandiera) D Matías Presentado
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Club Estudiantes de La Plata.

Vincitori di titoli

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Campioni del mondo

Allenatori e presidenti

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Allenatori
Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès del Club Estudiantes de La Plata.

Competizioni nazionali

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1913, Metropolitano 1967, Metropolitano 1982, Nacional 1983, Apertura 2006, Apertura 2010
1994-1995
1911, 1935, 1954
1944
  • Copa General Pedro Ramírez: 1
1945
2023
2024

Competizioni internazionali

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1968, 1969, 1970, 2009
1968
1968

Rosa delle stagioni passate

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  1. ^ (EN) Boca Juniors - Estudiantes de La Plata [collegamento interrotto], su football-lineups.com, 13 dicembre 2006. URL consultato il 20 agosto 2011.
  2. ^ (ES) Gustavo Garcia, Equipo embrujado, su old.ole.clarin.com, ole.clarin.com. URL consultato il 20 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2007).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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