Unione nazionale per la lotta contro l'analfabetismo

Unione nazionale per la lotta contro l'analfabetismo
AbbreviazioneUNLA
Fondazione1947
ScopoLotta all'analfabetismo
Sede centraleItalia (bandiera) Roma
PresidenteItalia (bandiera) Vitaliano Gemelli
Sito web

L'Unione nazionale per la lotta contro l'analfabetismo, in acronimo UNLA, è un'associazione italiana riconosciuta dall'UNESCO.

L'articolo 1 dello statuto recita testualmente:

«L'Unione nazionale per la lotta contro l'analfabetismo, denominata UNLA, costituitasi nel 1947 ed elevata a ente morale con DPR n. 181 dell'11 febbraio 1952, promuove l'educazione e la formazione lungo tutto l'arco della vita, lo sviluppo dell'uomo come persona e la sua attiva partecipazione alla vita sociale.

L'UNLA ha la sua sede centrale a Roma, mentre i suoi organi periferici hanno ambito locale e regionale.»

Origini e attualità

[modifica | modifica wikitesto]

Con la fine della seconda guerra mondiale, il governo italiano intraprese un'intensa campagna contro l'analfabetismo nel sud Italia. Dal 1947, quando fu approvata una legge speciale, il Ministero dell'Educazione attivò 11.000 corsi pubblici che furono frequentati da 30.000 tra adulti e giovani. Questa azione governativa fu parallela alla creazione di una serie di istituzioni private, di cui una delle più importanti fu l'Unione Nazionale per la Lotta all'Analfabetismo (UNLA).

Nel 1947, infatti, un gruppo di studiosi fonda l'UNLA e ne diventa presidente Francesco Saverio Nitti; gli succederanno il giurista Vincenzo Arangio-Ruiz, il matematico Gennaro Cassiani, la pedagogista Anna Lorenzetto, il senatore Salvatore Valitutti e il docente universitario Saverio Avveduto. L'attuale presidente è Vitaliano Gemelli.

Il lavoro dell'Unione per combattere l'analfabetismo suscitò grande interesse. Ottenne il supporto morale ed economico di numerose organizzazioni nazionali e internazionali. Anche se il suo lavoro si svolse prevalentemente nel sud Italia, l'UNLA diffuse l'alfabetizzazione su tutto il territorio nazionale attraverso i Centri di Cultura Popolare.

Quei centri si chiamano oggi Centri di cultura per l'educazione permanente; in tutta Italia sono 50, concentrati soprattutto nel Mezzogiorno.

Presidenti UNLA dal 1947

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN140805020 · LCCN (ENn86098129