Dopo i cattivi risultati ottenuti nelle due ultime stagioni, nell'estate 1942 avviene la fusione tra la "Pavese Luigi Belli" e la "Vittorio Necchi". Questa porta alla nascita di una società unica pavese l'"Associazione Calcio Pavia", che ritorna ad adottare le maglie azzurre precedentemente utilizzate dalla squadra pavese sette anni prima.
La società, presieduta da Eugenio Pravettoni, viene inserita nel girone D della Serie C dove vengono inserite le altre pavesi Vigevano e V.I.S.A. Voghera.
Per fronteggiare al meglio la concorrenza, il Pavia allenato dall'ex attaccante del Bologna Pietro Andreoli ingaggia elementi di rilievo come il difensore Cornelio Gatti dalla Reggiana, gli attaccanti Luigi Galliani dal Seregno, dalla Gallaratese Piero Antona e dal Verona Romeo Melato.
Dopo aver militato nella Pro Patria torna a Pavia anche la punta Achille Buzzoni. Il miglior marcatore di stagione per i pavesi sarà ancora una volta Borghi con undici centri.
Il campionato vede protagonista il Varese, la cui supremazia è messa a tratti in discussione solo da Vigevano e Legnano. Gli azzurri pavesi ottengono buoni risultati, avvalendosi del ritrovato interesse dei suoi sostenitori.
Al termine del girone di andata sono ad un passo dalla capolista, ma nel girone di ritorno non riescono a rimanere al passo della capolista. Il sesto posto finale appaga le aspettative della piazza.
^La partita del 9 maggio 1943 fu interrotta sullo 0-0 al 39' per impraticabilità del campo. Fu recuperata giovedì 13 maggio 1943.
^Il Pavia passa il turno, essendosi la Falck rifiutata di disputare i tempi supplementari (il sorteggio sarebbe avvenuto solo al termine dei tempi supplementari in caso di ulteriore parità).