Juan Pablo Montoya

Juan Pablo Montoya
Montoya nel 2021
NazionalitàColombia (bandiera) Colombia
Automobilismo
CategoriaEuropean Le Mans Series, IMSA WTSC
RuoloPilota
SquadraStati Uniti (bandiera) DragonSpeed USA (ELMS)
Stati Uniti (bandiera) Rick Ware Racing (IMSA WTSC)
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio4 marzo 2001
Stagioni2001-2006
ScuderieWilliams 2001-2004
McLaren 2005-2006
Miglior risultato finale3º (2002, 2003)
GP disputati95 (94 partenze)
GP vinti7
Podi30
Punti ottenuti307
Pole position13
Giri veloci12
Carriera nella IndyCar Series
Esordio28 maggio 2000
Stagioni2000, 2014-2017, 2021-2022
ScuderieStati Uniti (bandiera) Chip Ganassi 2000
Stati Uniti (bandiera) Penske 2014-2017
Stati Uniti (bandiera) McLaren 2021-2022
Miglior risultato finale2º (2015)
GP disputati55
GP vinti5
Podi13
Punti ottenuti1755
Pole position3
Giri veloci3
Statistiche aggiornate al 2022

Juan Pablo Montoya Roldán (Bogotà, 20 settembre 1975) è un pilota automobilistico colombiano, campione della F3000 Internazionale (1998), della Formula CART (1999) e due volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis (2000, 2015), di tre 24 Ore di Daytona (2007, 2008, 2013), di 7 Gran Premi di Formula 1, di una Race of Champions (2017) e del campionato IMSA SportsCar WeaterTech (2019).

La sua carriera si è divisa tra le categorie europee e americane, ed è attualmente impegnato nella serie endurance IMSA, al volante di un'Acura ARX-05 del Team Penske.

Il 6 agosto 2017 è stato chiamato a guidare la Bugatti Chiron, sul circuito di Ehra-Lessien in Germania, per portarla a stabilire un nuovo record mondiale come auto di serie con maggiore accelerazione 0-400-0 km/h al mondo (da 0 km/h sino ai 400 km/h per poi tornare a 0 km/h) stabilendo 42 secondi in 3112 m.

Carriera iniziale

[modifica | modifica wikitesto]

L'esordio sui kart avvenne a sei anni, spinto dalla passione del padre architetto e dello zio (9º alla 24 ore di Le Mans 1983), vincendo il primo campionato a nove anni. Procedette poi nella Copa Formula Renault nel 1992, vincendo lo Swift GTI Championship nel 1993 e il titolo di Formula N in Messico nel 1994. Sempre nel '94 sfiora il successo nella Barber Saab Pro Series americana, battuto per pochi punti dal connazionale Diego Guzman.

Iniziò agonisticamente in Europa nella Formula Vauxhall britannica con un terzo posto nel 1995, seguito dal titolo nella Formula 3 scolarship britannica nel 1996. L'anno successivo si piazzò secondo nel Campionato di Formula 3000, di cui diventò Campione Internazionale nel 1998; contemporaneamente si alternò come collaudatore per la squadra Williams di Formula 1 che lo mise sotto contratto per molti anni.

In attesa di una chiamata da parte della Formula 1 corse nella CART americana vincendo 7 gare nel 1999. Montoya vinse il campionato e diventò il più giovane campione della serie al suo primo tentativo a 24 anni.

L'anno successivo fu solo nono, con tre vittorie e molti ritiri causati dal passaggio del team ai motori Toyota.

Al primo tentativo vinse nel 2000 la 500 Miglia di Indianapolis eguagliando il record di Graham Hill nel 1966.

2001

Al debutto in Formula 1 con la BMW-Williams nel 2001 si segnalò per velocità e spavalderia in pista, come dimostrò in un elaborato sorpasso a Michael Schumacher durante il Gran Premio del Brasile, seguendo una ripartenza dietro la safety car; un incidente durante il doppiaggio di Jos Verstappen mise poi fuori gioco Montoya mentre era in testa. Il resto della stagione vide prestazioni un po' altalenanti con molte rotture in gare che stava dominando (come Hockhenheim e Indianapolis); conquistò comunque la prima vittoria al Gran Premio d'Italia, 3 pole position e il 6º in campionato.

2002
Montoya nel 2002

La stagione 2002 per il pilota colombiano cominciò con due secondi posti nelle prime due gare, seguiti da un quarto e un quinto posto e da due podi che gli permisero di essere secondo in classifica dietro Schumacher. I tre ritiri successivi e il recupero di Barrichello relegarono Montoya al terzo posto, con cui concluse il campionato. In stagione raccolse 7 pole position e numerosi podi, ma nessuna vittoria.

2003
Montoya sulla Williams-BMW nel 2003

Il terzo posto fu bissato l'anno seguente ma con un andamento del tutto diverso: due vittorie a Monte Carlo e in Germania unite a una serie di piazzamenti lo tennero in corsa per il titolo sino alle ultime gare ma alla fine vinse Schumacher davanti a Kimi Räikkönen, e Montoya perse gran parte delle proprie possibilità per un contatto con Rubens Barrichello durante il Gran Premio degli Stati Uniti per cui subì una penalizzazione, e di un ritiro per problemi tecnici nell'ultima gara in Giappone. Alla fine dell'anno, Montoya firmò un contratto con la McLaren a partire dalla stagione 2005, rimanendo tuttavia alla Williams per la stagione successiva.

2004

Nel 2004 il vantaggio competitivo della Williams e del motore BMW era molto ridotto e la stagione procedette sottotono dopo un paio di piazzamenti iniziali e l'annuncio molto anticipato del passaggio alla McLaren per il 2005. Arrivò comunque la vittoria dell'addio, all'ultimo Gran Premio dell'anno in Brasile.

Montoya con la Williams-BMW nel 2004

Il 9 settembre del 2004, durante le prove libere a Monza, Montoya realizzò il giro più veloce nella storia della F1 (in termini di velocità media)[1], segnando 1.19.525 (record della pista) alla media di 262,220 km/h. Con questo primato Montoya batté il record quasi ventennale di Keke Rosberg a Silverstone nel 1985 a 259,005 km/h con una Williams FW07; il record di Montoya resistette fino al 1º settembre 2018 quando Kimi Räikkönen, sempre a Monza, fermando il cronometro a 1:19.119 ottenne pole position, record della pista e record del giro più veloce nella storia della F1 con 263,588 km/h di media.

2005

Giunto nella squadra McLaren a motore Mercedes ad affiancare Räikkönen, Montoya faticò a prendere le misure della vettura e del nuovo team, inanellando una serie di contrattempi: perse due gare a causa di un infortunio alla spalla avvenuto durante una partita di tennis, poi a Monte Carlo fu penalizzato per avere causato un incidente durante le prove libere. In Canada la vittoria sembrava saldamente nelle sue mani quando l'uscita della safety car colse la squadra impreparata e Montoya rientrò ai box un giro dopo gli altri piloti: cercando di riguadagnare il tempo perduto, uscì dai box a semaforo rosso e fu squalificato.

Montoya su McLaren-Mercedes nel 2005

La prima vittoria arrivò al Gran Premio di Gran Bretagna ma nel frattempo era stato il compagno Räikkönen a cogliere i frutti di una McLaren velocissima anche se fragile e a proporsi come candidato per il titolo mondiale. Un'ulteriore vittoria arrivò al Gran Premio d'Italia dove conquistò anche la pole position dopo la penalizzazione di Räikkönen per cambio motore e al Gran Premio del Brasile dove Fernando Alonso si laureò campione del mondo. Anche in Belgio Montoya era stato in testa per gran parte della corsa prima di cedere il passo a Räikkönen, probabilmente per aiutarlo nella rincorsa al titolo, per poi essere infine urtato da Antônio Pizzonia in un'operazione di sdoppiaggio. Terminò la stagione 4º.

2006
Montoya nel 2006

Anche nella stagione 2006 le difficoltà di adattamento si sommarono alla scarsa competitività della McLaren, e per Montoya il miglior risultato fu un secondo posto al Gran Premio di Monaco. Con l'arrivo annunciato con largo anticipo di Fernando Alonso alla McLaren e l'emergere di una nuova generazione di piloti cresciuti nella GP2, lo spazio per continuare a correre in F1 sembrò limitato e il 10 luglio giunse l'annuncio del suo trasferimento a partire dal 2007 nella serie americana NASCAR con il nuovo team di Chip Ganassi già suo manager ai tempi della CART.[2] Vista la situazione, la McLaren e Montoya hanno concordato l'uscita anticipata a metà stagione del pilota colombiano, sostituito dal collaudatore Pedro de la Rosa.

La risoluzione anticipata del rapporto con la McLaren in Formula 1 fece sì che Montoya potesse iniziare nel corso del 2006 ad acclimatarsi con il mondo delle stock car in attesa dell'impegno nella NASCAR con il team di Chip Ganassi, la "Chip Ganassi Racing". La prima gara in assoluto si svolse il 6 ottobre sulla Talladega Superspeedway, organizzata dall'Automobile Racing Club of America (ARCA): Montoya fu terzo dopo essere partito dalla seconda posizione in qualifica.

Il debutto vero e proprio nella NASCAR fu il 28 ottobre alla Sam's Town 250 del campionato Busch Series, giungendo 11º, a cui seguirono altre tre gare sempre per la Busch Series. Finalmente il 19 novembre l'esordio nelle NEXTEL Cup Series, la serie più prestigiosa della NASCAR, alla Ford 400 disputata a Miami, gara terminata con un incidente.

Montoya alla Pennsylvania 500 nel 2007

All'inizio della stagione 2007 ha anche vinto la 24 Ore di Daytona per vetture sport insieme a Scott Pruett e Salvador Durán alla guida di una Riley-Lexus anche questa schierata dalla squadra di Chip Ganassi.

La prima vittoria in una gara valida per le Busch Series è giunta il 4 marzo 2007 sul circuito di Città del Messico per la Telcel-Motorola Mexico 200: risalito dalla 19ª posizione, Montoya è riuscito a prendere il comando della gara dopo un sorpasso deciso ai danni del compagno di squadra Scott Pruett, che per questo contatto è terminato in testacoda. Mentre il 24 giugno sempre del 2007, Juan Pablo ottiene la sua prima vittoria nella serie regina, la Nextel Cup, sulla Infineon Raceway, circuito permanente di Sonoma, in California, rimontando dopo un infelice qualifica, dalla 32ª posizione. A fine campionato Juan Pablo Montoya ha conquistato il titolo di "Rookie of the Year 2007" vale a dire come miglior debuttante della stagione 2007.

L'auto di Montoya nel 2008

Il 27 gennaio 2008 vince per la seconda volta la 24 Ore di Daytona per vetture sport insieme a Scott Pruett, Dario Franchitti e Memo Rojas. Il 28 aprile 2008 ottiene una seconda posizione sulla Talladega Superspeedway, a Talladega. A fine campionato si è piazzato 25º, senza vittorie ma arrivando due volte tra i primi 5 e tre volte tra i primi 10. Il 12 novembre 2008 rifiuta un contratto proposto dalla Scuderia Toro Rosso di Formula 1. Nel 2009 la scuderia per la quale corre, la Chip Ganassi Racing, si fonde con la Dale Earnhardt, Inc. di proprietà di Teresa Earnhardt, vedova di Dale Earnhardt, vincitore di 7 coppe NASCAR. La nuova scuderia prende il nome di Earnhardt Ganassi Racing.

Il 25 gennaio 2009 arriva secondo nella 24 ore di Daytona per vetture sport assieme a Scott Pruett e Memo Rojas. Il 24 aprile 2009 ottiene la sua prima "pole" nella massima serie NASCAR (la Sprint Cup Series) sulla pista di Talladega. Il 12 settembre 2009 accede alla "Chase for the Sprint Cup". Il 18 settembre 2009 ottiene la sua seconda pole stagionale sulla New Hampshire Motor Speedway. Il 20 settembre 2009 ottiene una terza posizione al New Hampshire Motor Speedway che lo porta in piena lotta per il titolo della NASCAR Sprint Cup Series 2009. Si piazza all'ottavo posto della classifica finale, la sua migliore posizione finale.

Nella stagione 2010, Montoya ottiene 3 pole position e torna alla vittoria l'8 agosto al Watkins Glen International. In stagione ottiene 6 "Top 5" e 14 "Top 10", ma questo non basta per permettergli di entrare nella Chase for the Sprint Cup 2010.

Montoya durante la Coca-Cola 600 del 2011.

Finora nelle Sprint Cup Series (massima serie NASCAR) ha ottenuto: 2 vittorie, 20 "Top 5", 48 "Top 10"[3] e 6 pole position.

Il 28 febbraio 2012 in formula Nascar a Daytona si schiantò su uno dei mezzi utilizzati per raccogliere i detriti lasciati in pista da un precedente incidente; l'impatto provocò un incendio e una sospensione di due ore. Per Montoya nessuna conseguenza.

Nel 2013 corse ancora nella serie NASCAR con il team di Chip Ganassi. Tra il 26 e il 27 gennaio conquistò la terza vittoria nella 24 ore di Daytona su Riley MkXXVI-BMW insieme a Charlie Kimball, Scott Pruett e Memo Rojas. Il 16 settembre passò al team Penske col quale disputò il campionato 2014 di IndyCar Series affiancando i piloti Will Power ed Hélio Castronueves.

Nel 2014 ritornò nella serie INDYCAR con il team di Roger Penske e il 6 luglio 2014 vinse la 500 Miglia di Pocono. Al termine di una buona stagione fu 4º.

2015: ritorno a Indianapolis

[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 maggio vinse, dopo 15 anni dalla prima vittoria, la 500 Miglia di Indianapolis con il quarto minor distacco della storia di Indy: 0"1046 sul compagno Will Power. Terminò 2º alle spalle di Scott Dixon a pari punti.

2001 Scuderia Vettura Punti Pos.
Williams FW23 Rit Rit Rit Rit 2 Rit Rit Rit 2 Rit 4 Rit 8 Rit 1 Rit 2 31
2002 Scuderia Vettura Punti Pos.
Williams FW24 2 2 5 4 2 3 Rit Rit Rit 3 4 2 11 3 Rit 4 4 50
2003 Scuderia Vettura Punti Pos.
Williams FW25 2 12 Rit 7 4 Rit 1 3 2 2 2 1 3 2 6 Rit 82
2004 Scuderia Vettura Punti Pos.
Williams FW26 5 2 13 3 Rit 4 8 SQ SQ 8 5 5 4 Rit 5 5 7 1 58
2005 Scuderia Vettura Punti Pos.
McLaren MP4-20 6 4 INF INF 7 5 7 SQ NP Rit 1 2 Rit 3 1 14 1 Rit Rit 60
2006 Scuderia Vettura Punti Pos.
McLaren MP4-21 5 4 Rit 3 Rit Rit 2 6 Rit Rit 26
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

International Formula 3000

[modifica | modifica wikitesto]

(Legenda - le gare in grassetto indicano la pole position; quelle in corsivo il giro più veloce)

Anno Squadra 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Punti Pos.
1997 RSM Marko SIL
Rit
PAU
1
HEL
Rit
NÜR
4
PER
11
HOC
5
A1R
1
SPA
SQ
MUG
3
JER
1
37.5
1998 Super Nova Racing OSC
15
IMO
Rit
CAT
1
SIL
1
MON
6
PAU
1
A1R
2
HOC
3
HUN
3
SPA
2
PER
1
NÜR
3
65

Corse a ruote scoperte americane

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Squadra Telaio Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Punti Pos.
1999 Chip Ganassi Racing Reynard 99i Honda HRS MIA
10
MOT
13
LBH
1
NAZ
1
RIO
1
GAT
11
MIL
10
POR
2
CLE
1
ROA
13
TOR
22
MCH
2
DET
17
MDO
1
CHI
1
VAN
1
LAG
8
HOU
25
SUR
16
FON
4
212
2000 Lola B2K/00 Toyota RV8E MIA
23
LBH
19
RIO
22
MOT
7
NAZ
4
MIL
1
DET
18
POR
17
CLE
6
TOR
24
MCH
1
CHI
12
MDO
24
ROA
16
VAN
17
LAG
6
GAT
1
HOU
2
SUR
24
FON
10
126
Anno Squadra Telaio Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Punti Posizione
2000 Target Chip Ganassi Racing G-Force Oldsmobile WDW PHX LVS INDY
1
TXS PPIR ATL KTY TXS 54 25º
2014 Team Penske Dallara DW12 Chevrolet STP
15
LBH
4
ALA
21
IMS
16
INDY
5
DET
12
DET
13
TEX
3
HOU
2
HOU
7
POC
1
IOW
16
TOR
18
TOR
19
MDO
11
MIL
2
SNM
5
FON
4
586
2015 STP
1
NLA
5
LBH
3
ALA
14
IMS
3
INDY
1
DET
10
DET
10
TEX
4
TOR
7
FON
4
MIL
4
IOW
24
MDO
11
POC
3
SNM
6
556 a
2016 STP
1
PHX
9
LBH
4
ALA
5
IMS
8
INDY
33
DET
3
DET
20
RDA
7
IOW
20
TOR
20
MDO
11
POC
8
TXS
9
WGL
13
SNM
3
433
2017 STP LBH ALA PHX IMS
10
INDY
6
DET DET TXS ROA IOW TOR MDO POC GTW WGL SNM 93 24º
2021 Arrow McLaren SP ALA STP TXS TXS IMS
21
INDY
9
DET DET ROA MDO NSH IMS GTW POR LAG LBH 53 31º

a Montoya ha perso il titolo contro Scott Dixon al tie-break, dopo che entrambi hanno pareggiato con 556 punti. Ha vinto due gare rispetto alle tre di Dixon.

500 Miglia di Indianapolis

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Nº auto Partito Media qualifica Finito Giri Giri in testa Causa ritiro
2000 9 223.372 200 167 /
2014 2 10º 231.007 200 16 /
2015 2 15º 224.657 200 9 /
2016 2 17º 227.684 33º 63 0 Incidente
2017 22 18º 228.645 200 1 /
2021 86 24º 229.891 200 0 /
Totale 1063 193

(chiave) (Grassetto – Pole position assegnata dal tempo di qualificazione. Corsivo – Pole position guadagnata dalla classifica a punti o dal tempo di pratica. * – La maggior parte dei giri in testa.)

Sprint Cup Series

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Team Numero Marca 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 Punti Pos.
2006 Chip Ganassi Racing 30 Dodge DAY CAL LVS ATL BRI MAR TEX PHO TAL RCH DAR CLT DOV POC MCH SON DAY CHI NHA POC IND GLN MCH BRI CAL RCH NHA DOV KAN TAL CLT MAR ATL TEX PHO HOM
34
61 69º
2007 42 DAY
19
CAL
26
LVS
22
ATL
5
BRI
32
MAR
16
TEX
8
PHO
33
TAL
31
RCH
26
DAR
23
CLT
28
DOV
31
POC
20
MCH
43
SON
1
NHA
19
DAY
32
CHI
15
IND
2
POC
16
GLN
39
MCH
26
BRI
17
CAL
33
RCH
41
NHA
23
DOV
10
KAN
28
TAL
15
CLT
37
MAR
8
ATL
34
TEX
25
PHO
17
HOM
15
3487 20º
2008 DAY
32
CAL
20
LVS
19
ATL
16
BRI
15
MAR
13
TEX
19
PHO
16
TAL
2
RCH
32
DAR
23
CLT
30
DOV
12
POC
38
MCH
38
SON
6
NHA
32
DAY
38
CHI
18
IND
38
POC
40
GLN
4
MCH
25
BRI
19
CAL
20
RCH
31
NHA
17
DOV
39
KAN
20
TAL
25
CLT
34
MAR
14
ATL
40
TEX
43
PHO
17
HOM
17
3329 25º
2009 Earnhardt Ganassi Racing Chevy DAY
14
CAL
11
LVS
31
ATL
27
BRI
9
MAR
12
TEX
7
PHO
24
TAL
20
RCH
10
DAR
20
CLT
8
DOV
30
POC
8
MCH
6
SON
6
NHA
12
DAY
9
CHI
10
IND
11
POC
2
GLN
6
MCH
19
BRI
25
ATL
3
RCH
19
NHA
3
DOV
4
KAN
4
CAL
3
CLT
35
MAR
3
TAL
19
TEX
37
PHO
8
HOM
38
6252
2010 DAY
10
CAL
37
LVS
37
ATL
3
BRI
26
MAR
36
PHO
5
TEX
34
TAL
3
RCH
6
DAR
5
DOV
35
CLT
38
POC
8
MCH
13
SON
10
NHA
34
DAY
27
CHI
16
IND
32
POC
16
GLN
1
MCH
7
BRI
7
ATL
9
RCH
7
NHA
16
DOV
14
KAN
29
CAL
14
CLT
11
MAR
19
TAL
3
TEX
28
PHO
16
HOM
35
4118 17º
2011 DAY
6
PHO
19
LVS
3
BRI
24
CAL
10
MAR
4
TEX
13
TAL
30
RCH
29
DAR
23
DOV
32
CLT
12
KAN
17
POC
7
MCH
30
SON
22
DAY
9
KEN
15
NHA
30
IND
28
POC
32
GLN
7
MCH
25
BRI
19
ATL
15
RCH
15
CHI
14
NHA
9
DOV
22
KAN
23
CLT
14
TAL
23
MAR
22
TEX
18
PHO
15
HOM
31
932 21º
2012 DAY
36
PHO
11
LVS
25
BRI
8
CAL
17
MAR
21
TEX
16
KAN
12
RCH
12
TAL
32
DAR
24
CLT
20
DOV
28
POC
17
MCH
8
SON
34
KEN
14
DAY
28
NHA
25
IND
21
POC
20
GLN
33
MCH
26
BRI
13
ATL
21
RCH
20
CHI
23
NHA
22
DOV
26
TAL
38
CLT
19
KAN
16
MAR
20
TEX
34
PHO
12
HOM
28
810 22º
2013 DAY
39
PHO
12
LVS
19
BRI
30
CAL
38
MAR
26
TEX
20
KAN
27
RCH
4
TAL
25
DAR
8
CLT
18
DOV
2
POC
14
MCH
20
SON
34
KEN
16
DAY
39
NHA
24
IND
9
POC
28
GLN
5
MCH
11
BRI
3
ATL
7
RCH
16
CHI
32
NHA
19
DOV
23
KAN
18
CLT
12
TAL
41
MAR
13
TEX
20
PHO
6
HOM
18
894 21º
2014 Team Penske 12 Ford DAY PHO LVS BRI CAL MAR TEX DAR RCH TAL KAN CLT DOV POC MCH
18
SON KEN DAY NHA IND
23
POC GLN MCH BRI ATL RCH CHI NHA DOV KAN CLT TAL MAR TEX PHO HOM 47 48º
Anno Team Motore Iniziato Finito
2007 Chip Ganassi Racing Dodge 36º 19º
2008 15º 32º
2009 Earnhardt Ganassi Racing Chevrolet 14º
2010 10º
2011 13º
2012 35º 36º
2013 39º

Nationwide Series

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Team Numero Marca 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 Punti Pos.
2006 Chip Ganassi Racing 42 Dodge DAY CAL MXC LVS ATL BRI TEX NSH PHO TAL RCH DAR CLT DOV NSH KEN MLW DAY CHI NHA MAR GTY IRP GLN
14
MCH BRI CAL RCH DOV KAN CLT MEM
11
TEX
28
PHO
20
HOM
14
438 68º
2007 DAY
40
CAL
39
MXC
1
LVS
20
ATL
8
BRI
14
NSH TEX
30
PHO
21
TAL
7
RCH
11
DAR
15
CLT
40
DOV
14
NSH KEN MLW NHA
34
DAY
30
CHI
21
GTY IRP CGV GLN
33
MCH BRI CAL RCH DOV KAN CLT MEM TEX PHO HOM 1689 36º
2008 40 DAY CAL LVS ATL BRI NSH TEX PHO MXC TAL RCH DAR CLT DOV NSH KEN MLW NHA DAY CHI GTY IRP CGV GLN MCH BRI CAL RCH DOV KAN CLT MEM TEX
15
PHO 230 86º
42 HOM
17

ARCA Re/Max Series

[modifica | modifica wikitesto]

(chiave) (Grassetto – Pole position assegnata dal tempo di qualificazione. Corsivo – Pole position guadagnata dalla classifica a punti o dal tempo di pratica. * – La maggior parte dei giri in testa.)

Anno Team Numero Marca 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Punti Pos.
2006 Cunningham Motorsports 4 Dodge DAY NSH SLM WIN KEN TOL POC MCH KAN KEN BLN POC GTW NSH MCH ISF MIL TOL DSF CHI SLM TAL
3
IOW
24
350 84º

Daytona Prototype

[modifica | modifica wikitesto]

Grassetto – Pole Position. (Risultato Finale/Risultato Classe).

Anno Team Numero Telaio Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Punti Pos.
2007 Chip Ganassi Racing 01 Riley Technologies MkXI Lexus 5.0L V8 DAY
1
MEX HOM VIR LGA WGL MDO DAY IOW BAR MON WGL SON MIL 35 52º
2008 Riley Technologies MkXX DAY
1
HOM MEX VIR LGA WGL MDO DAY BAR MON WGL SON NJ MIL 35 45º
2009 Riley Technologies Mk. XX DAY
2
VIR NJ LGA WGL MDO DAY BAR WGL MON MIL HOM 32 45º
2010 02 BMW 5.0L V8 DAY
ovr:37
cls:15
HOM BAR VIR LRP WGL MDO DAY NJ WGL MON MIL 16 41º
2011 DAY
2
HOM BAR VIR LRP WGL ELK LGA NJ WGL MON MDO 32 24º
2012 Riley Technologies Mk. XXVI DAY
4
BAR HOM NJ BEL MDO ELK WGL IMS
4
WGL MON LGA LRP 56 21º
2013 01 DAY
1
AUS BAR ATL BEL MDO WGL IMS ELK KAN LGA LRP 35 41º

Campionato IMSA WeatherTech SportsCar

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Squadra Classe Vettura 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Punti Pos.
2017 Team Penske P Oreca 07 DAY SEB LBH COA DET WGL MOS ELK LGA PET
3
30 30º
2018 Acura Team Penske P Acura ARX-05 DAY
10
SEB
14
LBH
5
MDO
2
DET
3
WGL
3
MOS
10
ELK
5
LGA
3
PET
13
251
2019 Acura Team Penske DPi Acura ARX-05 DAY
6
SEB
9
LBH
3
MDO
1
DET
1
WGL
3
MOS
3
ELK
2
LGA
1
PET
4
302
2020 Acura Team Penske DPi Acura ARX-05 DAY
4
DAY
4
SEB
6
ELK
8
ATL
6
MDO
7
PET
3
LGA
2
SEB
2
247
2021 Meyer Shank Racing with Curb-Agajanian DPi Acura ARX-05 DAY
4
SEB
3
MDO DET
WGL
WGL
ELK
LGA
LBH
PET
624* 10º*

* Stagione in corso.

24 Ore di Le Mans

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Classe Gomme Vettura Squadra Co-piloti Giri Pos.
Assol.
Pos. di
Classe
2018 LMP2 32 D Ligier JS P217
Gibson GK428 4.2L V8
Stati Uniti (bandiera) United Autosports Svizzera (bandiera) Hugo de Sadeleer
Stati Uniti (bandiera) Will Owen
365
2020 LMP2 21 M Oreca 07
Gibson GK428 4.2L V8
Stati Uniti (bandiera) DragonSpeed USA Francia (bandiera) Timothé Buret
Messico (bandiera) Guillermo "Memo" Rojas
192 Rit Rit
2021 LMP2 21 G Oreca 07
Gibson GK428 4.2L V8
Stati Uniti (bandiera) DragonSpeed USA Svezia (bandiera) Henrik Hedman
Regno Unito (bandiera) Ben Haley
356 15º 10º
LMP2 Pro-Am

Campionato del mondo endurance

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Squadra Classe Vettura Belgio (bandiera) SPA Portogallo (bandiera) ALG Italia (bandiera) MNZ Francia (bandiera) LMS Bahrein (bandiera) BHR Bahrein (bandiera) BHR Punti Pos.
2021 DragonSpeed USA LMP2 Oreca 07 7 8 6 5 11 10 42,5 11°
LMP2 Pro-Am 3 2 2 1 5 4 138
Legenda

European Le Mans Series

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Squadra Classe Vettura Spagna (bandiera) CAT Austria (bandiera) RBR Francia (bandiera) LEC Italia (bandiera) MNZ Belgio (bandiera) SPA Portogallo (bandiera) ALG Punti Pos.
2021 Stati Uniti (bandiera) DragonSpeed USA LMP2 Oreca 07 17 0,5 34º
Anno Squadra Classe Vettura Spagna (bandiera) BAR Francia (bandiera) LEC Spagna (bandiera) ARA Belgio (bandiera) SPA Portogallo (bandiera) POR Portogallo (bandiera) ALG Punti Pos.
2023 Stati Uniti (bandiera) DragonSpeed USA LMP2 Pro/Am Oreca 07 7 7 7 7 5 5 44
Legenda

*Stagione in corso.

Montoya è sposato con la connazionale Connie Freydell e ha tre figli.

  1. ^ FORMULA 1, The Fastest Lap in F1 History: Montoya at Monza, 3 settembre 2015. URL consultato il 24 ottobre 2016.
  2. ^ Ganassi signs Montoya for 2007, su motorsport.com (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2008).
  3. ^ (EN) Juan Pablo Montoya - NASCAR Cup Series Driver - NASCAR.COM, su nascar.com. URL consultato il 14 settembre 2011.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN33840666 · ISNI (EN0000 0000 3814 6671 · LCCN (ENn2003111067